E' in corso una procedura di uniformazione delle seconde edizioni

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

Differenze tra le versioni di "81"

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)
(Bernardo Colombo, ed. 1959)
 
(piccola correzione di forma)
 
(21 versioni intermedie di 4 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
 
 
<!--'''81'''-->
 
<!--'''81'''-->
 
{{CurrentStatus}}
 
{{CurrentStatus}}
{{Unmodified edition I}}
+
 
 
{{Summary}}
 
{{Summary}}
 
__NOTOC__
 
__NOTOC__
  
 +
== 81 ==
 +
 +
=== 812 ===
 +
 +
Si chiamano {{TextTerm|statistiche migratorie|1|812|IndexEntry=statistica migratoria|OtherIndexEntry=migratoria, statistica-}}, o {{TextTerm|statistiche delle migrazioni|1|812|IndexEntry=statistica delle migrazioni|OtherIndexEntry=migrazioni, statistica delle-}}, le statistiche che si effettuano per misurare i {{TextTerm|movimenti migratori|2|812|IndexEntry=movimento migratorio|OtherIndexEntry=migratorio, movimento-}} relativi alla popolazione di un certo territorio. Le statistiche migratorie più esaurienti si ottengono a partire dalle {{NonRefTerm|anagrafi}} ({{RefNumber|21|3|1}}), nei casi in cui si registrano correttamente le dichiarazioni di {{NonRefTerm|cambio di residenza}} ({{RefNumber|21|3|5}}). In tal modo si possono individuare allo stesso tempo le {{NonRefTerm|migrazioni interne}} ({{RefNumber|80|3|1}}) al Paese e le {{NonRefTerm|migrazioni internazionali}} ({{RefNumber|80|3|2}}); tuttavia la rilevazione delle prime avviene in maniera più precisa di quella delle seconde. Nei numerosi Paesi privi di anagrafe, un certo numero di {{NonRefTerm|schede}} ({{RefNumber|21|3|3}}*), spesso non esaurienti, servono a dei fini più specifici. Citiamo le {{TextTerm|schede elettorali|3|812|IndexEntry=scheda elettorale|OtherIndexEntry=elettorale, scheda-}}, le {{TextTerm|schede della previdenza sociale|4|812|IndexEntry=scheda della previdenza sociale}}, le {{TextTerm|schede dei contribuenti|5|812|IndexEntry=scheda dei contribuenti|OtherIndexEntry=contribuenti, scheda dei-}}, le {{TextTerm|schede degli alloggi|6|812|IndexEntry=scheda degli alloggi|OtherIndexEntry=alloggi, scheda degli-}} che possono, nel caso, fornire le statistiche migratorie interne al Paese. Per le migrazioni internazionali, lo spoglio delle {{TextTerm|liste dei passeggeri|7|812|IndexEntry=lista dei passeggeri|OtherIndexEntry=passeggeri, lista dei-}} delle navi e degli aerei dà informazioni sugli {{NonRefTerm|spostamenti}} ({{RefNumber|80|1|2}}) che si fanno per via marittima o aerea. L’osservazione degli spostamenti che si effettuano per via terrestre è molto più delicata, soprattutto nelle regioni in cui esistono molti frontalieri ({{RefNumber|80|3|2}}*). In tutti i modi, è opportuno prendere speciali precauzioni per distinguere le {{NonRefTerm|migrazioni}} ({{RefNumber|80|1|3}}) dagli spostamenti di semplici {{TextTerm|viaggiatori|8|812|IndexEntry=viaggiatore}}, e per classificare i {{NonRefTerm|transiti}} ({{RefNumber|80|1|11}}) a parte, per poter escluderli dalla migrazione. Se necessario il numero di {{TextTerm|visti d’ingresso|9|812|IndexEntry=visto d’ingresso|OtherIndexEntry=ingresso, visto di-}}, di {{TextTerm|permessi di soggiorno|10|812|IndexEntry=permesso di soggiorno|OtherIndexEntry=soggiorno, permesso di-}} o di {{TextTerm|autorizzazioni di lavoro|11|812|IndexEntry=autorizzazione di lavoro|OtherIndexEntry=lavoro, autorizzazione di-}} rilasciati agli {{NonRefTerm|stranieri}} ({{RefNumber|33|0|2}}) forniscono indicazioni sulle loro migrazioni.
 +
{{Note|9| I {{NoteTerm|visti di uscita}} che i cittadini di alcuni Stati devono ottenere per poter recarsi all’estero possono essere una fonte d’informazione sulle migrazioni di questi cittadini.}}
  
