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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)
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Un modello 1 rappresenta lo studio teorico dell’evoluzione di una popolazione (101-3) (di individui, di coppie sposate, di famiglie, di nuclei familiari, etc.) e della sua struttura (101-2), in funzione del suo stato iniziale e delle sue caratteristiche demografiche quali, fecondità (601-1), fecondabilità (638-5), mortalità (401-1), ecc. Tali modelli sono detti modelli statici 2 o modelli dinamici 3 a seconda che le suddette caratteristiche siano costanti o che varino nel tempo. Si distingue trai modelli deterministici 4, ove si considera che le popolazioni siano infinitamente grandi, e i modelli stocastici 5, ove ci si interessa alla probabilità di diverse situazioni possibili lungo tutta la durata del fenomeno studiato. Il modello può essere costruito matematicamente o per mezzo di una simulazione 6. In quest’ultimo caso, il destino di ogni individuo o di ogni gruppo, in ogni unità di tempo, è deciso casualmente secondo le probabilità di sopravvivenza (431-6), di matrimonio, di maternità (cfr. 606-2), di migrazione (801-3), ecc. che sono state attribuite agli individui considerati singolarmente o come membri del gruppo. Si definiscono macrosimulazioni 7 le proiezioni della popolazione effettuate con il metodo delle componenti (720-5). Le microsimulazioni 8 implicano degli eventi che accadono casualmente ad individui o gruppi nel tempo secondo un insieme di probabilità assegnate alle variabili del modello.
- 1. si può precisare modello demografico, ma in generale è inutile.
Non bisogna confondere un modello che riguardo lo studio di un processo con formula o legge. Le formule, o leggi, di Gompertz o Makeham, che mettono in relazione il quoziente istantaneo di mortalità e l’età non sono dei modelli.
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