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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)
(321: sost. par.321 B.C.con trad. II ed. franc.)
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Un altro carattere fondamentale che viene considerato nello studio della composizione di una popolazione è l'{{TextTerm|età|1}}. Essa viene espressa generalmente in anni, o più raramente in anni e frazioni decimali di anno; per il primissimo ''periodo della vita'' ({{RefNumber|32|3|1}}) viene anche data in mesi, settimane e giorni. Nelle pubblicazioni di carattere demografico, molto spesso l'''età'' viene indicata in {{TextTerm|anni compiuti|2}}, cioè riportando l''''età all'ultimo compleanno''' <sup>3</sup>; talvolta si considerano invece gli {{TextTerm|anni iniziati|4}}, cioè l'{{TextTerm|età al prossimo compleanno|4}}. È raro il caso in cui i dati vengano riferiti all'{{TextTerm|età arrotondata al compleanno più vicino|5}} ({{RefNumber|15|2|2}}*). Si usa anche l'espressione {{TextTerm|età precisa|6}}, o {{TextTerm|età esatta|6}}, soprattutto trattando di ''tavole di mortalità e sopravvivenza'' (cfr. 431), per indicare un esatto numero di anni trascorso dal momento della nascita. Così un individuo raggiunge l'''età precisa'' 25 il giorno del suo 25.mo compleanno; invece i ''morti a'' 25 ''anni d'età'' ({{RefNumber|43|2|1}}*) sono morti fra l'''età precisa'' di 25 e quella di 26 anni.
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L’{{TextTerm|età|1}} – si precisa talvolta {{TextTerm|età anagrafica|1}} o {{TextTerm|età cronologica|1}} – è una delle variabili fondamentali della {{NonRefTerm|struttura}} ({{RefNumber|10|1|2}}) delle popolazioni.<br />Essa viene espressa generalmente in anni, o in anni e mesi, o ancora in mesi e giorni, per i bambini in tenera età; più raramente in anni e frazioni decimali di anno;  
{{Note|1| In ordine a certi studi (cfr. {{RefNumber|32|7|6}}) si precisa, talora, {{NoteTerm|età cronologica}}.}}
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I  {{NonRefTerm|demografi}} ({{RefNumber|10|1|1}}*) arrotondano generalmente l’età all’estremo inferiore, indicandola in tal modo in {{TextTerm|anni compiuti|2}}, o eventualmente in {{TextTerm|mesi compiuti|2}}, cioè riportando l'{{TextTerm|età all'ultimo compleanno|3}}. Talvolta si considera, nelle statistiche, l’{{TextTerm|età raggiunta nell’anno|4}}, che corrisponde alla differenza tra l’anno condiserato e l’anno di nascita. Gli attuari considerano talvolta gli {{TextTerm|anni iniziati|5}}, cioè l'{{TextTerm|età al prossimo compleanno|5}}. L’{{TextTerm|età dichiarata|6}}, al {{NonRefTerm|censimento}} ({{RefNumber|20|2|1}}*) o allo {{NonRefTerm|stato civile}} (cf. § {{RefNumber|21|1|}}), è spesso arrotondata al compleanno più vicino, soprattutto quando il compleanno è prossimo. Talvolta si è portati a precisare che si considera un’{{TextTerm|età precisa|7}}, o {{TextTerm|età esatta|7}}, per evitare di confondere quest’ultima con un’età in anni compiuti, che rappresenta invece una classe di età esatte. In occasione del censimento si può domandare la data di nascita, l’età all’ultimo compleanno o semplicemente l’età, senza ulteriori precisazioni. Quando, in quest’ultimo caso, la conoscenza dell’età cronologica è poco diffusa, si raccomanda di utilizzare un {{TextTerm|calendario storico|8}}, cioè una lista di avvenimenti dei quali è conosciuta la data e che si sono verificati nel corso degli ultimi cento anni.
{{Note|3| Circa il computo dei ''compleanni'' {{NoteTerm|(compleanno}}, s.m., ed anche, nello stesso senso, {{NoteTerm|anniversario}}, s.m.), nell'uso italiano, va detto che l'''x''.mo compleanno si ha quando sono trascorsi esattamente ''x'' anni dalla nascita.}}
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{{Note|2| Da cui l’interpretazione da dare alla nozione usuale dei gruppi di età. Da intendersi comprensivi delle età estreme; il gruppo 6-13, per esempio,comprende gli individui di età compiuta da 6 a 13 anni; si dice che le loro età esatte sono comprese tra 6 e 14 anni, escludendo l’estremo superiore, o ancora che queste stesse età esatte vanno da 6 a meno di 14 anni.}}
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{{Note|3| In italiano, come in francese, il termine {{NoteTerm|compleanno}} evoca una commemorazione; il primo compleanno si situa dunque un anno esatto dopo la nascita. Alcuni paesi adottano un metodo di computo differente : il primo "Geburtstag" tedesco, per esempio, coincide con il giorno della nascita.}}
  