=== 810 ===
+
=== 813 ===
  
Le {{TextTerm|migrazioni volontarie|1}} o {{TextTerm|migrazioni spontanee|2}}, avvengono per iniziativa degli interessati, sollecitati da una varietà di moventi. Le ''correnti migratorie'' ({{RefNumber|81|0|1}}*) in una data direzione sono normalmente accompagnate da un flusso ridotto in senso opposto costituito da {{TextTerm|rimpatri|2}} di persone che tornano al loro ''luogo di origine'' ({{RefNumber|80|1|3}}). Talora si fa luogo a {{TextTerm|rimpatri coatti|3}}, o a {{TextTerm|rimpatri organizzati|3}}, quando il rientro avviene con l'intervento del pubblico potere, che lo impone ed organizza, ad esempio per ''scambi di popolazione'' ({{RefNumber|81|2|7}}).
+
La conoscenza, attraverso {{NonRefTerm|censimenti}} ({{RefNumber|20|2|1}}*) o {{NonRefTerm|indagini}} ({{RefNumber|20|3|4}}), dei {{NonRefTerm|migranti}} ({{RefNumber|80|2|4}}) e delle loro caratteristiche permette di realizzare delle  {{TextTerm|statistiche sui migranti|1|813|IndexEntry=statistica sui migranti|OtherIndexEntry=migranti, statistica sui-}}, delle {{TextTerm|statistiche sugli immigrati|2|813|IndexEntry=statistica sugli immigrati}} o delle {{TextTerm|statistiche sugli emigrati|2|813|IndexEntry=statistica sugli emigrati}}, e delle {{TextTerm|statistiche sul luogo di nascita|3|813|IndexEntry=statistica sul luogo di nascita|OtherIndexEntry=luogo di nascita, statistica sul-}}, a seconda delle domande che sono state poste. Attraverso queste domande si viene a conoscenza del numero di {{NonRefTerm|emigranti}} ({{RefNumber|80|2|5}}) e {{NonRefTerm|emigrati}} ({{RefNumber|80|2|9}}) relativi al paese in cui le informazioni sono state raccolte; non si conosce quindi il numero di {{NonRefTerm|emigranti}} e di {{NonRefTerm|emigrati internazionali}} (cf. § {{RefNumber|80|3|}}); il numero di {{NonRefTerm|immigranti}} ({{RefNumber|80|2|6}}) e di {{NonRefTerm|immigrati}} ({{RefNumber|80|2|8}}) è noto indipendemente dal loro Paese di origine.
{{Note|1| Si parla di {{NoteTerm|correnti migratorie}} con riferimento a flussi spontanei di ''migranti'' ({{RefNumber|80|1|1}}*) in una precisa direzione, i quali persistono nel tempo.}}
+
{{Note|2| Può capitare che si chieda soltanto la data di arrivo nella {{NonRefTerm|residenza attuale}} ({{RefNumber|80|2|3}}) o soltanto la {{NonRefTerm|residenza precedente}} ({{RefNumber|80|2|2}}); la prima fornisce statistiche sulla {{NonRefTerm|durata di presenza}} ({{RefNumber|80|1|8}}) nella residenza attuale, la seconda fornisce statistiche sulla residenza precedente.}}
{{Note|2| {{NoteTerm|rimpatrio}} s.m. — {{NoteTerm|rimpatriare}}, v.i. — e v.t.: far rientrare coattivamente in Patria una persona — {{NoteTerm|rimpatriato}}, agg. e s.m.: chi è ''rimpatriato,'' o è stato fatto rimpatriare.}}<br />Il movimento opposto, di distacco dal ''luogo d'origine'' ({{RefNumber|80|1|3}}) dei ''cittadini'' ({{RefNumber|33|0|1}}) di un dato ''Stato'' ({{RefNumber|30|5|3}}) prende nome di {{NoteTerm|espatrio}} (s.m. — {{NoteTerm|espatriare}}, v.i. — {{NoteTerm|espatriato}}, agg. e s.m.: chi è espatriato).
 
  
=== 811 ===
+
=== 814 ===
  
Un carattere comune alle migrazioni moderne è che si tratta di {{TextTerm|migrazioni individuali|1}}'','' le quali avvengono, cioè, per iniziativa isolata delle singole persone. In passato, invece, i ''movimenti migratori'' ({{RefNumber|80|1|1}}) avevano piuttosto carattere di {{TextTerm|migrazioni collettive|2}}, per gruppi più o meno organizzati di individui. Migrazioni di questo tipo, che interessino grossi nuclei di persone, sono definibili come {{TextTerm|migrazioni di massa|3}}. Gli {{TextTerm|esodi|4}} sono particolari spostamenti di masse di persone che avvengono in breve spazio di tempo, a causa di avvenimenti o circostanze eccezionali, le quali rappresentano una calamità pei gruppi che li subiscono.
+
Quando non si può stimare la migrazione in maniera diretta si procede al calcolo della {{NonRefTerm|migrazione netta}} ({{RefNumber|80|5|2}}). Essa si ottiene come {{TextTerm|residuo|1}}: il cambiamento della popolazione fra due date è confrontato con quello dovuto all’{{NonRefTerm|incremento naturale}} ({{RefNumber|70|1|7}}); la differenza è data dalla migrazione. Ad esempio, il {{TextTerm|metodo del movimento naturale|2|814|OtherIndexEntry=movimento naturale, metodo del-}}, consiste nel calcolare la differenza tra l’{{NonRefTerm|incremento totale della popolazione}} (cfr. {{RefNumber|70|1|1}}) tra due {{NonRefTerm|censimenti}} ({{RefNumber|20|2|1}}*) e l’{{NonRefTerm|incremento naturale}} ({{RefNumber|70|1|7}}), nel periodo intercensuario. Se non si conosce il numero di {{NonRefTerm|decessi}} ({{RefNumber|40|1|3}}) della zona considerata, essi si possono stimare grazie ai {{NonRefTerm|coefficienti di sopravvivenza}} ({{RefNumber|43|1|7}}*) desunti dalle {{NonRefTerm|tavole di mortalità}} ({{RefNumber|43|2|1}}) o dai censimenti. Il {{TextTerm|metodo dei coefficienti di sopravvivenza|3|814|OtherIndexEntry=coefficienti di sopravvivenza, metodo dei-}} consente quindi, comparando la popolazione stimata con la popolazione effettiva, di stimare la migrazione netta della zona. La migrazione netta può essere anche stimata servendosi delle {{TextTerm|statistiche sul luogo di nascita|4|814|IndexEntry=statistica sul luogo di nascita|OtherIndexEntry=luogo di nascita, statistica sul-}} ({{RefNumber|81|3|3}}) e ad informazioni sull’età e sull’attuale domicilio.
{{Note|1| Sono individuabili anche {{NoteTerm|migrazioni familiari}}, spostamenti di popolazion i quali avvengono per intere famiglie.}}<br />L'espressione {{NoteTerm|migrazioni assistite}} è impiegata per indicare movimenti migratori i quali avvengano in base ad accordi stipulati fra i Paesi interessati e che contemplino forme di aiuto di vario genere ai ''migranti'' ({{RefNumber|80|1|1}}*). Qualche volta la stessa espressione viene riferita a migrazioni patrocinate da organizzazioni internazionali.
+
{{Note|2| Questo calcolo presuppone che le differenze tra le {{NonRefTerm|omissioni}} ({{RefNumber|23|0|3}}) e i {{NonRefTerm|conteggi ripetuti}} ({{RefNumber|23|0|5}}) calcolate per i due censimenti siano uguali.}}
{{Note|3| Una {{NoteTerm|invasione}} (s.f. — {{NoteTerm|invadere}}, v.t.) è una sorta di ''immigrazione'' ({{RefNumber|80|2|3}}) massiccia ed improvvisa fatta contro la volontà degli abitanti del ''territorio'' ({{RefNumber|30|1|2}}) invaso.}}<br />{{NoteTerm|infiltrazione}} (s.f. — {{NoteTerm|infiltrarsi}}, v.r.) può definirsi una immigrazione che si prolunga nel tempo, interessando volta a volta scarsi contingenti di persone, tanto da poter rimanere anche a lungo poco avvertita nel territorio che la riceve.
+
 
