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Versione delle 16:15, 11 apr 2008
Limiti di responsabilità : Le definizioni contenute nel Dizionario sono largamente condivise tra gli studiosi di demografia e non impegnano in alcun modo la responsabilità delle Nazioni Unite. Si rimanda alla pagina di discussione per eventuali commenti. |
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620
Il periodo riproduttivo 1, o periodo fecondo 1è il periodo in cui l'essere umano, ed in particolare la donna, può procreare (601-2*). Il periodo in cui ci si può riprodurre ha inizio con la pubertà 2, fase di maturazione degli organi genitali. Nella donna, in questa fase, ha inizio la mestruazione 3, l'apparizione periodica, cioè, dei mestrui 4. La prima mestruazione è detta menarca 5. Le mestruazioni hanno termine alla menopausa 6. In pratica conviene far iniziare il periodo della procreazione all'età minima al matrimonio (504-1) e di fissarne il termine a 45 o 50 anni per le donne. La temporanea scomparsa delle mestruazioni, per qualsiasi causa, è detta amenorrea 7 e si precisa amenorrea gravidica 8 riguardo a quella che segue un concepimento e finisce, dopo la nascitacon l'amenorrea post-partum 9 o amenorrea post-gravidica 9 .
- 1. Si dice anche età riproduttiva, o età feconda, riproduttivo, agg. — riproduzione, s.f. — riprodursi, v.r.
- 2. pubertà, s.f. — pubere, agg. e s. —
- 3. mestruazione (s.f. — mestruare, v.i, raro): la voce è usata anche in luogo di mestruo.
- 4. mestruo, s.m. — mestruale, agg.
- 5. menarca, s.m.
- 7. amenorrea, s.f. — amenorroico, agg.<
621
Le parole fertilità 1 e sterilità 2 sono usate in demografia per indicare rispettivamente la capacità o l’incapacità a dare alla luce dei figli; l’infecondabilità 3 è la causà principale, ma non la sola della sterilità. Si distingue tra infecondabilità temporanea 4 o sterilità temporanea 5 e infecondabilità definitiva 6 o sterilità definitiva 7a seconda che l’incapacità a concepire (602-1*) o a procreare (601-2*) sia o non sia definitiva; se essa ha luogo senza che vi sia stato alcun {NonRefTerm|nascita vivente}} (601-4), si ha sterilità totale 8 o sterilità primaria 8, in contrapposizione alla sterilità parziale 9 o sterilità secondaria 9 che interviene dopo la procreazione di almeno un figlio.
- 1. Fertilità, s.f. - fertile, agg.: atto alla procrezione.
- 2. Sterilità, s.f. - sterile, agg.: non atto alla procreazione.
- 3. Infecondabilità, s.f. - infecondabile, agg. : che non può concepire. Sebbene le parole infeconda, infecondabilità, si riferiscano alla donna, per sinteticità esse sono utilizzate anche in riferimento al marito, o alla coppia per incompatibilità.
- 9. La sterilità secondaria può anche essere la conseguenza di una malattia o di un trauma.
622
L’espressione sterilità temporanea (621-5) è talvolta utilizzata per le donne nei casi in cui la loro incapacità a concepire non ha nulla di patologico; è allora preferibile, utilizzare l’espressione infecondabilità temporanea (621-4) soprattutto quando si tratta di periodi d’infecondabilità 1 all’interno del ciclo mestruale 2 o dei periodo in cui l’assenza dell’ovulazione 3, dipende da un fenomeno fisiologico normale quali la gravidanza (602-5) e l’allattamento 4; il periodo che va dal concepimento (602-1) al ritorno dell’ovulazione dopo il parto (603-4) è detto tempo morto 5, soprattutto nei modelli (730-1). La sterilità temporanea indica quindi di preferenza una situazione in cui l’incapacità a procreare presenta un carattere anormale che può tradursi nell’esistenza di cicli anovulatori 6, cicli cioè senza ovulazione, o in un periodo di amenorrea (620-7). L’infecondità (623-2) involontaria di lunga durata crea una presunzione di sterilità (621-2), ciò spiega il fatto che nella letteratura medica troviamo quest’ultima espressione in luogo della precedente. La sub-fecondità 7 delle giovanissime, è analogamente all’origine dell’espressione sterilità delle adolescenti 8 che potrebbe sinteticamente chiamarsi sub-fecondità delle adolescenti 8.
