E' in corso una procedura di uniformazione delle seconde edizioni

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

Indice di variabilità

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)
Versione del 8 nov 2009 alle 03:53 di NBBot (Discussione | contributi) (Bernardo Colombo, ed. 1959)
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Indice di variabilità  
definizione dalla prima edizione (1959)


Si studia sotto il nome di dispersione 1 o variabilità 1 di un insieme di osservazioni, il modo in cui queste differiscono le une dalle altre. Una delle nozioni fondamentali in materia è quella di scarto 2, o scostamento 2, che designa la differenza tra due valori. Lo scarto può essere misurato fra valori osservati presi a due a due o fra ciascuno di questi ed un altro valore: la loro media (140-1 ), per esempio. Faremo qui menzione solo dei più comuni indici di variabilità 3, o indici di dispersione 3 (cf. 132-4). Si chiama campo di variazione 4 la differenza fra il massimo e il minimo valore osservato. La differenza interquartile 5, che è data dalla differenza tra il 3° e il 1° quartile (142-2), abbraccia una metà delle osservazioni. Si considera talvolta la semi-differenza interquartile 6. Lo scarto semplice medio 7, o scostamento semplice medio dalla media aritmetica 7 è dato dalla media aritmetica (140-2) dei valori assoluti degli scarti fra valori osservati e la loro media aritmetica. La varianza 8 è la media aritmetica dei quadrati degli scarti fra i valori osservati e la loro media aritmetica. Lo scostamento quadratico medio 9, o scarto quadratico medio 9, è la radice quadrata della varianza.
Segue...