{{Note|4| La {{NoteTerm|diaspora}} è una dispersione di popoli, costretti ad abbandonare le loro sedi d'origine, la quale si verifica in varie direzioni.}}
+
=== 815 ===
 +
 
 +
La denominazione generica {{TextTerm|tasso migratorio|1|815|OtherIndexEntry=migratorio, tasso-}} include tutti i tassi volti a misurare la frequenza delle {{NonRefTerm|migrazioni}} ({{RefNumber|80|1|3}}) in una popolazione. In assenza di indicazioni contrarie, con l’espressione tasso migratorio deve interdersi il {{TextTerm|tasso migratorio annuo|2}}. Questo tasso si ottiene dal rapporto tra le migrazioni annue registrate in media durante un certo periodo, e la {{NonRefTerm|popolazione media}} ({{RefNumber|40|1|5}}) nel corso del periodo. Allo stesso modo si calcola il {{TextTerm|tasso annuo di migrazione netta|3}} e il {{TextTerm|tasso annuo di migrazione totale|4}}: esso è il rapporto tra le {{NonRefTerm|migrazioni nette}} ({{RefNumber|80|5|2}}) o le {{NonRefTerm|migrazioni totali}} ({{RefNumber|80|5|8}}) e la popolazione media. L’{{TextTerm|indice di compensazione|5|815|OtherIndexEntry=compensazione, indice di-}}, compreso tra zero e uno, è il rapporto tra il valore assoluto della migrazione netta di una zona e la relativa migrazione totale: se è pari ad uno, la migrazione della zona è a senso unico, se è pari a zero, le entrate compensano esattamente le uscite.  
 +
{{Note|2| Questo tasso può essere calcolato utilizzando in alternativa al denominatore: la {{NonRefTerm|popolazione}} ({{RefNumber|10|1|7}}) all’inizio o alla fine del periodo, il numero medio di anni vissuti dalla popolazione della zona.}}
 +
 
