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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

Differenze tra le versioni di "31"

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)
(Bernardo Colombo, ed. 1959)
 
(310: sost par 310 B.C.con trad. II ed. franc.(provvisorio))
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Nei ''censimenti della popolazione'' ({{RefNumber|20|2|1}}) si fa distinzione fra la {{TextTerm|popolazione residente|1}}, o {{TextTerm|popolazione legale|1}} (cfr. {{RefNumber|21|2|6}}*), costituita da quanti hanno ''dimora abituale'' ({{RefNumber|31|0|6}}) nel luogo in cui sono stati censiti, e la {{TextTerm|popolazione presente|2}}, o {{TextTerm|popolazione di fatto|2}}, formata da quanti vi vengono invece effettivamente ''rilevati'' ({{RefNumber|13|0|4}}*) come presenti al censimento. Pertanto, entrano a far parte della prima, oltre alle persone {{TextTerm|abitualmente dimoranti e presenti|3}}, anche quelle {{TextTerm|temporaneamente assenti|4}} (cfr. {{RefNumber|20|5|7}}*), od {{TextTerm|occasionalmente assenti|4}}, dal luogo della rilevazione, e della seconda quanti sono presenti nello stesso luogo, sia che vi abbiano dimora abituale sia che, essendo residenti altrove, vi si trovino solo {{TextTerm|temporaneamente presenti|5}}, od {{TextTerm|occasionalmente presenti|5}}. I due modi di enumerare la popolazione non conducono, anche considerando l'intero Paese, allo stesso risultato, essendo compresi tra i residenti assenti individui che si trovano all' ''estero'' ({{RefNumber|80|2|2}}*), e tra i non residenti presenti individui che hanno la ''residenza'' all'estero. Luogo di {{TextTerm|dimora abituale|6}}, per un individuo, è quello in cui egli di solito vive. I membri di collettività permanenti diverse dalle famiglie (caserme, prigioni, collegi, ecc.) costituiscono la {{TextTerm|popolazione delle convivenze|7}} (cfr. {{RefNumber|11|0|5}}*). Norme speciali vigono spesso per la rilevazione delle persone {{TextTerm|senza fissa dimora|8}}.
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La tecnica dei {{NonRefTerm|censimenti della popolazione}} ({{RefNumber|20|2|1}}*) ha portato a stabilire una distinzione tra la {{TextTerm|popolazione residente|1}}, costituita da quanti hanno dimora abituale nel luogo in cui sono stati censiti, e la {{TextTerm|popolazione presente|2}} (sottinteso : nel comune, il giorno del censimento).
{{Note|1| {{NoteTerm|residente}}, agg. e s. — {{NoteTerm|risiedere}}, v.i. — {{NoteTerm|residenza}}, s.f.}}<br />Si distingue fra {{NoteTerm|popolazione residente legale}}, che è quella ottenuta in occasione di un censimento, e {{NoteTerm|popolazione residente calcolata}}, derivata da questa per mezzo dei dati sul ''movimento della popolazione'' ({{RefNumber|20|1|6}}) residente.
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La prima è costituita, oltre che dall’insieme delle {{TextTerm|persone presenti|3}} (sottinteso : nel luogo della loro residenza abituale il giorno del censimento), anche da quello dei {{TextTerm|temporaneamente assenti|4}}, od {{TextTerm|occasionalmente assenti|4}}, (cioè delle persone assenti dalla loro residenza abituale il giorno del censimento). La seconda è costituita da quanti sono presenti nello stesso luogo, sia che vi abbiano dimora abituale sia che, essendo residenti altrove, vi si trovino solo {{TextTerm|temporaneamente presenti|5}}, od {{TextTerm|occasionalmente presenti|5}} (sottinteso: nel comune, il giorno del censimento). Questi due modi di enumerare la popolazione non conducono, anche considerando l'intero Paese, allo stesso risultato essendo compresi tra i residenti assenti individui che si trovano all'estero, e tra i non residenti presenti individui che hanno la residenza all'estero.
{{Note|2| {{NoteTerm|presente}}, agg. e s. {{NoteTerm|presenza}}, s.f.}}
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Per {{TextTerm|dimora abituale|6}} di un individuo si intende il luogo in cui egli di solito vive. I membri di {{NonRefTerm|collettività}} permanenti diverse dalle famiglie ({{RefNumber|11|0|5}}) costituiscono la {{TextTerm|popolazione delle convivenze|7}}. Norme speciali vigono spesso per la rilevazione delle persone {{TextTerm|senza fissa dimora|8}} o con più di una residenza.
{{Note|5| L'espressione {{NoteTerm|popolazione occasionale}}, nell'uso corrente, con riferimento sopratutto alla situazione di grandi città, riceve il senso preciso di quella parte della popolazione ''presente'' e ''non residente,'' la quale non appartenga alla {{NoteTerm|popola-lazione fluttuante}}, cioè alla popolazione ''non residente'' soggetta ad un movimento periodico (a scopo di lavoro, per turismo, ecc.) di entrata e di uscita su di un territorio determinato.}}
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{{Note|1| Detta anche : {{NoteTerm|popolazione legale}}.}}
{{Note|6| La ''residenza'' ({{RefNumber|31|0|1}}*) di una persona è nel ''comune'' (303-I) ove essa ha la dimora abituale. Questo, ai fini del censimento, anche nel caso in cui la persona non abbia ancora regolarizzato la sua posizione all'''anagrafe'' ({{RefNumber|21|2|1}}) comunale.}}
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{{Note|2| Detta anche : {{NoteTerm|popolazione di fatto}}.}}
{{Note|7| In Italia, i membri delle ''convivenze'' ({{RefNumber|11|0|5}}*) formano oggetto di rilevazione distinta, nei censimenti, a mezzo di appositi ''fogli di convivenza'' ({{RefNumber|20|7|4}}).}}
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{{Note|5| È detto {{NoteTerm|ospite di passaggio}} una persona di passaggio che si trova ad essere ospite di una {{NonRefTerm|famiglia}} ({{RefNumber|11|0|3}}), il giorno del censimento.}}
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{{Note|6| {{NoteTerm|Residenza}}, s.f. - {{NoteTerm|risiedere}}, v.i - {{NoteTerm|residente}}, ppr. ff. agg.<br />In caso di pluralità di residenze, si distingue tra una {{NoteTerm|residenza principale}} ed una o più {{NoteTerm|residenze secondarie}}.}}
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{{Note|7| In Francia, certe categorie di popolazione, specificate per legge, e che vivono in convivenze, sono enumerate a parte nei censimenti : alunni nei collegi, militari nelle caserme, condannati detenuti in prigione, ecc. In ogni comune, la {{NoteTerm|popolazione enumerata a parte}} è così distinta dalla {{NoteTerm|popolazione "municipale"}}, che comprende il resto della popolazione residente nel comune.}}
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{{Note|8| Queste persone costituiscono propriamente la {{NoteTerm|population flottante}}. Questa espressione è tuttavia uscita dall’uso corrente, eliminando la confusione derivante dall’impiego del termine nel senso di popolazione enumerata a parte.<br />In demografia, è preferibile parlare di residenza piuttosto che di {{NoteTerm|domicilio}}, l’accezione giuridica di quest’ultimo termine può infatti condurre, in determinate circostanze, ad errori di interpretazione.}}
  
