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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

Dimora abituale

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)
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Dimora abituale  
definizione da seconda edizione (2008)


La tecnica dei censimenti della popolazione (202-1*) ha portato a stabilire una distinzione tra la popolazione residente 1, costituita da quanti hanno dimora abituale nel luogo in cui sono stati censiti, e la popolazione presente 2 (sottinteso: nel comune, il giorno del censimento).
La prima è costituita, oltre che dall’insieme delle persone presenti 3 (sottinteso: nel luogo della loro residenza abituale il giorno del censimento), anche da quello dei temporaneamente assenti 4, od occasionalmente assenti 4, (cioè delle persone assenti dalla loro residenza abituale il giorno del censimento). La seconda è costituita da quanti sono presenti nello stesso luogo, sia che vi abbiano dimora abituale sia che, essendo residenti altrove, vi si trovino solo temporaneamente presenti 5, od occasionalmente presenti 5 (sottinteso: nel comune, il giorno del censimento). Questi due modi di enumerare la popolazione non conducono, anche considerando l’intero Paese, allo stesso risultato, essendo compresi tra i residenti assenti individui che si trovano all’estero, e tra i non residenti presenti individui che hanno la residenza all’estero.
Per dimora abituale 6 di un individuo si intende il luogo in cui egli di solito vive. I membri di collettività permanenti diverse dalle famiglie (110-5) costituiscono la popolazione delle convivenze 7. Norme speciali vigono spesso per la rilevazione delle persone senza fissa dimora 8 o con più di una residenza.

  • 1. Detta anche: popolazione legale.
  • 2. Detta anche: popolazione di fatto.
  • 5. È detto ospite di passaggio una persona di passaggio che si trova ad essere ospite di una famiglia (110-3), il giorno del censimento.
  • 6. Residenza, s.f. - risiedere, v.i - residente, ppr. ff. agg.
    In caso di pluralità di residenze, si distingue tra una residenza principale ed una o più residenze secondarie.
  • 7. In Francia, certe categorie di popolazione, specificate per legge, e che vivono in convivenze, sono enumerate a parte nei censimenti: alunni nei collegi, militari nelle caserme, condannati detenuti in prigione, ecc. In ogni comune, la popolazione enumerata a parte è così distinta dalla popolazione "municipale", che comprende il resto della popolazione residente nel comune.
  • 8. In demografia, è preferibile parlare di residenza piuttosto che di domicilio, l’accezione giuridica di quest’ultimo termine può infatti condurre, in determinate circostanze, ad errori di interpretazione.


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