 +
=== 816 ===
  
=== 812 ===
 
  
I limiti fra le {{TextTerm|migrazioni coatte|1}}<sup> </sup> o {{TextTerm|migrazioni forzate|1}}, e quelle ''volontarie'' ({{RefNumber|81|0|1}}) non sono sempre netti: fra le prime, comunque, vanno certamente incluse quelle in cui le persone che lo fanno sono costrette a muoversi per imposizione dei pubblici poteri. Un esempio ne è dato dalle {{TextTerm|espulsioni|2}}, di individui o gruppi, cui viene ordinato di abbandonare il ''Paese'' ({{RefNumber|30|5|1}}) senza che venga necessariamente loro assegnato un ''luogo di destinazione'' ({{RefNumber|80|1|4}}) definito. Si usa parlare di {{TextTerm|evacuazione|3}} per designare un trasferimento coatto, in genere di una intera popolazione (cfr. {{RefNumber|81|2|6}}), o di una porzione elevata della medesima, dal territorio da essa tradizionalmente abitato: spostamento il quale spesso viene attuato al fine di salvaguardare tale gente da incombenti calamità (naturali, belliche, ecc.). {{TextTerm|Profughi|4}} è termine generico e si riferisce ad individui che si sono trasferiti in genere di propria iniziativa, per quanto spesso costretti praticamente a muoversi in forza di circostanze di fatto o per intervento di pubblici poteri, ma senza perdere una certa possibilità di scelta circa il loro luogo di destinazione. {{TextTerm|Rifugiato|4}} è piuttosto da considerarsi un termine specifico riferentesi ad un ''profugo'' qualificato in base a determinate convenzioni internazionali, avendo abbandonato il suo Paese per ragioni politiche {{NoteTerm|e}} godendo della protezione cui si sono obbligati i membri delle Nazioni Unite. Non è stata coniata ancora una espressione italiana che renda esattamente il concetto di ''displaced persons'' <sup>5</sup>, che del resto ha subito una evoluzione nel corso degli anni recenti. Spesso, l'espressione viene riferita a persone che sono state incluse in {{TextTerm|trasferimenti coatti di popolazione|6}}, quali talvolta avvengono in esecuzione di accordi di {{TextTerm|scambi di popolazione|7}} fra Stati diversi, per rettificazione di frontiere, o per altre circostanze.
+
Se si lavora sul numero dei {{NonRefTerm|migranti}} ({{RefNumber|80|2|4}}) durante un periodo, si calcola la {{TextTerm|proporzione di migranti|1|816|OtherIndexEntry=migranti, proporzione di-}}, che è data dal rapporto tra questo numero e le popolazioni di cui essi fanno parte, come {{NonRefTerm|emigranti}} ({{RefNumber|80|2|5}}) o come {{NonRefTerm|immigranti}} ({{RefNumber|80|2|6}}). La {{TextTerm|proporzione di emigranti|2}} di una zona si ottiene dividendo il numero di emigranti che ne provengono per la popolazione che vi risiedeva all’inizio del periodo e che sopravvive alla fine del periodo. Quest’indice può essere usato nelle {{NonRefTerm|previsioni demografiche}} ({{RefNumber|72|0|2}}) con {{NonRefTerm|migrazioni}} ({{RefNumber|80|1|3}}). In maniera speculare, la {{TextTerm|proporzione d’immigranti|3}} si calcola dividendo il numero di immigranti verso una zona per la popolazione di quest’ultima alla fine del periodo. In questo caso, il denominatore non corrisponde alla popolazione sottoposta al rischio di migrazione, e ciò rende poco interessante quest’indice. Allo stesso modo, utilizzando i dati sugli {{NonRefTerm|immigrati}} ({{RefNumber|80|2|8}}) e sulla loro provenienza, si può calcolare la {{TextTerm|proporzione d’immigrati|4}} in una zona, dividendo il loro numero per quello dei {{NonRefTerm|censiti}} ({{RefNumber|20|4|1}}) di questa zona. La {{TextTerm|proporzione di emigrati|5}} di una zona si ottiene dividendo il loro numero per quello dei censiti che provengono da questa zona o che non l’hanno mai lasciata. Quando si conoscono alcune caratteristiche dei migranti, come l’{{NonRefTerm|età}} ({{RefNumber|32|2|1}}), la {{NonRefTerm|professione}} ({{RefNumber|35|2|2}}), il {{NonRefTerm|grado d’istruzione}} ({{RefNumber|34|2|1}}), si distinguono i migranti che hanno una certa caratteristica dall’insieme dei migranti grazie ad {{TextTerm|indici differenziali|6|816|IndexEntry=indice differenziale|OtherIndexEntry=differenziale, indice-}}. Per definirli, si divide in primo luogo la proporzione di migranti nella popolazione che hanno la caratteristica analizzata per la proporzione di migranti nell’insieme della popolazione; in seguito si sottrae all’unità l’indice così ottenuto. Se la popolazione studiata ha lo stesso comportamento migratorio dell’insieme, il suo indice differenziale è pari a zero. Se si lavora sulla popolazione del {{NonRefTerm|luogo di origine}} ({{RefNumber|80|1|4}}) e gli emigranti di questo luogo o sulla popolazione del {{NonRefTerm|luogo di destinazione}} ({{RefNumber|80|1|5}}) e gli immigranti verso questo luogo, si parla di {{TextTerm|migrazione selettiva|7|816|OtherIndexEntry=selettiva, migrazione-}} o di {{TextTerm|migrazione differenziale|8|816|OtherIndexEntry=differenziale, migrazione-}} .
{{Note|1| Tra le forme di ''migrazione coatta'' va ricordata la {{NoteTerm|tratta degli schiavi}}.}}
+
{{Note|3| La popolazione sottoposta al rischio d’{{NonRefTerm|immigrazione}} ({{RefNumber|80|3|4}}) verso la zona è la popolazione del resto del mondo, o del resto del paese per le {{NonRefTerm|migrazioni interne}} ({{RefNumber|80|3|1}}): l’utilizzo di un tale denominatore è senza interesse.}}
{{Note|2| {{NoteTerm|espulsione}}, s.f. — {{NoteTerm|espellere}}, v.t. — {{NoteTerm|espulso}}, agg. e s.m.}}<br />Le ''espulsioni'' costituiscono esempio di migrazioni forzate internazionali, al pari degli ''scambi di popolazione.'' Si è sul piano di migrazioni forzate nazionali, o interne (cfr. {{RefNumber|81|2|4}}*), nel caso di una {{NoteTerm|deportazione}} (s.f. — {{NoteTerm|deportare}}, v.t. — {{NoteTerm|deportato}}, agg. e s.m.), termine usato per designare il trasferimento di un individuo, imposto ed attuato dall'autorità pubblica, dal suo luogo di residenza ad altro luogo del Paese, quando il prolungamento del suo soggiorno nel primo venga, alla stessa autorità e per qualsiasi motivo —- in genere politico o di ordine pubblico — giudicato indesiderabile.
+
{{Note|4| e 5. Questi indici hanno il difetto di non considerare un periodo definito, a differenza degli indici 2 e 3. Si elimina questo inconveniente conservando soltanto gli immigrati arrivati da poco (per esempio un anno) nel luogo del censimento.}}
{{Note|3| {{NoteTerm|evacuazione}}, s.f. — {{NoteTerm|evacuare}}, v.t. — {{NoteTerm|evacuato}}, agg. e s.m.: persona che ha dovuto lasciare il territorio evacuato.}}
+
{{Note|6| Si calcolano anche degli indici differenziali rispetto ai {{NonRefTerm|sedentari}} ({{RefNumber|81|7|3}}); essi sono poco soddisfacenti, poiché molto sensibili alla ripartizione geografica usata per definire i migranti.}}
{{Note|4| Si distingue fra {{NoteTerm|profughi internazionali}}, profughi — cioè — che hanno una ''cittadinanza'' diversa da quella dello Stato in cui si rifugiano, o sono ''apolidi'' ({{RefNumber|33|0|3}}), e {{NoteTerm|profughi nazionali}}, gli altri. Una particolare categoria di ''profughi internazionali'' è quella dei {{NoteTerm|profughi convenzionati}}, cioè di quelli che sono protetti da particolari convenzioni internazionali. Si noti, comunque, che in questa materia la terminologia tecnica lascia alquanto a desiderare e viene usata con larga approssimazione.}}<br />Un termine coniato di recente è quello di {{NoteTerm|sfollato}} (s.m.), per designare chi ha abbandonato la ''dimora abituale'' ({{RefNumber|31|0|6}}) e si è trasferito per premunirsi contrà gli attacchi aerei.
 
{{Note|6| {{NoteTerm|trasferimento}}, s.m. — {{NoteTerm|trasferire}}, v.t. — {{NoteTerm|trasferirsi}}, v.r.}}<br />Si dice pure, nello stesso senso, {{NoteTerm|trapianto}}, (s.m. — {{NoteTerm|trapiantare}}, v.t.)
 
  
=== 813 ===
+
=== 817 ===
  
L'adattamento ''dell'immigrato'' ({{RefNumber|80|2|3}}*) al nuovo ambiente avviene normalmente per gradi. Ad una prima fase di {{TextTerm|ambientamento|1}}, o {{TextTerm|adattamento|1}}, durante la quale spariscono le principali prevenzioni contro gli usi del ''Paese'' ({{RefNumber|30|5|1}}) d'adozione, segue una di ''inserimento'' <sup>2</sup> nella vita economica e sociale del medesimo, e alla fine una completa {{TextTerm|assimilazione|3}}, quando cada ogni residua differenza fra immigrato e ''nativi'' ({{RefNumber|33|2|1}}).
 
{{Note|1| {{NoteTerm|ambientamento}}, s.m. — {{NoteTerm|ambientarsi}}, v.r. {{NoteTerm|adattamento}}, s.m. — {{NoteTerm|adattarsi}}, v.r.}}
 
{{Note|3| {{NoteTerm|assimilazione}}, s.f. — {{NoteTerm|assimilarsi}}, v.r.: in senso figurato, rendersi simile ad altri — {{NoteTerm|assimilabile}}, agg.: suscettibile di assimilazione — {{NoteTerm|inassimilabile}}, agg.: ribelle all'assimilazione.}}<br />È usato anche, raramente, il vocabolo {{NoteTerm|acculturazione}} (s.f.).
 