 
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Versione delle 14:18, 12 mar 2008


Limiti di responsabilità : Le definizioni contenute nel Dizionario sono largamente condivise tra gli studiosi di demografia e non impegnano in alcun modo la responsabilità delle Nazioni Unite.

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Introduzione a Demopædia
Istruzioni per l'uso
Prefazione
Avvertenza alla versione stampata
Indice
Capitoli : 1. Generalità (indice del primo capitolo, sezioni : 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16)
2. Elaborazione delle statistiche demografiche (indice del secondo capitolo, sezioni : 20, 21, 22, 23)
3. Stato della popolazione (indice del terzo capitolo, sezioni : 30,31, 32 | 33 | 34 | 35)
4. Mortalità e morbosità (indice del quarto capitolo, sezioni : 40, 41, 42, 43)
5. Nuzialità (indice del quinto capitolo, sezioni : 50 | 51 | 52)
6. Fecondità e fertilità (indice del sesto capitolo, sezioni : 60, 61, 62, 63)
7. Movimento generale della popolazione e riproduttività (indice del settimo capitolo, sezioni : 70, 71, 72, 73)
8. Migrazioni (indice dell'ottavo capitolo, sezioni : 80, 81)
9. Demografia e problemi economico-sociali indice del nono capitolo, sezioni : 90, 91, 92, 93)



310

La tecnica dei censimenti della popolazione (202-1*) ha portato a stabilire una distinzione tra la popolazione residente 1, costituita da quanti hanno dimora abituale nel luogo in cui sono stati censiti, e la popolazione presente 2 (sottinteso : nel comune, il giorno del censimento). La prima è costituita, oltre che dall’insieme delle persone presenti 3 (sottinteso : nel luogo della loro residenza abituale il giorno del censimento), anche da quello dei temporaneamente assenti 4, od occasionalmente assenti 4, (cioè delle persone assenti dalla loro residenza abituale il giorno del censimento). La seconda è costituita da quanti sono presenti nello stesso luogo, sia che vi abbiano dimora abituale sia che, essendo residenti altrove, vi si trovino solo temporaneamente presenti 5, od occasionalmente presenti 5 (sottinteso: nel comune, il giorno del censimento). Questi due modi di enumerare la popolazione non conducono, anche considerando l'intero Paese, allo stesso risultato essendo compresi tra i residenti assenti individui che si trovano all'estero, e tra i non residenti presenti individui che hanno la residenza all'estero. Per dimora abituale 6 di un individuo si intende il luogo in cui egli di solito vive. I membri di collettività permanenti diverse dalle famiglie (110-5) costituiscono la popolazione delle convivenze 7. Norme speciali vigono spesso per la rilevazione delle persone senza fissa dimora 8 o con più di una residenza.