 
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Versione delle 23:53, 12 mar 2008


Limiti di responsabilità : Le definizioni contenute nel Dizionario sono largamente condivise tra gli studiosi di demografia e non impegnano in alcun modo la responsabilità delle Nazioni Unite.

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Introduzione a Demopædia
Istruzioni per l'uso
Prefazione
Avvertenza alla versione stampata
Indice
Capitoli : 1. Generalità (indice del primo capitolo, sezioni : 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16)
2. Elaborazione delle statistiche demografiche (indice del secondo capitolo, sezioni : 20, 21, 22, 23)
3. Stato della popolazione (indice del terzo capitolo, sezioni : 30,31, 32 | 33 | 34 | 35)
4. Mortalità e morbosità (indice del quarto capitolo, sezioni : 40, 41, 42, 43)
5. Nuzialità (indice del quinto capitolo, sezioni : 50 | 51 | 52)
6. Fecondità e fertilità (indice del sesto capitolo, sezioni : 60, 61, 62, 63)
7. Movimento generale della popolazione e riproduttività (indice del settimo capitolo, sezioni : 70, 71, 72, 73)
8. Migrazioni (indice dell'ottavo capitolo, sezioni : 80, 81)
9. Demografia e problemi economico-sociali indice del nono capitolo, sezioni : 90, 91, 92, 93)



320

Per studiare la composizione secondo il sesso 1 (cf. 144-4) di una popolazione si rapporta generalmente il numero di individui di un sesso 2 al numero di quelli dell'altro, o all’ammontare complessivo della popolazione. Ponendosi spesso a numeratore il numero di maschi, si parla anche frequentemente di mascolinità 3 di una popolazione. L’espressione tasso di mascolinità 4 designa la proporzione di sesso maschile nell’insieme della popolazione. Il rapporto di mascolinità 5 è ottenuto dividendo gli appartenenti al sesso maschile per l’ammontare di popolazione di sesso femminile. Questo rapporto è generalmente espresso come indice (132-7), considerando come base 100 (132-8) l’ammontare di popolazione di sesso femminile.

  • 3. Si usa anche far figurare al numeratore il sesso femminile. In tal caso si ottengono un tasso di femminilità ed un rapporto di femminilità.
  • 4. Cfr § 133.

321

I termini maschio 1 e femmina 2 possono essere usati, in demografìa, per designare, rispettivamente, un individuo di sesso maschile  1 e un individuo di sesso femminile 2. Nello stesso senso, si adottano spesso i termini uomo 1 e donna 2, specialmente se ci si riferisce a soli individui adulti. I termini ragazzo 3 e ragazza 4 (cf. 515-3*) sono invece poco usati nel linguaggio scientifico per indicare chi non è più bambino o bambina (323-3), ma non ha ancora superato l'età dell' adolescenza (324-1). Si usa il vocabolo uomo 5 anche nel senso generale di essere umano 5.

322

L’età 1 – si precisa talvolta età anagrafica 1 o età cronologica 1 – è una delle variabili fondamentali della struttura (101-2) delle popolazioni.
Essa viene espressa generalmente in anni, o in anni e mesi, o ancora in mesi e giorni, per i bambini in tenera età; più raramente in anni e frazioni decimali di anno; I demografi (101-1*) arrotondano generalmente l’età all’estremo inferiore, indicandola in tal modo in anni compiuti 2, o eventualmente in mesi compiuti 2, cioè riportando l'età all'ultimo compleanno 3. Talvolta si considera, nelle statistiche, l’età raggiunta nell’anno 4, che corrisponde alla differenza tra l’anno condiserato e l’anno di nascita. Gli attuari considerano talvolta gli anni iniziati 5, cioè l'età al prossimo compleanno 5. L’età dichiarata 6, al censimento (202-1*) o allo stato civile (cf. § 211-), è spesso arrotondata al compleanno più vicino, soprattutto quando il compleanno è prossimo. Talvolta si è portati a precisare che si considera un’età precisa 7, o età esatta 7, per evitare di confondere quest’ultima con un’età in anni compiuti, che rappresenta invece una classe di età esatte. In occasione del censimento si può domandare la data di nascita, l’età all’ultimo compleanno o semplicemente l’età, senza ulteriori precisazioni. Quando, in quest’ultimo caso, la conoscenza dell’età cronologica è poco diffusa, si raccomanda di utilizzare un calendario storico 8, cioè una lista di avvenimenti dei quali è conosciuta la data e che si sono verificati nel corso degli ultimi cento anni.

