E' in corso una procedura di uniformazione delle seconde edizioni

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

Prefazione alla seconda edizione armonizzata - versione per la stampa

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)

Prefazione alla prima edizione

Il volume italiano del Dizionario demografico multilingue è stato elaborato sulla base dei volumi francese, inglese e spagnolo della stessa òpera, preparati sotto gli auspici dell'Unione internazionale per lo studio scientifico della popolazione e pubblicati dalle Nazioni Unite.

All'origine della pubblicazione del presente volume sta una decisione presa dal Bureau dell'Unione a Rio de Janeiro il 28 giugno del 1955 (vedi «Le Démographe», n. 2, pag. 12, punto 6).

In detta riunione, i membri del Bureau si dichiararono d'accordo perché la pubblicazione delle edizioni italiana e tedesca avvenisse sotto la responsabilità dell'Unione, e cioè sotto il suo controllo ed i suoi auspici, e per questo decisero di allargare la Commissione del dizionario chiamando a farne parte due membri tedeschi ed un secondo italiano. Questi nuovi membri furono: Josef A. Götz (Germania), Wilhelm Winkler (Austria) e Bernardo Colombo (professore straordinario di Statistica nella Facoltà di Economia e Commercio dell'Istituto Universitario di Venezia) (vedi « Le Démographe », n. 3, pag. 1, punto 3).

La Commissione ha partecipato in varie forme a tutti gli stadi della stesura del presente volume: in primo luogo per il fatto stesso che il redattore venne scelto nel suo seno; poi attraverso i consigli a questo forniti nello svolgimento del suo lavoro e le osservazioni che vennero fatte su una preventiva edizione provvisoria. L'approvazione finale da parte della Commissione assicura al volume italiano, nei riguardi dell'Unione, lo stesso status dei testi di base. D'altro canto, la pubblicazione del volume, non partecipando l'Unione in alcuna maniera al finanziamento dei progetti in aggiunta ai tre iniziali, si è mantenuta sul piano privato.

Nella prima fase del lavoro, consistente nella preparazione di una edizione provvisoria, il redattore ha soprattutto usufruito della collaborazione del presidente e dell'altro membro italiano della Commissione, e di quella di un certo numero di specialisti italiani, non solo di demografìa, da lui interpellati intorno a questioni generali ed a numerosi punti particolari. Una edizione provvisoria, pronta entro il marzo 1958, fu inviata ai membri della Commissione ed a quelli del Bureau dell'Unione, ed inoltre venne largamente diffusa fra i cultori italiani della materia colla richiesta di un esame e di ogni osservazione ritenuta opportuna. Questa edizione incontrò, in linea di massima, il favore della Commissione, dalla quale venne giudicata sufficientemente a punto perché se ne potesse raccomandare la pubblicazione sotto gli auspici dell'Unione al Segretario Generale della medesima. La Commissione si rimetteva al redattore per l'uso da farsi — in una revisione di dettagli in vista dell'edizione definitiva — di ogni osservazione che egli potesse ricevere, in particolare da parte di membri della Commissione stessa.

Non è il caso qui di citare la lunga serie di studiosi italiani e stranieri i quali, con molta premura ed attenzione, hanno presentato appunti, talora assai estesi, sull'anzidetta stesura preliminare. Va ricordata, invece, una riunione tenutasi a fine settembre a Roma, organizzata dall'Istituto di Demografia di quella Facoltà di Scienze statistiche, demografiche ed attuariali, ed alla quale parteciparono una trentina di studiosi italiani e di funzionari dell'Istituto Centrale di Statistica. Questa riunione venne dedicata, sia ad una valutazione dei criteri generali, ai quali il redattore si era attenuto nel preparare l'edizione provvisoria, sia all'esame particolareggiato di concetti ed elementi terminologici vari, sparsi per il volume, atti a suscitare qualche perplessità.

