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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)
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Gli abitanti (101-5) di un Paese si possono essere suddivisi in cittadini 1 dello Stato corrispondente – detti anche talvolta nazionali, e stranieri 2, questi ultimi possono essere cittadini di altro Stato o apolidi 3, cioè senza la cittadinanza 4 di alcuno Stato. Il termine nazionalità 4 viene spesso impiegato come sinonimo di cittadinanza (cf. § 305-); da cui la necessità di distinguere fra nazionalità politica 4 e nazionalità etnica 5 cf. § 333), nel caso di Stati plurinazionali 6.
- 1. Si distingueva talvolta , in particolare nei territori coloniali, tra cittadini e sujets, questi ultimi non godevano che di una parte dei diritti riconosciuti ai primi. Il termine protégés veniva talvolta utilizzato per indicare i nazionali di un paese sotto protettorato.
331
La naturalizzazione 1 o acquisto della cittadinanza, conferisce ad uno straniero (330-2) la qualità di cittadino (330-1): questi vien detto allora naturalizzato 2. A seconda dei Paesi, varie norme regolano la concessione di decreti di naturalizzazione 3, le revoche della cittadinanza 4 e le perdite della cittadinanza 5. In certi casi è anche contemplata la possibilità di una doppia nazionalità 6, il che può far sorgere casi dubbi nella classificazione per nazionalità (330-4) degli abitanti di un Paese. Gli stranieri possono essere distinti in stranieri residenti 7, con dimora abituale (310-6) nel Paese, e stranieri di passaggio 8, che vi soggiornano a titolo temporaneo.
- 1. naturalizzazione, s.f. — naturalizzarsi, v.r.
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Gli individui nati in un certo Paese (305-1) sono detti nativi 1, od originari 1 di quel Paese. I discendenti dei primitivi abitanti del Paese vengono detti autoctoni 2, o indigeni 2, o aborigeni 2. Nella documentazione statistica sono talvolta distinti i nati nel Paese 3 ed i nati all'estero 4.
- 2. autoctono, agg. e s.m., e indigeno, agg. e s.m., equivalgono nel designare chi è nativo del Paese. Aborigeno (agg. e s.m., raro al singolare) è termine più di uso letterario inteso ad indicare in genere il primitivo abitante di un territorio in confronto di chi è venuto più tardi.
In uno Stato (305-3) nazionale si dicono allogeni i cittadini (330-1) di stirpe — ed eventualmente di lingua, religione, ecc. — diversa da quella della maggioranza, e che conservano una propria individualità culturale e, talvolta, politica.
333
Per quanto sia facile in questo campo una certa confusione, il concetto di razza 1 va legato ad una rassomiglianza di caratteri biologici trasmissibili ereditariamente, e quello di gruppo etnico 2 piuttosto ad una comunanza di usanze, credenze, ordinamenti politici e strutture economico-sociali, fra gli individui in questione. Popolo 3 è, in generale, un insieme di individui che hanno in comune il passato storico e la lingua (340-1) parlata. Gruppi di individui i quali, vivendo in un dato Paese (305-1), si differenziano considerevolmente dalla maggioranza degli, altri abitanti, costituiscono le cosiddette minoranze 4: si possono avere minoranze etniche 4 (cfr. 333-2), minoranze nazionali 4 (cfr. 305-2), minoranze linguistiche 4 (cfr. 340-1*), ecc.
- 1. razza, s.f. — razziale, agg. — razzismo, s.m.: concezione che pretende di stabilire gerarchie di attitudini fra le razze — razzista, agg. ff. s.m.: partigiano del razzismo.
Negli ultimi tempi, sembra invalso l'uso, almeno in documenti ufficiali internazionali, di parlare di gruppo etnico, in luogo di razza, per evitare questo vocabolo. - 2. Od anche si potrebbe dire gruppo nazionale, per non far confusione con gruppo etnico nel senso di 333-1*.
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In alcune fonti statistiche gli individui vengono ripartiti secondo il colore 1 della pelle: la distinzione più frequente è fatta fra i bianchi 2 e le persone di colore 3. In qualche caso si riserva una menzione specifica per i meticci 5, o per i mulatti 5, nati da incroci 4 tra persone di diverso colore.
- 5. Originariamente meticci (s.m. e agg. — meticciato, s.m.) erano detti i nati da incroci fra bianchi e indios americani. Oggi si impiega il vocabolo in senso generico, mentre il termine mulatto è specificatamente riservato a designare il prodotto di un uomo bianco e d'una negra, o viceversa.
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