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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)
Differenze tra le versioni di "41"
(→410: sost. par. 410 B.C. con trad. II ed. franc. (incompleto)) |
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− | + | Le espressioni {{TextTerm|mortalità intrauterina|1}} e {{TextTerm|mortalità fetale|1}} designano la mortalità del prodotto della gestazione prima dell’espulsione o dell’estrazione completa del corpo dalla madre. Le morti corrispondenti sono chiamate {{TextTerm|morti intrauterine|2}}. La {{TextTerm|mortalità fetale precoce|3}} si produce nelle prime 20 settimane di gestazione, la {{TextTerm|mortalità fetale intermedia|4}}, dalla ventesima alla ventottesima settimana non compiuta e la {{TextTerm|natimortalità|5}} o {{TextTerm|mortalità fetale tardiva|5}}, a partire dalla ventottesima settimana. La {{TextTerm|mortalità perinatale|6}} comprende la natimortalità ed una frazione della mortalità infantile variabile secondo le organizzazioni o gli autori, {{NonRefTerm|mortalità neonatale precoce}} ({{RefNumber|41|0|4}}), {{NonRefTerm|mortalità neonatale}} ({{RefNumber|41|0|2}}), {{NonRefTerm|mortalità infantile endogena}} (cf. {{RefNumber|42|4|1}} * e 3*). | |
− | + | {{Note|5| {{NoteTerm|Natimortalità}}, s.f.: nascita di un {{NoteTerm|nato-morto}} (agg. ff. s.m.). Per tenere conto delle usanze di certi paesi, tra cui la Francia, nella registrazione degli eventi, le statistiche comprendono generalmente, tra i nati morti, i bambini nati vivi ma morti prima della dichiarazione di nascita, detti {{NoteTerm|falsi nati morti}}. Una domanda relativa alla {{NonRefTerm|vitalità}} ({{RefNumber|60|1|4}}*) alla nascita permette di distinguere i {{NoteTerm|veri nati morti}} dai falsi.}} | |
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Versione delle 17:22, 26 mar 2008
Limiti di responsabilità : Le definizioni contenute nel Dizionario sono largamente condivise tra gli studiosi di demografia e non impegnano in alcun modo la responsabilità delle Nazioni Unite. Si rimanda alla pagina di discussione per eventuali commenti. |
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410
In demografia, l’espressione mortalità infantile 1 assume il significato preciso di mortalità che colpisce i nati vivi fra la nascita e il primo compleanno. Per mortalità neonatale 2 si intende la mortalità che colpisce i nati vivi nel periodo neonatale 3, quest’ultimo comprende i primi 28 giorni di vita; per mortalità neonatale precoce 4 si intende la mortalità nel corso della prima settimana di vita. L'espressione mortalità post-neonatale 5 designa la mortalità fra il termine del periodo neonatale ed il compimento del primo anno.
- 1. A differenza del termine infanzia, l’aggettivo infantile ha conservato il suo significato originario (dal latino : "infans", petit enfant; etimologicamente che non sa ancora parlare); corrisponde alla prima infanzia.
- 3. Certe statistiche estendono il periodo neonatale al primo mese di vita.
411
Le espressioni mortalità intrauterina 1 e mortalità fetale 1 designano la mortalità del prodotto della gestazione prima dell’espulsione o dell’estrazione completa del corpo dalla madre. Le morti corrispondenti sono chiamate morti intrauterine 2. La mortalità fetale precoce 3 si produce nelle prime 20 settimane di gestazione, la mortalità fetale intermedia 4, dalla ventesima alla ventottesima settimana non compiuta e la natimortalità 5 o mortalità fetale tardiva 5, a partire dalla ventottesima settimana. La mortalità perinatale 6 comprende la natimortalità ed una frazione della mortalità infantile variabile secondo le organizzazioni o gli autori, mortalità neonatale precoce (410-4), mortalità neonatale (410-2), mortalità infantile endogena (cf. 424-1 * e 3*).
- 5. Natimortalità, s.f.: nascita di un nato-morto (agg. ff. s.m.). Per tenere conto delle usanze di certi paesi, tra cui la Francia, nella registrazione degli eventi, le statistiche comprendono generalmente, tra i nati morti, i bambini nati vivi ma morti prima della dichiarazione di nascita, detti falsi nati morti. Una domanda relativa alla vitalità (601-4*) alla nascita permette di distinguere i veri nati morti dai falsi.
412
Nello studio della mortalità per età 1, l'espressione mortalità infantile (410-1) è la sola che si riferisce ad una classe d'età uniformemente definita. Già quando si parla di mortalità neonatale (410-2) alcuni autori o Paesi si attengono ad un periodo di vita diverso da quello comunemente prescelto all'uopo. L'uso di espressioni come mortalità giovanile 2, mortalità adulta 3, mortalità senile 4, e simili, lascia largo margine all'incertezza per quanto concerne le età approssimativamente corrispondenti (cfr. 324).
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