Si procedette quindi alla preparazione di una seconda stesura del lavoro, sulla base della quale vennero continuati i contatti fra redattore, membri della Commissione e numerosi specialisti, la cui opinione veniva richiesta su punti particolari non ancora del tutto chiariti. Gli elementi così raccolti vennero utilizzati in una nuova revisione del lavoro fatto ed in una terza stesura, rimasta quella definitiva.

Nell'elaborazione del volume italiano, l'esistenza dei testi di base e le caratteristiche dell'opera, quali sono descritte nella prefazione sopra riportata, ponevano vincoli ben precisi per quanto riguardava la disposizione della materia, l'equilibrio fra le varie parti, la natura e l'estensione degli argomenti trattati nel testo propriamente detto, ed il conseguente elenco di concetti, prima che di elementi terminologici, da riportare necessariamente nel lavoro. Rispettati questi limiti, la concreta stesura dei paragrafi era per il resto libera, e di tale libertà è stato fatto uso nel redigere il volume ogni volta che ciò appariva opportuno per mettere in luce un particolare modo e stile della letteratura scientifica italiana nell'affrontare specifici argomenti, mentre negli altri casi veniva anche nel esposizione mantenuto — rispetto ai testi di base — un parallelismo atto a sottolineare la sostanziale coincidenza di significato delle espressioni tecniche inserite nel contesto.

Seguendo analoghi criteri di elasticità e di sobrietà insieme, sono state redatte le note. Da un lato, v'era l'interesse di usare di queste per integrazioni alla materia che la letteratura demografica italiana, come genere di problemi trattati o per preferenze nelle vie d'indagine, suggeriva di apportare. D'altro lato, l'economia dell'opera — un dizionario, non un manuale, né un trattato — limitava i vantaggi di aggiunte specifiche al solo volume italiano, giustificabili di per sé solo in quanto contenessero espressioni tècniche originali che valesse la pena di mettere in rilievo e di illustrare sinteticamente nel loro significato. Queste, infatti, erano destinate ad apparire isolate nel volume italiano ed a non trovar corrispondenza in espressioni parallele nei rimanenti, o almeno nei tre testi di base, già definitivi.

Non sarà motivo di meraviglia la circostanza che il volume italiano abbia assunto una dimensione maggiore dei testi di base, sol che si pensi al fatto che, prima di corredarlo di aggiunte o chiarimenti giudicati utili per riferire in maniera più efficace e completa l'uso italiano, conveniva riprodurvi, ogni volta che ne fosse il caso, le note altrui, e soprattutto era indispensabile presentarvi integralmente la materia e la terminologia incorporate nel testo dei volumi di base, anche quando tali temi di studio ed elementi terminologici non fossero — a dir poco — di uso corrente nella letteratura scientifica e nelle fonti statistiche italiane. Per quanto concerne la responsabilità personale del redattore, pur nella collaborazione collettiva sopra ricordata, e la necessità delle scelte effettuate, spesso tra una varietà di formulazioni possibili, si rimanda il lettore a quanto scritto nella prefazione sopra riportata. Va solo aggiunto che, nella compilazione, è stata tenuta presente, per quanto riguarda i riferimenti alla documentazione statistica demografica, la terminologia in uso nelle pubblicazioni dell'Istituto Centrale di Statistica soprattutto di questo dopoguerra, e ciò per facilitare il loro impiego da parte di lettori stranieri, dal momento che esse non riportano titoli e didascalie se non in italiano.

Questo criterio, insieme alla rigidità delle inevitabili scelte accennate, può aver dato, in qualche punto, un carattere di definitività e di apoditticità ad una terminologia in realtà non ancora attestata, o suscettibile di numerose variazioni, su un identico tema, soprattutto quando il demografo appaia preoccupato, nei suoi scritti, di sposare l'eleganza alla precisione.

Prefazione alla seconda edizione

Nel rendere omaggio a Bernardo Colombo, recentemente scomparso, alla sua lunga carriera di professore di statistica e all’importante magistero da lui esercitato per la demografia italiana, è con profonda gratitudine che pubblichiamo oggi la seconda edizione armonizzata del Dizionario demografico multilingue.