  • 2. Da cui l’interpretazione da dare alla nozione usuale dei gruppi di età. Da intendersi comprensivi delle età estreme; il gruppo 6-13, per esempio,comprende gli individui di età compiuta da 6 a 13 anni; si dice che le loro età esatte sono comprese tra 6 e 14 anni, escludendo l’estremo superiore, o ancora che queste stesse età esatte vanno da 6 a meno di 14 anni.
  • 3. In italiano, come in francese, il termine compleanno evoca una commemorazione; il primo compleanno si situa dunque un anno esatto dopo la nascita. Alcuni paesi adottano un metodo di computo differente : il primo "Geburtstag" tedesco, per esempio, coincide con il giorno della nascita.

323

Il linguaggio corrente entra qualche volta in demografia per indicare, in maniera largamente imprecisa, differenti periodi della vita 1, o età della vita 1 . Nei primi anni di vita si è nell'infanzia 2, e poi nella fanciullezza 2, sino alla soglia della pubertà (620-2): bambino 3, o fanciullo 3 (raro) se maschio, e bambina 3, o fanciulla  3 (raro), se femmina, vengono chiamati, per ordine crescente di età, quanti sono in questo periodo della vita (vedi anche 321-3 e 321-4). Un bambino ai suoi primi giorni di vita è un neonato 4neonata 4 se femmina — e fin che non è svezzato è un lattante 5. Infante 6 (raramente usato) è un individuo nell'infanzia, ed è sinonimo di bambino in tenera età.


Si distingue pure fra bambini in età prescolastica 7 e ragazzi in età scolastica 8, o ragazzi in età soggetta all'obbligo dell'istruzione 8 (cfr. 346).

  • 1. vita, s.f. — vivente, agg. e s. — vivere, v.i. e t.
  • 2. infanzia, s.f. — infantile, agg.; l'espressione prima infanzia non è precisa: ordinariamente, essa si riferisce al periodo tra la nascita ed il primo compleanno (322-3*).
  • 3. In italiano manca un vocabolo asessuato corrispondente allo enfant francese, ad esempio. Per riferirsi ai maschi ed alle femmine insieme, al plurale, si potrà parlare di bambini, o fanciulli.
  • 4. neonato, s.m. — neonatale, agg.
    Si usa il termine neonati (s.m.pl.) per indicare comprensivamente tutti i nuovi
    nati di ambo i sessi,

324

Il passaggio dalla fanciullezza (323-2) all'adolescenza 1 è segnato dalla pubertà (620-2), ed adolescente 2 è chi si trova in tale fase. Alla adolescenza segue la giovinezza (324-3*), e giovani 3 sono quanti non hanno raggiunto ancora l'età adulta 4; gli altri sono adulti 5 e, se sono entrati nella età senile 6, o vecchiaia 6, il cui inizio si fa coincidere spesso, convenzionalmente, coll'età della quiescenza 7, o età della pensione 7 (60 o 65 anni, di solito), vengono qualificati come vecchi 8.

  • 3. giovane, s. e agg. — giovinezza, s.f.
  • 4. Per indicare l'età adulta più avanzata, grosso modo fra 50 e 65 anni, si può parlare anche di maturità (s.f. — maturo, agg.), e di persone mature per chi si trova in questo periodo di vita. Altre locuzioni consimili, ad incerti confini, sono rispettivamente, età avanzata e persone anziane. Per i soli maschi, in luogo di età adulta e collo stesso significato, si usa anche età virile. Nella legislazione civile italiana sono qualificati minori, o minorenni, quanti hanno meno di 21 anni, e maggiorenni, o in maggiore età, quanti ne hanno di più.
    L'istituto giuridico per la protezione di chi sia in minore età e senza genitori è la tutela.
  • 5. Talvolta fra gli adulti s'intendono compresi i vecchi (324-8), ma di solito, se si vuol ripartire una popolazione in tre grandi gruppi a seconda dell'età, si parlerà di giovani, adulti e vecchi.
  • 8. vecchio, agg. e s.m.
    I vecchi di età più avanzata sono talvolta chiamati longevi (agg. e s.m. cfr. 434-4).