- 2. Di frequente si utilizza l’espressione abbreviata ciclo.
623
Quando ci si riferisce ai risultati e non alle attitudini, si usano i termini fecondità 1 e infecondità 2, a seconda che vi sia o non vi sia procreazione (601-2) effettiva durante il periodo considerato. L’infecondità totale 3 si riferisce all’intero periodo della procreazione, l’infecondità definitiva 4 si riferisce al periodo che va da una certa età della donna, o da una durata precisa del matrimonio, alla fine del periodo di procreazione. Quando l’assenza di procreazione è dovuta alla volontà delle coppie (503-8) di non procreare o di non procreare più, si parla d’infecondità volontaria 5. Si noterà l’inversione di significato tra i termini omologhi in inglese e in italiano: in generale si traduce "fertility" con fecondità e "fe-cundity" con fertilità.
- 1. Fecondità, s.f. - fecondo, agg.: che ha procreato.
- 2. Infecondità, s.f. - infecondo, agg.: che non ha procreato.
- 5. Si deve evitare l’utilizzo dell’espressione sterilità volontaria perché impropria.
624
Per contraccettività 1 (neol.) s'intende l'uso di metodi — esclusa la sterilizzazione (621-2*) — intesi ad impedire che i rapporti sessuali 2 — cioè il coito 2 — diano luogo ad un concepimento (602-1). Si parla, a tale riguardo di metodi anticoncezionali 3, o di pratiche anticoncezionali 3. L'astensione completa 4 e prolungata dai rapporti sessuali non rientra nel novero di pratiche del genere, fra le quali viene compresa o meno, a seconda dei punti di vista, quella periodica (625-6).
- 1. contraccettività, s.f. — contraecettivo, agg. Si tratta di neologismi abbastanza usati, ma brutti e male accetti (cfr. nota seguente).
- 3. Meno bene (cfr. nota precedente), si parla anche di pratiche contraccettive.
Il testo registra l'uso dell'aggettivo anticoncezionale: nello stesso senso si potrebbe forse meglio introdurre l'aggettivo anticoncettivo, con anticoncettività come sostantivo corrispondente.
625
I metodi anticoncezionali (624-3) vengono talora distinti in metodi con applicazioni strumentali 1 e metodi senza applicazioni strumentali 2, a seconda che comportino o non l'impiego di materiali anticoncezionali 3, o mezzi anticoncezionali 3 (cfr. nota 624-3*), di vario genere: apparati, spermicidi 4, ecc. Fra i metodi del secondo tipo vanno menzionati il coito interrotto 5 ed il metodo della continenza periodica 6, che si fonda sui periodi di sicurezza 7 del ciclo mestruale (622-5), durante i quali la fecondabilità (637-3) della donna appare ridotta o nulla.
- 2. La Chiesa Cattolica Romana distingue fra metodi naturali e moralmente legittimi di regolazione delle nascite (astensione completa o continenza periodica - 624-4 e 625-6) e metodi innaturali, e quindi moralmente illeciti (qualsiasi altro finora usato).
- 4. spermicida, agg. ff. s.m.: che uccide gli spermatozoi (602-4).
- 6. Detto anche metodo di Ogino, metodo di Knaus, o metodo di Ogino-Knaus,
dal nome dei suoi promotori.
626
Il ricorso a metodi con applicazioni strumentali (625-1) si basa per lo più su preservativi 1 diaframmi 2, pessari intraeervieali 3, tamponi 4, iniezioni vaginali 5, preparati anticoncezionali 6 (cfr. nota 624-3*), compresse effervescenti 7.
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