Egli fu l’autore, nel 1959, della prima edizione di quest’opera, proseguendo il cammino intrapreso pochi anni prima dalla Commissione del dizionario demografico, nata in seno all'Unione internazionale per lo studio scientifico della popolazione (IUSSP), di cui faceva parte, tra gli altri, Pierpaolo Luzzatto-Fegis, come si legge nella prefazione alla prima edizione dei volumi francese, inglese e spagnolo: “la Commissione dell'Unione incaricata di elaborare i tre volumi iniziali comprendeva i Signori: Paul Vincent (Francia), presidente e relatore; Carlos E. Dieulefait (Argentina), Harold F. Dorn (Stati Uniti), Eugene Grebenik (Regno Unito), Pierpaolo Luzzatto-Fegiz (Italia), Marcelino Pascua (Svizzera) e José Ros Jimeno (Spagna), membri”.

L’avvio della revisione dell’opera, pietra miliare della manualistica demografica, ebbe inizio già nel 1981, promosso dalla Commissione della Popolazione delle Nazioni Unite, con la seconda edizione del volume francese, seguito dall’edizione inglese nel 1982, spagnola nel 1985 e tedesca nel 1987. A quasi vent’anni di distanza dalla pubblicazione del volume tedesco, il processo di revisione ha conosciuto un nuovo impulso, in seguito ad una iniziativa dell’Unione, ed in particolare del Bureau del Comitato Nazionale Francese (CNF) e del suo presidente Nicolas Brouard, in occasione del XXIV Congresso della Popolazione organizzato a Tours, nel giugno del 2005. Iniziativa che ha subito trovato un’importante eco nelle Nazioni Unite, nella persona di Hania Zlotnik, direttrice della Divisione per la Popolazione.

L’ambizione del progetto intrapreso a Tours era l’aggiornamento dei dizionari originali nelle diverse lingue, nella considerazione della posizione centrale assunta dalle questioni demografiche nel dibattito internazionale, come nelle azioni di governo in Europa e nel mondo.

Preliminare al processo di aggiornamento doveva essere la costruzione di una base comune armonizzata, a partire dai volumi inglese, francese, spagnolo e tedesco.

Nel giugno del 2007, un team di specialisti provenienti da diversi paesi riunitosi a Parigi sotto l’egida del CNF e della Divisione per la Popolazione delle Nazioni Unite, ha dato avvio al processo di armonizzazione in quattordici lingue, per la maggior parte delle quali si disponeva almeno di una prima edizione del volume. Nel caso francese, inglese e spagnolo doveva trattarsi di una vera e propria armonizzazione, mentre negli altri casi si è deciso di realizzare in via preliminare una traduzione della seconda edizione sulla base delle versioni inglese e francese, per poi procedere all’armonizzazione con i volumi spagnolo e tedesco.

La realizzazione del testo italiano è stata affidata ad Elena Ambrosetti e Cristina Giudici, ricercatrici in demografia alla Sapienza di Roma, ed ha consentito di sviluppare una preziosa collaborazione tra la Sapienza e il CNF. Il volume è oggi disponibile nella sua versione elettronica sul sito web http://it-ii.demopaedia.org . Il testo si configura come una moderna piattaforma per lo sviluppo del dibattito internazionale in materia di terminologia demografica, grazie alla pagine di discussione associate ad ogni paragrafo.


Nella sua versione attuale, il volume coglie i cambiamenti profondi, sociali, politici ed economici, che hanno coinvolto le scienze della popolazione dagli anni Sessanta agli anni Ottanta: diversi paragrafi sono stati ampliati, altri ridotti; alcune definizioni sono scomparse, molte si sono aggiunte, ed il testo che ne risulta costituisce una base armonizzata per nuovi e continui aggiornamenti, realizzabili attraverso la filosofia wiki.

