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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

Differenze tra le versioni di "41"

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)
(Bernardo Colombo, ed. 1959)
 
(410: sost. par. 410 B.C. con trad. II ed. franc. (incompleto))
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Si chiama {{TextTerm|mortalità infantile|1}} la mortalità che colpisce i ''nati vivi'' ({{RefNumber|60|1|5}}) fra la nascita ed il primo ''compleanno'' ({{RefNumber|32|2|3}}*). Si parla di {{TextTerm|mortalità neonatale|2}} per indicare la mortalità che colpisce i nati vivi nel {{TextTerm|periodo neonatale|3}}, periodo il quale viene variamente inteso e fissato da autori diversi, ma che generalmente si fa coincidere colle prime quattro settimane, o col primo mese, od anche — più raramente — colla sola prima settimana di vita. È stata usata l'espressione infelice ''mortalità postneonatale'' <sup>4</sup> per designare la mortalità fra il termine del ''periodo neonatale'' ed il compimento del primo anno. Le espressioni {{TextTerm|mortalità prenatale|5}}, {{TextTerm|mortalità intrauterina|5}}, {{TextTerm|mortalità fetale|5}}, o altre consimili, vengono indifferentemente usate per indicare la frequenza dei ''prodotti del concepimento'' ({{RefNumber|60|2|6}}) espulsi od estratti morti dopo qualsiasi ''durata della gravidanza'' ({{RefNumber|60|3|3}}). La definizione di ''nato morto,'' in contrapposizione ad ''aborto'' ({{RefNumber|60|3|5}}), varia secondo le legislazioni e gli usi, e lascia molto a desiderare anche dal punto di vista concettuale. Dalla soluzione adottata in un caso particolare, oltre che, naturalmente, da altri fattori, dipende il livello della {{TextTerm|natimortalità|6}}. Le cause di morte del ''feto'' ({{RefNumber|60|2|7}}) nelle ultime settimane della gravidanza e del nato vivo nel primo suo periodo di esistenza spesso sono affini: da qui il motivo di studiare la cosiddetta {{TextTerm|mortalità perinatale|7}} (neol.), variamente definita, come riferentesi alle morti del ''periodo neonatale'' in aggiunta ai nati morti, oppure come estesa ai nati morti ed ai morti per ''cause endogene'' (cfr. {{RefNumber|42|4|2}}*) nel primo anno di vita, o in altri modi ancora.
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In demografia, l’espressione {{TextTerm|mortalità infantile|1}} assume il significato preciso di mortalità che colpisce i nati vivi fra la nascita e il primo compleanno. Per {{TextTerm|mortalità neonatale|2}} si intende la mortalità che colpisce i nati vivi nel {{TextTerm|periodo neonatale|3}}, quest’ultimo comprende i primi 28 giorni di vita;
{{Note|1| Talvolta si parla di {{NoteTerm|mortalità della prima infanzia}}, ma l'espressione ''prima infanzia'' non ha assunto un significato preciso (cfr. {{RefNumber|32|3|2}}*).}}
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per {{TextTerm|mortalità neonatale precoce|4}} si intende la mortalità nel corso della prima settimana di vita. L'espressione {{TextTerm|mortalità post-neonatale|5}} designa la mortalità fra il termine del periodo neonatale ed il compimento del primo anno. {{Note|1| A differenza del termine infanzia, l’aggettivo infantile ha conservato il suo significato originario  (dal latino : "infans", petit enfant; etimologicamente che non sa ancora parlare); corrisponde alla prima infanzia.}}
{{Note|5| Altre espressioni analoghe, pure usate, sono: {{NoteTerm|mortalità endouterina, mortalità antenatale, mortalità in utero}}. Nella letteratura ostetrica si può trovare l'espressione {{NoteTerm|mortalità embrionale:}} essa deve correttamente riferirsi alla espulsione di prodotti all'incirca dei primi due mesi dal ''concepimento'' ({{RefNumber|60|2|1}}).}}
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{{Note|3| Certe statistiche estendono il periodo neonatale al primo mese di vita. }}
{{Note|6| {{NoteTerm|natimortalità}}, s.f. — {{NoteTerm|nato morto}}. Qualche autore propone di sostituire l'espressione {{NoteTerm|partorito morto}} all'espressione ''nato morto,'' che sembra in un certo modo contraddittoria.}}<br />In Italia, viene definito ''nato morto'' il ''neonato'' ({{RefNumber|32|3|4}}) che, dopo l'espulsione o l'estrazione completa dal corpo materno, non abbia dato alcun segno di vita e che, all'esame medico, risulti di aver compiuto 28 settimane di vita {{NoteTerm|intrauterina}}. <br />Con espressione non del tutto propria (cfr. {{RefNumber|60|2|7}}*), si denomina {{NoteTerm|mortalità feto-infantile}} quella che si riferisce ai nati morti ed ai morti nel primo anno di vita.
 
{{Note|7| Nelle fonti statistiche ufficiali italiane l'espressione {{NoteTerm|mortalità anteneonatale}} viene usata per indicare il numero di nati morti e di morti nella prima settiman di vita.}}
 
  
 
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Versione delle 15:12, 26 mar 2008


Limiti di responsabilità : Le definizioni contenute nel Dizionario sono largamente condivise tra gli studiosi di demografia e non impegnano in alcun modo la responsabilità delle Nazioni Unite.