  
=== 814 ===
+
Se si seguono le migrazione successive di un individuo servendosi dei {{NonRefTerm|registri di popolazione}} ({{RefNumber|21|3|1}}) o d’{{NonRefTerm|indagini retrospettive}} ({{RefNumber|20|3|8}}), si può realizzare un’{{TextTerm|analisi longitudinale delle migrazioni|1|817|OtherIndexEntry=migrazioni, analisi longitudinale delle-}}. Si calcolano in primo luogo i {{TextTerm|quozienti di prima migrazione|2|817|IndexEntry=quoziente di prima migrazione|OtherIndexEntry=prima migrazione, quoziente di-}}, definiti come la {{TextTerm|parte dei sedentari|3}} che raggiungono l’età x, destinati a fare una prima migrazione prima di aver raggiunto l’età x+1, non considerando la {{NonRefTerm|mortalità}} ({{RefNumber|40|1|1}}). A partire da questi quozienti, si può calcolare la proporzione di persone sedentarie ad ogni età, che costituisce una {{TextTerm|tavola di sedentarietà|4|817|OtherIndexEntry=sedentarietà, tavola di-}}. Associando una {{NonRefTerm|tavola di sopravvivenza}} ({{RefNumber|43|2|3}}) con una tavola di sedentarietà, si ottiene una {{TextTerm|tavola di sopravvivenza dei sedentari|5}}, a {{NonRefTerm|doppia estinzione}} (cfr. {{RefNumber|15|3|4}}). Allo stesso modo, si definiscono i {{TextTerm|quozienti di migrazione per ordine|6|817|IndexEntry=quoziente di migrazione per ordine}} e si calcolano le proporzioni di persone che hanno fatto una migrazione di un certo ordine, che non hanno migrato di nuovo durante quel periodo. Infine si definiscono i {{TextTerm|tassi migratori di tutti gli ordini|7|817|IndexEntry=tasso migratori di tutti gli ordini}} come il rapporto tra il numero annuo di migrazioni e la {{NonRefTerm|popolazione media}} ({{RefNumber|13|5|6}}) della {{NonRefTerm|coorte}} ({{RefNumber|11|6|2}}) nel corso dell’anno. La somma dei tassi migratori di tutti gli ordini fino ad una certa data fornisce il {{TextTerm|numero medio di migrazioni|8}} fatte dalla coorte fino a questa data, in assenza di mortalità. Associando una tavola di sopravvivenza alla {{TextTerm|tavola di migrazione di tutti gli ordini|9}}, si calcola il numero medio di migrazioni rimanenti al di là di una certa età, tenuto conto della mortalità.
  
Quando un gruppo di ''immigrati'' ({{RefNumber|80|2|3}}*) originari di uno stesso luogo, giunti nel ''luogo di destinazione'' ({{RefNumber|80|1|4}}), vi si mantengono uniti, conservando l'essenziale dei loro usi e costumi, si dice che essi costituiscono una {{TextTerm|colonia|1}}. Il sorgere di ''colonie'' siffatte in territori già abitati dà origine a problemi di {{TextTerm|coesistenza|2}} fra i vecchi ed i nuovi abitanti. Questi possono risolversi in una {{TextTerm|fusione|3}} delle diverse popolazioni, per la scomparsa di ogni sensibile differenza tra le medesime, o nell'{{TextTerm|integrazione|4}} di una popolazione nell'altra. Vi è invece {{TextTerm|segregazione|5}}, o {{TextTerm|isolamento|5}}, allorchè più popolazioni, che vivono l'una accanto all'altra sul medesimo territorio, rimangono separate da barriere sociali o legali.
+
=== 818 ===
{{Note|1| {{NoteTerm|colonia}}, s.f. — {{NoteTerm|colonizzare}}, v.t.: formare una colonia — {{NoteTerm|colonizzazione}},}}<br />s.f.: il colonizzare — {{NoteTerm|colono}}, s.m.: membro di una colonia. <br />Per {{NoteTerm|colonizzazione interna}} s'intende la formazione di colonie, entro i confini di uno Stato, da parte di gruppi di cittadini del medesimo che si spostano.
 
{{Note|2| {{NoteTerm|coesistenza}}, s.f. — {{NoteTerm|coesistere}}, v.i.}}
 
{{Note|5| Nei casi estremi, il conflitto fra popolazioni diverse può portare allo {{NoteTerm|sterminio (genocidio)}} di una popolazione da parte di un'altra. {{NoteTerm|sterminio}}, s.m. — {{NoteTerm|sterminare}}, v.t.}}
 
  
=== 815 ===
+
Una misura usata di frequente nello studio dei {{NonRefTerm|migranti}} ({{RefNumber|80|2|4}}) tra due zone durante un certo periodo, è l’{{TextTerm|indice d’intensità migratoria|1|818|OtherIndexEntry=intensità migratoria, indice di-}}; esso si ottiene dividendo il numero di migranti dalla zona A verso la zona B, per il prodotto del numero di abitanti di B alla fine del periodo e il numero di abitanti di A all’inizio del periodo che sono ancora in vita alla fine del periodo. Dividendo quest’indice per il rapporto tra il numero totale di migranti e il quadrato della popolazione del Paese, si ottiene l’{{TextTerm|indice d’intensità relativa|2|818|OtherIndexEntry=intensità relativa, indice di-}} o {{TextTerm|indice di preferenza|2|818|OtherIndexEntry=preferenza, indice di-}}. Se al denominatore si considera soltanto la {{NonRefTerm|corrente netta}} ({{RefNumber|80|5|9}}), si ottiene un {{TextTerm|indice d’intensità netta|3|818|OtherIndexEntry=intensità netta, indice di-}}. L’{{TextTerm|indice di equilibrio delle correnti migratorie|4}} si ottiene dividendo il valore assoluto della corrente netta per la {{NonRefTerm|corrente totale}} ({{RefNumber|80|5|10}}).
 +
{{Note|1| Questo indice può essere interpretato come la probabilità che due individui viventi alla fine del periodo e selezionati casualmente, uno residente nella zona A all’inizio del periodo e l’altro tra coloro residenti in B alla fine del periodo, siano identici. A seconda dei dati disponibili il denominatore può cambiare.}}
  
