E' in corso una procedura di uniformazione delle seconde edizioni

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

Fecondità

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)
Versione del 5 feb 2010 alle 06:34 di NBBot (Discussione | contributi) (Università La Sapienza di Roma Elena Ambrosetti i Cristina Giudici)
Fecondità  
definizione da seconda edizione (2008)


Lo studio della fecondità 1, o della fertilità 1, come altri preferiscono (cfr. 621), tratta del fenomeno della procreazione 2 sotto i suoi vari aspetti, all’interno di popolazioni o sottopopolazioni (101-6). La voce natalità 1 è usata con riferimento alla frequenza delle nascite 3 in una data popolazione complessiva, escludendo quindi le sottopopolazioni (cfr. § 632-), e si parla più precisamente di fecondità, o di fertilità, a proposito della frequenza delle nascite in seno a gruppi in età feconda (cfr. § 633-). La nascita è definita risultante da un parto (603-4), ad ogni parto plurimo (606-2) corrispondono più nascite. Dopo che il bambino è venuto alla luce, si distingue tra nascite viventi 4, o nascita di un nato vivo 5, e nascita di un nato morto (cfr. 411-5*) attraverso criteri per verificare la vitalità come la respirazione, la mobilità, il battito del cuore del bambino. Se si prendono in considerazione i soli nati vivi si parla di natalità effettiva 6 o di fecondità effettiva 6, se ci si riferisce alle nascite totali, ivi comprese quelle dei nati morti, si parla invece di natalità totale 7 o di fecondità totale 7; tuttavia si usa molto spesso il termine natalità 6 senza altre specificazioni nel senso di natalità effettiva. L’espressione fecondità differenziale 8 si usa per indicare le differenze nella fecondità tra sottopopolazioni.

  • 1. A proposito del significato della parola fecondità in demografia, vedere anche § 623. I demografi dei Paesi di lingua neolatina usano di solito il termine fecondità per indicare la manifestazione concreta della capacità a procreare. Con fertilità si indica invece la capacità o attitudine a generare. La parola natalità è utilizzata talvolta come sinonimo di tasso di natalità (secondo la 632-1).
  • 2. procreazione, s.f. — procreare, v.t. — attività procreatrice o attività pro-creativa: il procreare.
  • 3. nascita, s.f. — nascere, v.i. — nato, pp., agg. e s.m.
    In Italia, alla registrazione di una nascita nell’apposito registro di nascita (211-3), viene compilata a scopo statistico anche una scheda di nascita. Vi sono schede per maschio e schede per femmina, ed in ciascuna di esse una parte è riservata per i casi di natimortalità (410-6). La denuncia della nascita va fatta entro dieci giorni dall’evento. Fonte di inaccuratezza nei dati sulle nascite, in alcune regioni, è il malvezzo di alcuni di dichiarare come avvenuto giorni più tardi del reale l’evento: queste denunce ritardate delle nascite alterano soprattutto i dati di fine dicembre e dei primi giorni del gennaio successivo.
  • 4. Quando si distingue fra nati vivi e nati morti, in una classificazione, si dice che questa è fatta secondo la vitalità (s.f.) dei nati.
  • 5. Secondo la legge italiana, si considera nato vivo un nato che abbia almeno respirato.
  • 6. Qualche autore usa il termine prolificità (s.f. — prolifico, agg.) per il caso in cui ci si riferisca ai soli nati vivi, e parla di produttività (s.f. — produttivo, agg.), quando si prendono anche in considerazione nati morti ed aborti (603-5), da un uomo, o da una donna, o da una coppia (503-4). Ma non si tratta di un uso uniformemente seguito. In particolare, il vocabolo prolificità viene impiegato con varietà di significati da autori diversi (ad esempio, nel senso di 632-2, o per indicare qualsiasi forma di misura della fecondità — cfr. 621).
    L’Espressione natalità residua viene usata per indicare la frequenza dei sopravviventi (431-4) dopo un anno dalla nascita.
  • 7. Si usa parlare di nascite totali, o di nati in totale, quando si intendono inclusi i casi di natimortalità. Se questi sono esclusi, allora si deve di norma specificare che ci si riferisce ai soli nati vivi: parlare solo di nati darebbe luogo ad incertezze nell’interpretazione.
    Non si confonda natalità totale con fecondità generale, o fertilità generale (cfr. 631-6). }}


Segue...