Si rimanda alla pagina di discussione per eventuali commenti.

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Introduzione a Demopædia
Istruzioni per l'uso
Prefazione
Avvertenza alla versione stampata
Indice
Capitoli : 1. Generalità (indice del primo capitolo, sezioni : 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16)
2. Elaborazione delle statistiche demografiche (indice del secondo capitolo, sezioni : 20, 21, 22, 23)
3. Stato della popolazione (indice del terzo capitolo, sezioni : 30,31, 32 | 33 | 34 | 35)
4. Mortalità e morbosità (indice del quarto capitolo, sezioni : 40, 41, 42, 43)
5. Nuzialità (indice del quinto capitolo, sezioni : 50 | 51 | 52)
6. Fecondità e fertilità (indice del sesto capitolo, sezioni : 60, 61, 62, 63)
7. Movimento generale della popolazione e riproduttività (indice del settimo capitolo, sezioni : 70, 71, 72, 73)
8. Migrazioni (indice dell'ottavo capitolo, sezioni : 80, 81)
9. Demografia e problemi economico-sociali indice del nono capitolo, sezioni : 90, 91, 92, 93)



410

In demografia, l’espressione mortalità infantile 1 assume il significato preciso di mortalità che colpisce i nati vivi fra la nascita e il primo compleanno. Per mortalità neonatale 2 si intende la mortalità che colpisce i nati vivi nel periodo neonatale 3, quest’ultimo comprende i primi 28 giorni di vita; per mortalità neonatale precoce 4 si intende la mortalità nel corso della prima settimana di vita. L'espressione mortalità post-neonatale 5 designa la mortalità fra il termine del periodo neonatale ed il compimento del primo anno.

  • 1. A differenza del termine infanzia, l’aggettivo infantile ha conservato il suo significato originario (dal latino : "infans", petit enfant; etimologicamente che non sa ancora parlare); corrisponde alla prima infanzia.
  • 3. Certe statistiche estendono il periodo neonatale al primo mese di vita.

411

Una misura corretta della mortalità al di sotto dell'anno (cfr. 410-1) si avrebbe ragguagliando il numero dei decessi nel primo anno di età 2 al numero dei nati vivi (601-5) dai quali essi provengono. In mancanza degli elementi necessari per ottenere una misura siffatta, ci si serve di altre forme di calcolo, surrogati di quella. La forma normale di calcolo del quoziente di mortalità infantile 1 cosiddetto consiste nel dividere i morti entro il primo anno d'età di un dato anno di calendario (137-1*) per il numero di nati vivi dello stesso anno. Il quoziente viene generalmente espresso in per mille (133-3*). Sotto lo stesso nome vanno altre forme di calcolo, più precise, le quali mirano a fornire, in effetti, misure della probabilità di morte (432-2) nel primo anno di età. I migliori risultati in questo senso si hanno quando si disponga di una classificazione dei morti sia per età che per anno di nascita (325-5). Mancando tale informazione si può anche operare ripartendo a calcolo per anno di nascita, in base a coefficienti di ripartizione 3 convenientemente stimati, il dato che si ha solo per età. Il quoziente di natimortalità 4 (cfr. 410-6) esprime la frequenza dei nati morti sul totale dei nati (cfr. 601-7*). Con uso da sconsigliare, a denominatore di tale quoziente — usualmente pure espresso in per mille (133-3*) — vengono talora posti i soli nati vivi, anzichè il numero totale di nati. Al calcolo di un attendibile quoziente di mortalità prenatale 5 (cfr. 410-5), a denominatore variamente definito — numero di concepiti (602-1*), lo stesso decurtato del numero di aborti procurati (604-2), ecc. —, si oppone la difficoltà pratica di ottenere informazioni sulle perdite precoci.

  • 4. Spesso si parla, ellitticamente, nello stesso senso, di natimortalità.
    A seconda dei casi, si potrà specificare: quoziente generico di natimortalità, o quoziente di natimortalità generale, quoziente di natimortalità legittima, quoziente di natimortalità illegittima, quoziente di natimortalità maschile, ecc. (cfr., per analogia, 630 e 631).

412

Nello studio della mortalità per età 1, l'espressione mortalità infantile (410-1) è la sola che si riferisce ad una classe d'età uniformemente definita. Già quando si parla di mortalità neonatale (410-2) alcuni autori o Paesi si attengono ad un periodo di vita diverso da quello comunemente prescelto all'uopo. L'uso di espressioni come mortalità giovanile 2, mortalità adulta 3, mortalità senile 4, e simili, lascia largo margine all'incertezza per quanto concerne le età approssimativamente corrispondenti (cfr. 324).


Introduzione | Istruzioni per l'uso | Prefazione | Avvertenza alla versione stampata | Indice
Capitolo | Generalità indice 1 | Elaborazione delle statistiche demografiche indice 2 | Stato della popolazione indice 3 | Mortalità e morbosità indice 4 | Nuzialità indice 5 | Fecondità e fertilità indice 6 | Movimento generale della popolazione e riproduttività indice 7 | Migrazioni indice 8 | Demografia e problemi economico-sociali indice 9
Sezione | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 20 | 21 | 22 | 23 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 40 | 41 | 42 | 43 | 50 | 51 | 52 | 60 | 61 | 62 | 63 | 70 | 71 | 72 | 73 | 80 | 81 | 90 | 91 | 92 | 93