La {{TextTerm|politica migratoria|1}} degli Stati costituisce un aspetto della loro ''politica demografica'' ({{RefNumber|10|4|2}}). Le '''leggi sull'immigrazione''' <sup>2</sup> ({{RefNumber|80|2|3}}) sono spesso di natura restrittiva, e volentieri mirano ad attuare, in varie forme, un'{{TextTerm|immigrazione selezionata|3}}, la quale preveda — cioè — una accettazione limitata a solo quei candidati che siano dotati di alcune, o privi di altre, caratteristiche determinate. In alcuni Paesi viene adottato il {{TextTerm|contingentamento per quote|4}}, col quale si fìssa la frazione di ''immigranti,'' sul totale prefissato per un dato periodo, che possono appartenere ad una specifica categoria. In particolare, il sistema viene seguito per proporzionare i nuovi flussi di immigranti delle varie provenienze alla composizione degli abitanti del luogo, ad una certa data, secondo la loro '''nazionalità d'origine''' <sup>5</sup>. I provvedimenti intesi ad ottenere una {{TextTerm|ridistribuzione della popolazione|6}} di un dato Paese, mediante le ''migrazioni interne'' ({{RefNumber|80|2|5}}), costituiscono pure un mezzo per attuare politiche demografiche particolari.
+
=== 819 ===
{{Note|3| {{NoteTerm|selezionato}}, agg. — {{NoteTerm|selezione}}, s.f. — {{NoteTerm|selezionare}}, v.t.}}<br />La {{NoteTerm|selezione degli immigranti}} attua una vera e propria scelta discriminatoria fra i candidati all'immigrazione.
 
  
 +
Esistono due categorie di {{TextTerm|modelli di migrazioni|1|819|IndexEntry=modello di migrazioni|OtherIndexEntry=migrazioni, modello di-}} o {{TextTerm|modelli migratori|1|819|IndexEntry=modello migratorio|OtherIndexEntry=migratorio, modello-}}. La prima mette in relazione le {{NonRefTerm|correnti}} (cfr. § {{RefNumber|80|3|}}) tra due zone con variabili sociali, economiche o demografiche. Queste sono spesso classificate come {{TextTerm|fattori di spinta|2|819|IndexEntry=fattore di spinta|OtherIndexEntry=spinta, fattori di-}}, o {{TextTerm|push factors|2|819|IndexEntry=push factor}} quando implicano la {{TextTerm|repulsione|2}} dalla {{NonRefTerm|zona di origine}} (cfr. {{RefNumber|80|1|4}}; {{TextTerm|fattori di attrazione|3|819|IndexEntry=fattore di attrazione}}, o {{TextTerm|pull factors|3|819|IndexEntry=pull factor}}, risultanti dall’{{TextTerm|attrazione|3}} verso la {{NonRefTerm|zona di destinazione}} (cfr. {{RefNumber|80|1|5}}), e {{TextTerm|ostacoli intermedi|4|819|IndexEntry=ostacolo intermedio}} fra le due zone. I modelli più semplici sono i {{TextTerm|modelli gravitazionali|5|819|IndexEntry=modello gravitazionale|OtherIndexEntry=gravitazionale, modello-}}: in questi modelli le correnti tra le due zone sono proporzionali alle popolazioni di ciascuna di loro e inversamente proporzionali alla {{TextTerm|distanza|6}} tra loro, elevata ad un certa potenza. In altri modelli le correnti tra due zone sono considerate come proporzionali alle {{TextTerm|opportunità intermedie|7|819|IndexEntry=opportunità intermedia}} tra l’origine e la destinazione. La seconda categoria di modelli è quella dei {{NonRefTerm|modelli stocastici}} ({{RefNumber|73|0|5}}) essa non si occupa delle popolazioni ma degli individui. Tali modelli associano la probabilità di migrare di un individuo ad un certo numero di caratteristiche personali, come l’{{NonRefTerm|età}} ({{RefNumber|32|2|1}}) e le {{NonRefTerm|migrazioni precedenti}} (cfr. § {{RefNumber|81|7|}}).
 +
{{Note|5| Questi modelli si chiamano anche {{NoteTerm|modelli di tipo Pareto}}.}}
 +
{{Note|6| Questa distanza può essere misurata in maniera molto diversa: distanza a volo di uccello, numero di zone attraversate, ecc.}}
  
 
{{SummaryShort}}
 
{{SummaryShort}}
  
 
{{OtherLanguages|81}}
 
{{OtherLanguages|81}}

Versione attuale delle 16:03, 27 ago 2012


Limiti di responsabilità : Le definizioni contenute nel Dizionario sono largamente condivise tra gli studiosi di demografia e non impegnano in alcun modo la responsabilità delle Nazioni Unite.

Si rimanda alla pagina di discussione per eventuali commenti.


Introduzione a Demopædia
Istruzioni per l'uso
Prefazione
Avvertenza alla versione stampata
Indice
Capitoli : 1. Generalità (indice del primo capitolo, sezioni : 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16)
2. Elaborazione delle statistiche demografiche (indice del secondo capitolo, sezioni : 20, 21, 22, 23)
3. Stato della popolazione (indice del terzo capitolo, sezioni : 30,31, 32 | 33 | 34 | 35)
4. Mortalità e morbosità (indice del quarto capitolo, sezioni : 40, 41, 42, 43)
5. Nuzialità (indice del quinto capitolo, sezioni : 50 | 51 | 52)
6. Fecondità e fertilità (indice del sesto capitolo, sezioni : 60, 61, 62, 63)
7. Movimento generale della popolazione e riproduttività (indice del settimo capitolo, sezioni : 70, 71, 72, 73)
8. Migrazioni (indice dell'ottavo capitolo, sezioni : 80, 81)
9. Demografia e problemi economico-sociali indice del nono capitolo, sezioni : 90, 91, 92, 93)