Già dalle prime battute, la demografia assume una posizione centrale nell’ambito delle numerose discipline attinenti la popolazione, ma l’evoluzione della materia permea l’intera opera, sia nelle tecniche di analisi che nel dibattito sottostante. L’ampio spazio dedicato alla pianificazione famigliare, il riferimento a nuove tipologie migratorie, l’attenzione alle conseguenze della malattia nella sfera sociale sono solo alcuni esempi di come questa seconda edizione abbia voluto cogliere l’essenza dei cambiamenti di quegli anni.

Trattandosi di una traduzione, l’opera è stata elaborata in presenza di importanti vincoli nei contenuti del volume. Tuttavia, seguendo l’esempio della prima edizione, si è a volte mantenuta la libertà di mettere in luce particolarità della letteratura scientifica italiana attraverso l’adattamento delle definizioni o l’uso delle note.

È ovvio che molte definizioni possono oggi sembrare datate; ed altre superate; ma questo volume, inserito nel più ampio progetto da cui nasce, quello di un moderno Dizionario enciclopedico multilingue, rappresenta sicuramente un passo importante per la promozione e lo sviluppo della ricerca scientifica in materia di popolazione. Una ricerca che superi le frontiere nazionali e che permetta agli studiosi di popolazione nei diversi paesi del mondo di condividere le proprie conoscenze e di sviluppare una sempre più proficua collaborazione internazionale.

Raimondo Cagiano de Azevedo


Introduzione generale sulla digitalizzazione e l'unificazione della seconda edizione

L’unificazione della seconda edizione del dizionario si è rivelata opportuna nel momento in cui, nel quadro del progetto Demopædia, le basi di dati create con la digitalizzazione dei volumi cartacei hanno portato alla luce importanti omissioni in ognuna delle principali edizioni pubblicate nel corso degli anni Ottanta (francese nel 1981, inglese nel 1982, spagnola nel 1985 e tedesca nel 1987). Alcune delle edizioni pubblicate in seguito, come l’edizione araba del 1988 e l’edizione tri-lingue inglese-francese-arabo, avevano già parzialmente colmato le lacune delle versioni francese ed inglese, ma avevano omesso di tradurre i 92 nuovi concetti introdotti nell’edizione tedesca pubblicata qualche mese prima. Le edizioni cinese (1994), giapponese (1994), ceca (2005) poi russa (2008), portoghese (2008) e polacca (2010) pubblicate sul web derivano dalla versione inglese. Mentre l’edizione italiana, pubblicata sul web nel 2010, deriva principalmente dall’edizione francese.

Per descrivere attraverso un esempio le conseguenze di una omissione e l’interesse di una edizione unificata, si consideri un termine come “lattante”, che era stato inserito nel corpus delle prime edizioni così come definito dalla Commissione terminologica delle Nazioni Unite negli anni Cinquanta, e che non appariva più nella seconda edizione inglese. Il dizionario unificato si arricchisce di questo termine in tutte le lingue: nourrisson in francese, lactante in spagnolo, brustkind in tedesco, kojenec in ceco, o ancora child at the breast, re-inserito nell’edizione unificata inglese, permettendo così ai nuovo moduli derivati dall’inglese di conservare questo grazioso termine che, pur non esistendo in inglese che sotto forma di una espressione, esiste senza dubbio in quanto tale in tutte le altre lingue.


In vista di nuove traduzioni in diverse lingue asiatiche, dettate dall’interesse che la demografia va assumendo in questo continente, abbiamo ritenuto opportuno realizzare questa unificazione prima di avviare nuove traduzioni. L’unificazione è tuttora in corso e si estende a tutte le versioni attualmente esistenti; una prima edizione unificata in lingua francese è stata pubblicata in occasione della 46esima Conferenza annuale della Società Italiana di Statistica del giugno 2012 a Roma. L’edizione francese viene a colmare un vuoto, poiché gli ultimi esemplari dell’ultima edizione del 1981 sono stati distribuiti al prezzo simbolico di 1 € al congresso IUSSP di Tours nel 2005. Anche l’edizione italiana era assolutamente necessaria, poiché la prima edizione pubblicata nel 1959 non era mai stata aggiornata. L’insieme delle edizioni armonizzate dovrebbe essere disponibile prossimamente sia nelle dodici lingue già accessibili sul web nelle loro versioni originali, che in quattro delle sei nuove lingue asiatiche.


