E' in corso una procedura di uniformazione delle seconde edizioni

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

Aborto

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)
Versione del 26 feb 2010 alle 02:12 di NBBot (Discussione | contributi) (Università La Sapienza di Roma Elena Ambrosetti i Cristina Giudici)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Aborto  
definizione da seconda edizione (2008)


Viene spesso proposta una distinzione concettualmente discutibile fra feti vitali 1 e feti non vitali 2, intendendosi la non vitalità come una aprioristica presunzione di inadattabilità alla vita extrauterina: distinzione che si riduce normalmente alla determinazione di una convenzionale durata della gestazione 3, o durata della gravidanza 3 (cfr. 601-3) — tra i 5 ed i 7 mesi —, al di sotto della quale si presume che detta inadattabilità debba sussistere. L’espulsione o l’estrazione del prodotto del concepimento (602-6) ad una durata superiore prende il nome di parto 4, e ad una durata non superiore prende il nome di aborto 5, o interruzione della gravidanza 5. Dicesi puerperio 6 il periodo successivo al parto, di una durata di circa sei settimane, durante il quale l’utero riprende le sue dimensioni normali e la probabilità di concepire (602-1*) è relativamente bassa.

  • 3. La durata della gravidanza viene in pratica calcolata a partire dall’inizio dell’ultima mestruazione (620-3), si parla in questo caso di durata convenzionale della gravidanza, in contrapposizione alla durata vera della gravidanza, calcolata a partire dal concepimento.
    Quando la gravidanza termina con un aborto, spontaneo o provocato, o un nato morto, essa viene chiamata gravidanza improduttiva.
  • 4. parto, s.m. — partorire, v.t. — partoriente, agg., s.f.: donna che sta per partorire.
    La voce parto significa in senso stretto l’espulsione (o l’estrazione) propriamente detta del prodotto del concepimento, ed in senso lato l’insieme di circostanze associate alla medesima, inclusi quindi il travaglio, o travaglio di parto, che la precede, ed il secondamento, che la segue, con l’espulsione (od estrazione) della placenta.
  • 5. aborto, s.m. — abortire, v.i. — abortivo, agg.
    Bisogna notare che nel linguaggio corrente, la parola aborto assume spesso il significato aborto provocato (604-2), in contrapposizione a aborto spontaneo (604-1).
  • 6. puerperio, s.m. — puerperale, agg. — puerpera, s.f.: donna in puerperio.


Segue...