81

812

Si chiamano statistiche migratorie 1, o statistiche delle migrazioni 1, le statistiche che si effettuano per misurare i movimenti migratori 2 relativi alla popolazione di un certo territorio. Le statistiche migratorie più esaurienti si ottengono a partire dalle anagrafi (213-1), nei casi in cui si registrano correttamente le dichiarazioni di cambio di residenza (213-5). In tal modo si possono individuare allo stesso tempo le migrazioni interne (803-1) al Paese e le migrazioni internazionali (803-2); tuttavia la rilevazione delle prime avviene in maniera più precisa di quella delle seconde. Nei numerosi Paesi privi di anagrafe, un certo numero di schede (213-3*), spesso non esaurienti, servono a dei fini più specifici. Citiamo le schede elettorali 3, le schede della previdenza sociale 4, le schede dei contribuenti 5, le schede degli alloggi 6 che possono, nel caso, fornire le statistiche migratorie interne al Paese. Per le migrazioni internazionali, lo spoglio delle liste dei passeggeri 7 delle navi e degli aerei dà informazioni sugli spostamenti (801-2) che si fanno per via marittima o aerea. L’osservazione degli spostamenti che si effettuano per via terrestre è molto più delicata, soprattutto nelle regioni in cui esistono molti frontalieri (803-2*). In tutti i modi, è opportuno prendere speciali precauzioni per distinguere le migrazioni (801-3) dagli spostamenti di semplici viaggiatori 8, e per classificare i transiti (801-11) a parte, per poter escluderli dalla migrazione. Se necessario il numero di visti d’ingresso 9, di permessi di soggiorno 10 o di autorizzazioni di lavoro 11 rilasciati agli stranieri (330-2) forniscono indicazioni sulle loro migrazioni.

  • 9. I visti di uscita che i cittadini di alcuni Stati devono ottenere per poter recarsi all’estero possono essere una fonte d’informazione sulle migrazioni di questi cittadini.

813

La conoscenza, attraverso censimenti (202-1*) o indagini (203-4), dei migranti (802-4) e delle loro caratteristiche permette di realizzare delle statistiche sui migranti 1, delle statistiche sugli immigrati 2 o delle statistiche sugli emigrati 2, e delle statistiche sul luogo di nascita 3, a seconda delle domande che sono state poste. Attraverso queste domande si viene a conoscenza del numero di emigranti (802-5) e emigrati (802-9) relativi al paese in cui le informazioni sono state raccolte; non si conosce quindi il numero di emigranti e di emigrati internazionali (cf. § 803-); il numero di immigranti (802-6) e di immigrati (802-8) è noto indipendemente dal loro Paese di origine.

  • 2. Può capitare che si chieda soltanto la data di arrivo nella residenza attuale (802-3) o soltanto la residenza precedente (802-2); la prima fornisce statistiche sulla durata di presenza (801-8) nella residenza attuale, la seconda fornisce statistiche sulla residenza precedente.

814

Quando non si può stimare la migrazione in maniera diretta si procede al calcolo della migrazione netta (805-2). Essa si ottiene come residuo 1: il cambiamento della popolazione fra due date è confrontato con quello dovuto all’incremento naturale (701-7); la differenza è data dalla migrazione. Ad esempio, il metodo del movimento naturale 2, consiste nel calcolare la differenza tra l’incremento totale della popolazione (cfr. 701-1) tra due censimenti (202-1*) e l’incremento naturale (701-7), nel periodo intercensuario. Se non si conosce il numero di decessi (401-3) della zona considerata, essi si possono stimare grazie ai coefficienti di sopravvivenza (431-7*) desunti dalle tavole di mortalità (432-1) o dai censimenti. Il metodo dei coefficienti di sopravvivenza 3 consente quindi, comparando la popolazione stimata con la popolazione effettiva, di stimare la migrazione netta della zona. La migrazione netta può essere anche stimata servendosi delle statistiche sul luogo di nascita 4 (813-3) e ad informazioni sull’età e sull’attuale domicilio.

  • 2. Questo calcolo presuppone che le differenze tra le omissioni (230-3) e i conteggi ripetuti (230-5) calcolate per i due censimenti siano uguali.

815

La denominazione generica tasso migratorio 1 include tutti i tassi volti a misurare la frequenza delle migrazioni (801-3) in una popolazione. In assenza di indicazioni contrarie, con l’espressione tasso migratorio deve interdersi il tasso migratorio annuo 2. Questo tasso si ottiene dal rapporto tra le migrazioni annue registrate in media durante un certo periodo, e la popolazione media (401-5) nel corso del periodo. Allo stesso modo si calcola il tasso annuo di migrazione netta 3 e il tasso annuo di migrazione totale 4: esso è il rapporto tra le migrazioni nette (805-2) o le migrazioni totali (805-8) e la popolazione media. L’indice di compensazione 5, compreso tra zero e uno, è il rapporto tra il valore assoluto della migrazione netta di una zona e la relativa migrazione totale: se è pari ad uno, la migrazione della zona è a senso unico, se è pari a zero, le entrate compensano esattamente le uscite.

  • 2. Questo tasso può essere calcolato utilizzando in alternativa al denominatore: la popolazione (101-7) all’inizio o alla fine del periodo, il numero medio di anni vissuti dalla popolazione della zona.

816

Se si lavora sul numero dei migranti (802-4) durante un periodo, si calcola la proporzione di migranti 1, che è data dal rapporto tra questo numero e le popolazioni di cui essi fanno parte, come emigranti (802-5) o come immigranti (802-6). La proporzione di emigranti 2 di una zona si ottiene dividendo il numero di emigranti che ne provengono per la popolazione che vi risiedeva all’inizio del periodo e che sopravvive alla fine del periodo. Quest’indice può essere usato nelle previsioni demografiche (720-2) con migrazioni (801-3). In maniera speculare, la proporzione d’immigranti 3 si calcola dividendo il numero di immigranti verso una zona per la popolazione di quest’ultima alla fine del periodo. In questo caso, il denominatore non corrisponde alla popolazione sottoposta al rischio di migrazione, e ciò rende poco interessante quest’indice. Allo stesso modo, utilizzando i dati sugli immigrati (802-8) e sulla loro provenienza, si può calcolare la proporzione d’immigrati 4 in una zona, dividendo il loro numero per quello dei censiti (204-1) di questa zona. La proporzione di emigrati 5 di una zona si ottiene dividendo il loro numero per quello dei censiti che provengono da questa zona o che non l’hanno mai lasciata. Quando si conoscono alcune caratteristiche dei migranti, come l’età (322-1), la professione (352-2), il grado d’istruzione (342-1), si distinguono i migranti che hanno una certa caratteristica dall’insieme dei migranti grazie ad indici differenziali 6. Per definirli, si divide in primo luogo la proporzione di migranti nella popolazione che hanno la caratteristica analizzata per la proporzione di migranti nell’insieme della popolazione; in seguito si sottrae all’unità l’indice così ottenuto. Se la popolazione studiata ha lo stesso comportamento migratorio dell’insieme, il suo indice differenziale è pari a zero. Se si lavora sulla popolazione del luogo di origine (801-4) e gli emigranti di questo luogo o sulla popolazione del luogo di destinazione (801-5) e gli immigranti verso questo luogo, si parla di migrazione selettiva 7 o di migrazione differenziale 8 .

