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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)
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Limiti di responsabilità : Le definizioni contenute nel Dizionario sono largamente condivise tra gli studiosi di demografia e non impegnano in alcun modo la responsabilità delle Nazioni Unite. Si rimanda alla pagina di discussione per eventuali commenti. |
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In demografia, l’espressione mortalità infantile 1 assume il significato preciso di mortalità che colpisce i nati vivi fra la nascita e il primo compleanno. Per mortalità neonatale 2 si intende la mortalità che colpisce i nati vivi nel periodo neonatale 3, quest’ultimo comprende i primi 28 giorni di vita; per mortalità neonatale precoce 4 si intende la mortalità nel corso della prima settimana di vita. L'espressione mortalità post-neonatale 5 designa la mortalità fra il termine del periodo neonatale ed il compimento del primo anno.
- 1. A differenza del termine infanzia, l’aggettivo infantile ha conservato il suo significato originario (dal latino : "infans", petit enfant; etimologicamente che non sa ancora parlare); corrisponde alla prima infanzia.
- 3. Certe statistiche estendono il periodo neonatale al primo mese di vita.
411
Le espressioni mortalità intrauterina 1 e mortalità fetale 1 designano la mortalità del prodotto della gestazione prima dell’espulsione o dell’estrazione completa del corpo dalla madre. Le morti corrispondenti sono chiamate morti intrauterine 2. La mortalità fetale precoce 3 si produce nelle prime 20 settimane di gestazione, la mortalità fetale intermedia 4, dalla ventesima alla ventottesima settimana non compiuta e la natimortalità 5 o mortalità fetale tardiva 5, a partire dalla ventottesima settimana. La mortalità perinatale 6 comprende la natimortalità ed una frazione della mortalità infantile variabile secondo le organizzazioni o gli autori, mortalità neonatale precoce (410-4), mortalità neonatale (410-2), mortalità infantile endogena (cf. 424-1 * e 3*).
- 5. Natimortalità, s.f.: nascita di un nato-morto (agg. ff. s.m.). Per tenere conto delle usanze di certi paesi, tra cui la Francia, nella registrazione degli eventi, le statistiche comprendono generalmente, tra i nati morti, i bambini nati vivi ma morti prima della dichiarazione di nascita, detti falsi nati morti. Una domanda relativa alla vitalità (601-4*) alla nascita permette di distinguere i veri nati morti dai falsi.
412
Rapportando i decessi avvenuti in un dato anno di calendario rispettivamente nel primo anno di età 1, prima del ventottesimo giorno e nella prima settimana di vita, ai nati vivi (601-4) dello stesso anno, o alla media ponderata delle nascite dell’anno in corso e di quello precedente, si ottengono, rispettivamente, il tasso di mortalità infantile 2, il tasso di mortalità neonatale 3 ed il tasso di mortalità neonatale precoce 4. Questi tassi si esprimono generalmente per 1000 (sottinteso nati vivi). Quando si dispone della classificazione dei morti per età e per anno di nascita, si possono rapportare i morti nel primo anno di vita di una data generazione alle nascite corrispondenti. L’indice (132-4) così ottenuto è ancora chiamato tasso di mortalità infantile ; sarebbe preferibile chiamarlo quoziente di mortalità infantile 5, poiché il termine quoziente è utilizzato a partire dal primo anno per indici analoghi. In assenza della classificazione sopra indicata, l’impiego di coefficienti di ripartizione 6 permette di ripartire approssimativamente per anno di nascita gli individui morti ad una certa età nel corso di un dato anno di calendario.
- 1. Espressione ellittica per : morti di bambini di età inferiore ad un anno.
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