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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

Tasso medio annuo d'incremento

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)
Tasso medio annuo d'incremento  
definizione da seconda edizione (2008)


La velocità d'incremento (cfr. 701-1 ) di una popolazione in un certo periodo può essere studiata in termini del suo tasso d'incremento 1 durante tale periodo. Questo tasso è talvolta calcolato dividendo l’incremento corrispondente al periodo considerato, per l’ammontare (101-7) della popolazione all’inizio del periodo. Talvolta invece l’espressione tasso d’incremento è da considerarsi come un’abbreviazione del tasso medio annuo d'incremento 2. Il modo di calcolo di questo tasso dipende dalla maniera in cui esso è immaginato, in quanto tasso medio. Si può, ad esempio, dividere l’incremento totale registrato durante il periodo di tempo considerato, e dividere il risultato per la popolazione media (401-5) durante il periodo d’analisi. Si può anche considerare come tasso medio annuo (137-3) il valore del tasso annuo costante corrispondente all’incremento totale osservato. Quest’ultimo procedimento si riferisce, per analogia, al caso di una popolazione a crescita esponenziale 3 o popolazione esponenziale 4, cioè una popolazione di cui l’ammontare varia come una funzione esponenziale del tempo. Si parla di incremento geometrico 3 quando il tempo è trattato come una variabile discreta. Il tasso d'incremento composto continuamente 5 è il limite, per At che tende a zero, del rapporto ottenuto dividendo per At il tasso d’incremento durante il periodo At. Il tasso d'incremento naturale 6 è definito come il rapporto tra l’eccedente annuo delle nascite sulle morti (cfr. 701-8) e la popolazione media durante il periodo d’osservazione; è quindi uguale alla differenza (algebrica) del tasso di natalità (632-1) sul tasso di mortalità (401-2). L’indice vitale 7, rapporto fra nati vivi e decessi di un dato periodo, è una misura che viene sempre meno impiegata.

  • 4. Si parla anche di popolazione malthusiana, con espressione alquanto ambigua, e pertanto da evitarsi, in quanto la qualificazione può indicare sia un aspetto matematico (qui preso in considerazione) come uno sociologico (cfr. 623-2 e 906).


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