Benché possa sembrare biasimevole che non si tratti di una nuova edizione, arricchita dei concetti che caratterizzano la demografia di oggi, come la salute riproduttiva, l’handicap e la dipendenza, le migrazioni internazionali, la finestra demografica, il calo demografico, il pensionamento ecc., il confronto tra le prime due edizioni digitalizzate ha mostrato che i concetti più importanti della demografia risiedevano essenzialmente nella prima edizione. Gli elementi terminologici scelti dalla Commissione terminologica delle Nazioni Unite negli anni Cinquanta hanno permesso di delimitare la nostra disciplina e sono per la maggior parte tuttora attuali. Potremmo d’altra parte rammaricarci di non aver eliminato alcuni termini desueti, o oggi inappropriati. Etienne van de Walle, principale autore della seconda edizione inglese nel 1982, ci confidava al congresso di Tours nel 2005, e poco prima della sua prematura scomparsa, il suo desiderio di partecipare alla nuova edizione e soprattutto di eliminare i termini riguardanti l’eugenetica, termine o teoria che già nel 1981 non aveva più che un interesse storico. Le modifiche apportate a questa edizione unificata sono state pertanto minime, ed il testo ha mantenuto le accezioni originali degli anni Ottanta. Tutto ciò giustifica a nostro avviso la pubblicazione cartacea di questa seconda edizione armonizzata in italiano. Gli altri volumi saranno a loro volta disponibili in forma cartacea una volta completato il processo di unificazione. Unificazione che resta il necessario punto di partenza per la realizzazione di una terza edizione.


L’edizione digitale dei dizionari consente in effetti la pubblicazione cartacea su domanda e a prezzo moderato, ed è grazie al lavoro di Joseph Larmarange, demografo all’IRD nell’unità mista di ricerca CEPED, che è oggi possibile non solo scaricare il dizionario demografico multilingue direttamente dal sito demopaedia.org in diversi formati elettronici (HTML, PDF o ancora EPUB), ma anche ottenerne una versione cartacea su richiesta. Inoltre, il progetto si è arricchito di un sito (http://demopaedia.org/tools) che consente ad ogni utilizzatore di generare rapidamente ed in autonomia una versione « aggiornata » del dizionario, o un indice multilingue. Se la pubblicazione su larga scala del volume italiano può sembrare ingiustificata in ragione della sua obsolescenza, una pubblicazione « su richiesta » risponde a nostro avviso ad una esigenza di completezza della seconda edizione dell’opera, e di disponibilità nelle diverse lingue. La stampa su richiesta consente, tra l’altro, di integrare nel testo pubblicato le eventuali correzioni di inevitabili refusi.


Quanto alla paternità del dizionario multilingue, questa è da ricondurre principalmente, a nostro avviso, ai primi lavori della Commissione terminologica presieduta da Paul Vincent. Lo stesso Vincent deve in parte il sistema rivoluzionario di indicizzazione dei concetti per paragrafi ai lavori di John Edwin Holmstrom, il quale dimostrava nel suo « Rapport sur les dictionnaires scientifiques et techniques multilingues », redatto nel 1949, che l’indicizzazione semplice di un dizionario classico era inadeguata per dizionari che comprendevano più di due o tre lingue. Le paternità sono dunque multiple e multilingue, e gli autori sono menzionati nelle prefazioni delle due edizioni, qui fedelmente riprodotte. Citiamo dunque essenzialmente, Paul Vincent per la prima edizione francese del 1958, Eugene Grebenik per la prima edizione inglese del 1958, Louis Henry per la seconda edizione francese del 1981, Etienne van de Walle per la seconda edizione inglese del 1982 e la CELADE per la seconda edizione spagnola. La seconda edizione tedesca è stata coordinata da Charlotte Hohn nel 1987.