325

La classificazione per età della popolazione viene fatta spesso per singoli anni di età 1 o classi annuali di età 2, ma anche per classi pluriennali d'età 2, o classi poliennali d'età 2: in questo secondo caso, frequente è la ripartizione per classi quinquennali d'età 3, ma vengono usate anche ripartizioni più grossolane, per grandi classi d'età 4, come ad esempio, 0-19 anni, 20-59 anni, 60 anni e più (cfr. 322-2). Talvolta la classificazione non è fatta per anno d'età, ma per anno di nascita 5. Molto frequentemente la composizione per età 6, o struttura per età 6 (cfr. 144-4), di una popolazione e la sua composizione secondo il sesso (320-1) vengono congiuntamente rappresentate in un grafico impropriamente detto piramide delle età 7, specie di istogramma (155-8) a simmetria speculare, così chiamato per la sua forma all'incirca triangolare.

  • 2. Talvolta, nello stesso senso, si trova usata l'espressione — meno felice, essendo l'età un carattere continuo (143-1) —- gruppo pluriennale d'età, che fa pensare ad un gruppo di classi annuali d'età.
  • 3. quinquennale, agg. — quinquennio, s.m.: periodo di cinque anni.

326

Si dice età media 1 di una popolazione la media aritmetica delle età di quanti le appartengono, ed età mediana 2 quella che ripartisce la popolazione ordinata secondo l'età in due gruppi ugualmente numerosi (cfr. 140-6). Se la frazione dei vecchi (324-8) aumenta, si parla di invecchiamento 3 della popolazione, o invecchiamento demografico 3. Il fenomeno contrario potrebbe essere designato come un ringiovanimento 4 della popolazione interessata. Non si deve confondere l'invecchiamento di una popolazione, nel senso predetto, colla tecnica usata nel calcolo di prospettive demografiche (720-2), mediante la quale si fa invecchiare 5 una popolazione, applicando appropriati coefficienti di sopravvivenza 6 — dedotti dalle proporzioni tra i viventi in una data classe d'età ed i viventi in un'altra classe d'età precedente nella popolazione stazionaria (703-6) — per prevedere il numero dei viventi in una classe d'età successiva un corrispondente numero di anni più tardi.

  • 3. invecchiamento, s.m. — invecchiare, v.i. e t.
    A seconda che la frazione di vecchi sia o meno relativamente elevata si parla anche di popolazione vecchia o di popolazione giovane, rispettivamente.
  • 4. ringiovanimento, s.m. — ringiovanire, v.i. e t.

327

Linvecchiamento (326-3) di una popolazione è cosa diversa dall'invecchiamento individuale 1, o senescenza 1, ed anche dall'allungamento della vita umana 2, prodotto del migliore tenore di vita e dei progressi della medicina e dell'igiene. Si denominano, rispettivamente, età fisiologica 3 ed età mentale 4 di un individuo l'età corrispondente, in via normale, allo stato dei suoi organi e tessuti nel primo caso, alle sue capacità intellettuali nel secondo. Negli studi nei quali vengono introdotti questi concetti, si definisce età cronologica (322-1*) di un individuo quella misurata dal tempo trascorso dalla sua data della nascita 5. Il quoziente intellettuale 6, o quoziente d'intelligenza 6 — abbreviazione: Q.I. —, utilizzato nello studio dello sviluppo mentale, è il rapporto fra letà mentale e l'età cronologica del soggetto.


Introduzione | Istruzioni per l'uso | Prefazione | Avvertenza alla versione stampata | Indice
Capitolo | Generalità indice 1 | Elaborazione delle statistiche demografiche indice 2 | Stato della popolazione indice 3 | Mortalità e morbosità indice 4 | Nuzialità indice 5 | Fecondità e fertilità indice 6 | Movimento generale della popolazione e riproduttività indice 7 | Migrazioni indice 8 | Demografia e problemi economico-sociali indice 9
Sezione | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 20 | 21 | 22 | 23 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 40 | 41 | 42 | 43 | 50 | 51 | 52 | 60 | 61 | 62 | 63 | 70 | 71 | 72 | 73 | 80 | 81 | 90 | 91 | 92 | 93