  • 3. La popolazione sottoposta al rischio d’immigrazione (803-4) verso la zona è la popolazione del resto del mondo, o del resto del paese per le migrazioni interne (803-1): l’utilizzo di un tale denominatore è senza interesse.
  • 4. e 5. Questi indici hanno il difetto di non considerare un periodo definito, a differenza degli indici 2 e 3. Si elimina questo inconveniente conservando soltanto gli immigrati arrivati da poco (per esempio un anno) nel luogo del censimento.
  • 6. Si calcolano anche degli indici differenziali rispetto ai sedentari (817-3); essi sono poco soddisfacenti, poiché molto sensibili alla ripartizione geografica usata per definire i migranti.

817

Se si seguono le migrazione successive di un individuo servendosi dei registri di popolazione (213-1) o d’indagini retrospettive (203-8), si può realizzare un’analisi longitudinale delle migrazioni 1. Si calcolano in primo luogo i quozienti di prima migrazione 2, definiti come la parte dei sedentari 3 che raggiungono l’età x, destinati a fare una prima migrazione prima di aver raggiunto l’età x+1, non considerando la mortalità (401-1). A partire da questi quozienti, si può calcolare la proporzione di persone sedentarie ad ogni età, che costituisce una tavola di sedentarietà 4. Associando una tavola di sopravvivenza (432-3) con una tavola di sedentarietà, si ottiene una tavola di sopravvivenza dei sedentari 5, a doppia estinzione (cfr. 153-4). Allo stesso modo, si definiscono i quozienti di migrazione per ordine 6 e si calcolano le proporzioni di persone che hanno fatto una migrazione di un certo ordine, che non hanno migrato di nuovo durante quel periodo. Infine si definiscono i tassi migratori di tutti gli ordini 7 come il rapporto tra il numero annuo di migrazioni e la popolazione media (135-6) della coorte (116-2) nel corso dell’anno. La somma dei tassi migratori di tutti gli ordini fino ad una certa data fornisce il numero medio di migrazioni 8 fatte dalla coorte fino a questa data, in assenza di mortalità. Associando una tavola di sopravvivenza alla tavola di migrazione di tutti gli ordini 9, si calcola il numero medio di migrazioni rimanenti al di là di una certa età, tenuto conto della mortalità.

818

Una misura usata di frequente nello studio dei migranti (802-4) tra due zone durante un certo periodo, è l’indice d’intensità migratoria 1; esso si ottiene dividendo il numero di migranti dalla zona A verso la zona B, per il prodotto del numero di abitanti di B alla fine del periodo e il numero di abitanti di A all’inizio del periodo che sono ancora in vita alla fine del periodo. Dividendo quest’indice per il rapporto tra il numero totale di migranti e il quadrato della popolazione del Paese, si ottiene l’indice d’intensità relativa 2 o indice di preferenza 2. Se al denominatore si considera soltanto la corrente netta (805-9), si ottiene un indice d’intensità netta 3. L’indice di equilibrio delle correnti migratorie 4 si ottiene dividendo il valore assoluto della corrente netta per la corrente totale (805-10).

  • 1. Questo indice può essere interpretato come la probabilità che due individui viventi alla fine del periodo e selezionati casualmente, uno residente nella zona A all’inizio del periodo e l’altro tra coloro residenti in B alla fine del periodo, siano identici. A seconda dei dati disponibili il denominatore può cambiare.

819

Esistono due categorie di modelli di migrazioni 1 o modelli migratori 1. La prima mette in relazione le correnti (cfr. § 803-) tra due zone con variabili sociali, economiche o demografiche. Queste sono spesso classificate come fattori di spinta 2, o push factors 2 quando implicano la repulsione 2 dalla zona di origine (cfr. 801-4; fattori di attrazione 3, o pull factors 3, risultanti dall’attrazione 3 verso la zona di destinazione (cfr. 801-5), e ostacoli intermedi 4 fra le due zone. I modelli più semplici sono i modelli gravitazionali 5: in questi modelli le correnti tra le due zone sono proporzionali alle popolazioni di ciascuna di loro e inversamente proporzionali alla distanza 6 tra loro, elevata ad un certa potenza. In altri modelli le correnti tra due zone sono considerate come proporzionali alle opportunità intermedie 7 tra l’origine e la destinazione. La seconda categoria di modelli è quella dei modelli stocastici (730-5) essa non si occupa delle popolazioni ma degli individui. Tali modelli associano la probabilità di migrare di un individuo ad un certo numero di caratteristiche personali, come l’età (322-1) e le migrazioni precedenti (cfr. § 817-).

  • 5. Questi modelli si chiamano anche modelli di tipo Pareto.
  • 6. Questa distanza può essere misurata in maniera molto diversa: distanza a volo di uccello, numero di zone attraversate, ecc.


Introduzione | Istruzioni per l'uso | Prefazione | Avvertenza alla versione stampata | Indice
Capitolo | Generalità indice 1 | Elaborazione delle statistiche demografiche indice 2 | Stato della popolazione indice 3 | Mortalità e morbosità indice 4 | Nuzialità indice 5 | Fecondità e fertilità indice 6 | Movimento generale della popolazione e riproduttività indice 7 | Migrazioni indice 8 | Demografia e problemi economico-sociali indice 9
Sezione | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 20 | 21 | 22 | 23 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 40 | 41 | 42 | 43 | 50 | 51 | 52 | 60 | 61 | 62 | 63 | 70 | 71 | 72 | 73 | 80 | 81 | 90 | 91 | 92 | 93