Quanto a questa seconda edizione armonizzata italiana, l’opera è dovuta alle due autrici principali, Elena Ambrosetti e Cristina Giudici, ma ugualmente a Raimondo Cagiano de Azevedo che, profondo conoscitore del dizionario, ha sostenuto il progetto Demopædia fin dai suoi primi passi, notando, tra l’altro, a proposito della definizione di popolo, che il dizionario francese includeva l’unicità della lingua, mentre non vi era alcun riferimento analogo nell’edizione inglese. E' facile osservare che l'unità della lingua, italiana, questa volta, è inclusa in questa seconda edizione italiana, come anche nella prima edizione del 1959. Il merito di questa seconda edizione va in effetti condiviso con Bernardo Colombo, recentemente scomparso, il quale desiderava che anche la prima edizione fosse consultabile su internet ed aveva concesso l’autorizzazione alla pubblicazione del suo testo su licenza Creative Common Share Alike (CCSA). È questa la licenza sotto la quale è pubblicato l’insieme delle diverse edizioni del dizionario demografico multilingue, poiché la molteplicità delle paternità rendeva a nostro avviso opportuno il ricorso ad una licenza cosiddetta « libera ». Così, a partire dalla digitalizzazione delle preesistenti edizioni cartacee, tutto il nuovo lavoro si svolge on-line, cosa che consente di conoscere l’apporto esatto di ognuno, nonché la lista completa degli autori. Segnaliamo inoltre che il software Mediawiki, utilizzabile tanto per la consultazione del dizionario che per le sue modifiche, è anch’esso sotto licenza libera ed è utilizzato per l’enciclopedia Wikipedia. Dal momento in cui si acquista confidenza con il funzionamento di questa enciclopedia, si possono facilmente confrontare i testi delle prime edizioni con quelli della seconda unificata. Il testo digitalizzato riprende in effetti l’indicizzazione originale per paragrafi (101, 102 ecc.), raggruppandoli in pagine (ad esempio la pagina 10, all’indirizzo http://it‐ii.demopaedia.org/wiki/10). Allorché il lettore desideri conoscere le ragioni che hanno condotto gli autori recenti ad adottare questa o quella espressione, potrà consultare la pagina di discussione, contenente la lista delle questioni via via emerse e delle decisioni concordate (ad esempio, http://it‐ii.demopaedia/wiki/Discussion:10). Tutti i membri delle associazioni di specialisti negli studi di popolazione potranno nel tempo contribuire a queste discussioni. È il caso dei membri della IUSSP e della Population Association of America, nonché di altre associazioni in progetto. E d’altra parte il fine ultimo del progetto Demopædia è proprio quello di invitare i demografi ad attualizzare il dizionario demografico multilingue, offrendo loro una piattaforma wiki. Tuttavia, poiché sarà necessario creare nuove pagine e nuovi capitoli, come quello della già ricordata « salute riproduttiva », riteniamo che sia preferibile adottare una struttura semplice, analoga a quella di Wikipedia, in cui, in un primo tempo, la coerenza tra le lingue non sia un elemento essenziale. Il sito dell’enciclopedia libera si trova all’indirizzo http://fr.demopaedia.org per la versione francese e http://en.demopaedia.org per la versione inglese.