  • 1. Detta anche : popolazione legale.
  • 2. Detta anche : popolazione di fatto.
  • 5. È detto ospite di passaggio una persona di passaggio che si trova ad essere ospite di una famiglia (110-3), il giorno del censimento.
  • 6. Residenza, s.f. - risiedere, v.i - residente, ppr. ff. agg.
    In caso di pluralità di residenze, si distingue tra una residenza principale ed una o più residenze secondarie.
  • 7. In Francia, certe categorie di popolazione, specificate per legge, e che vivono in convivenze, sono enumerate a parte nei censimenti : alunni nei collegi, militari nelle caserme, condannati detenuti in prigione, ecc. In ogni comune, la popolazione enumerata a parte è così distinta dalla popolazione "municipale", che comprende il resto della popolazione residente nel comune.
  • 8. Queste persone costituiscono propriamente la population flottante. Questa espressione è tuttavia uscita dall’uso corrente, eliminando la confusione derivante dall’impiego del termine nel senso di popolazione enumerata a parte.
    In demografia, è preferibile parlare di residenza piuttosto che di domicilio, l’accezione giuridica di quest’ultimo termine può infatti condurre, in determinate circostanze, ad errori di interpretazione.

311

I criteri per distinguere fra centri rurali 1, o agglomerati rurali 1, e centri urbani 2, o agglomerati urbani 2, nella documentazione demografica, variano secondo i Paesi: usualmente, essi fanno riferimento alla dimensione del centro (spesso è classificato come rurale ogni centro con meno di 2.000 abitanti) od alla percentuale di popolazione attiva addetta all'agricoltura (350-1 e 359). Nei Paesi in cui vige una ripartizione amministrativa per comuni (cfr. 303-I, ad esempio), i quali vengano tutti — in base a criteri vari — classificati come rurali od urbani, per popolazione rurale 3 s'intende, di solito, l'insieme degli abitanti dei comuni rurali, e per popolazione urbana 4 la rimanente. Ma anche in questi, come nei casi in cui non vigono divisioni amministrative del territorio in comuni, la distinzione fra popolazione rurale e popolazione urbana viene talora fatta in base a varie altre regole particolari.

  • 3. rurale, agg. — ruralizzazione, s.f.: aumento della proporzione di abitanti in campagna.
    Non confondere popolazione rurale e popolazione agricola (359-2).
  • 4. urbano, agg. — urbanesimo, s.m.: aumento della proporzione di abitanti in città; tendenza della gente ad inurbarsi (v.r.), cioè a trasferirsi nelle città.

312

L'intensità del popolamento 1 di un certo territorio (301-2) viene misurata spesso calcolando la densità della popolazione 2, o popolazione relativa 2, rapporto fra il numero di abitanti e la superficie del territorio medesimo, espressa normalmente in termini di km2, o di ha per zone circoscritte, fittamente popolate, come i centri urbani (311-2). La dispersione del popolamento 3 dipende dal tipo di insediamento 4, accentrato oppure sparso (cfr. 306-1*). Si calcola anche il centro medio della popolazione 5 di un dato territorio, la cui posizione viene determinata come quella di un centro di gravità assegnando pari peso ad ogni abitante.

  • 1. intensità, s.f. — intenso, agg.
  • 2. densità, s.f. — denso, agg.
  • 5. È agevole anche il calcolo del centro mediano della popolazione, che è il punto del piano che ha per coordinate le mediane ponderate delle longitudini e latitudini dei singoli centri abitati (306-1*), con pesi proporzionali al loro numero di abitanti (cfr. 140).

313

Vari indici specifici di densità 1 consentono di confrontare la densità della popolazione (312-2) di territori diversi eliminando l'influenza di determinati fattori differenziali. Fra questi, si possono menzionare la densità della popolazione per unità di superficie coltivabile 2 e la densità della popolazione agricola per unità di superficie coltivabile* (cfr. 359-2). Talvolta queste misure sono riferite alla superficie coltivata 4, anzichè alla superficie coltivabile 5. Si considerano pure, astrattamente, una densità massima 6, o densità potenziale 6, ed una densità ottimale 7 (cfr. 902-4*) corrispondenti al maximum di popolazione (904-1) ed all'optimum di popolazione (902-4) di un territorio, in date circostanze.

  • 2. Altre misure di densità della popolazione in uso in Italia sono la densità per km2 di superficie agraria e forestale e la densità ecumenica, o densità dell'ecumene, riferita alla sola parte abitabile del territorio (cfr. 302-4*).


Introduzione | Istruzioni per l'uso | Prefazione | Avvertenza alla versione stampata | Indice
Capitolo | Generalità indice 1 | Elaborazione delle statistiche demografiche indice 2 | Stato della popolazione indice 3 | Mortalità e morbosità indice 4 | Nuzialità indice 5 | Fecondità e fertilità indice 6 | Movimento generale della popolazione e riproduttività indice 7 | Migrazioni indice 8 | Demografia e problemi economico-sociali indice 9
Sezione | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 20 | 21 | 22 | 23 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 40 | 41 | 42 | 43 | 50 | 51 | 52 | 60 | 61 | 62 | 63 | 70 | 71 | 72 | 73 | 80 | 81 | 90 | 91 | 92 | 93