Le nuove pagine create dalla comunità scientifica dovrebbero permettere nel tempo di cogliere meglio tanto l’estensione della nostra disciplina, quanto la sua nuova terminologia, e di proporre un giorno una terza edizione del dizionario multilingue. Il fine della scienza è di condividere dei risultati tanto con i colleghi del mondo intero quanto con i connazionali, ed è necessario che il vocabolario scientifico possa essere tradotto correttamente, per assicurarne la comprensione. In questo spirito, il dizionario demografico multilingue vuole essere uno strumento rivolto tanto agli studenti quanto ai media dei diversi paesi, affinché facciano proprio il vocabolario scientifico in materia di popolazione. Abbiamo a questo proposito constatato atteggiamenti diversi: in alcuni paesi, come la Svezia, non c’è mai stata una seconda edizione del Dizionario, ma gli svedesi non sembrano sentire l’esigenza di rinnovare il vocabolario demografico nella propria lingua madre. Al contrario, una necessità in tal senso è stata manifestata in occasione del Congresso di Marrakech del 2009 da parte di studiosi asiatici, spinti dall’alto numero di studenti che non praticano ancora sufficientemente l’inglese, e dalle difficoltà che essi incontrano nel far adottare dalla propria comunità scientifica una traduzione dall'inglese a volte approssimativa, di termini oltretutto obsoleti. Si contano, in India, diverse lingue parlate da oltre 70 milioni di persone, la cui lingua madre è il francese. Il numero di persone che parlano il malayalam in Kerala equivale al numero di Tailandesi che parlano il Tai. Desideriamo che questa piattaforma wiki multilingue sia l'occasione di dibattere sulla comprensione di nuovi concetti, veicolati dalle riviste scientifiche anglofone, ma ugualmente dalle conferenze internazionali francofone, ispanofone o nazionali in molte lingue diverse.


Questo progetto non sarebbe arrivato a compimento senza il sostegno della Divisione della Popolazione delle Nazioni Unite, nella persona di Hania Zlotnik, Direttrice dal 2005 al 2012. Un tale sostegno si è concretizzato nell'organizzazione di diversi workshops, in particolare a Parigi (2007) ed a Marrakech (2009). Ringraziamo particolarmente Serguey Ivanov (UNPD), co-organizzatore di queste due iniziative, al quale dobbiamo ugualmente la prima stesura dell'edizione russa. Cristina Giudici ed Elena Ambrosetti, autrici di questa traduzione italiana, hanno stabilito un accordo di collaborazione tra l'Università La Sapienza ed il Comitato francese della IUSSP, permettendo l'organizzazione di un laboratorio di formazione sulla tecnologia Wiki a Roma nel 2011, nel corso del quale sono stati ripresi i primi insegnamenti dispensati da Laurent Toulemon nel primo workshop di Parigi. Siamo estremamente contenti di questa collaborazione franco-italiana, che è motrice nello sviluppo del progetto Demopædia e che ha permesso di organizzare non solo il secondo workshop di Roma nel giugno 2012, ma ugualmente quello di Chiang Mai, nell'agosto 2012, durante il quale le edizioni nelle 6 lingue asiatiche (coreano, indonesiano, malese, nepalese, thailandese e vietnamita) sono state avviate, e dovrebbero arrivare a compimento per il prossimo congresso della IUSSP a Busan, nell'agosto 2013.


Ringraziamo inoltre Christine Gandrille, segretaria del Comitato nazionale francese della IUSSP, che ha digitalizzato e corretto numerose edizioni del Dizionario grazie ad una straordinaria conoscenza di diverse lingue, come anche Françoise Gubry e Martine Deville, bibliotecarie rispettivamente al CEPED e all'INED, per le loro ricerche delle opere esaurite, quale l'edizione araba, e per i loro consigli sui dizionari e sulla realizzazione degli indici. E' infine grazie al Comitato nazionale francese, che ho avuto l'onore di presiedere fino al gennaio 2012, ed ai membri dei suoi tre successivi direttivi, che dal 2005 il progetto Demopædia ha potuto svilupparsi. L'INED ci fa l'onore di ospitarne il server e la IUSSP ha recentemente creato un gruppo di lavoro autonomo affinché il progetto prenda una dimensione internazionale. Il nostro ringraziamento va ugualmente a queste due istituzioni.


Nicolas Brouard
Direttore di ricerca all'INED
Coordinatore per la IUSSP del progetto Demopædia
Ottobre 2012