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Versione delle 17:26, 28 apr 2008
Limiti di responsabilità : Le definizioni contenute nel Dizionario sono largamente condivise tra gli studiosi di demografia e non impegnano in alcun modo la responsabilità delle Nazioni Unite. Si rimanda alla pagina di discussione per eventuali commenti. |
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Quando un gruppo di immigrati (802-8) originari di uno stesso luogo, giunti nel luogo di destinazione (801-5*), vi si mantengono uniti, conservando l'essenziale dei loro usi e costumi, si dice che essi costituiscono una colonia 1. Il sorgere di colonie siffatte in territori già abitati dà origine a problemi di coesistenza 2 fra i vecchi ed i nuovi abitanti. Questi possono risolversi in una fusione 3 delle diverse popolazioni, per la scomparsa di ogni sensibile differenza tra le medesime, o nell’integrazione 4 di una popolazione nell'altra. Vi è invece segregazione 5, o isolamento 5, allorchè più popolazioni, che vivono l'una accanto all'altra sul medesimo territorio, rimangono separate da barriere sociali o legali.
- 1. colonia, s.f. — colonizzare, v.t.: formare una colonia — colonizzazione,
s.f.: il colonizzare — colono, s.m.: membro di una colonia.
Per colonizzazione interna s'intende la formazione di colonie, entro i confini di uno Stato, da parte di gruppi di cittadini del medesimo che si spostano. - 2. coesistenza, s.f. — coesistere, v.i.
- 5. Nei casi estremi, il conflitto fra popolazioni diverse può portare allo sterminio (genocidio) di una popolazione da parte di un'altra. sterminio, s.m. — sterminare, v.t.
811
La politica migratoria 1 degli Stati costituisce un aspetto della loro politica demografica (105-2). Le leggi sull'immigrazione 2 sono spesso di natura restrittiva, e volentieri mirano ad attuare, in varie forme, un'immigrazione selezionata 3, la quale preveda — cioè — una accettazione limitata a solo quei candidati che siano dotati di alcune, o privi di altre, caratteristiche determinate. In alcuni Paesi viene adottato il contingentamento per quote 4, col quale si fissa la frazione di immigranti, sul totale prefissato per un dato periodo, che possono appartenere ad una specifica categoria. In particolare, il sistema viene seguito per proporzionare i nuovi flussi di immigranti delle varie provenienze alla composizione degli abitanti del luogo di destinazione (801-5*), ad una certa data, secondo la loro nazionalità d'origine 5. I provvedimenti intesi ad ottenere una ridistribuzione della popolazione 6 di un dato Paese, mediante le migrazioni interne (803-1 ), costituiscono pure un mezzo per attuare politiche demografiche particolari.
- 3. selezionato, agg. — selezione, s.f. — selezionare, v.t.
La selezione degli immigranti attua una vera e propria scelta discriminatoria fra i candidati all'immigrazione.
812
Si chiamano statistiche migratorie 1 o statistiche delle migrazioni 1, le statistiche che si effettuano per misurare i movimenti migratori 2 relativi alla popolazione di un certo territorio. Le statistiche migratorie più esaurienti si ottengono a partire dalle anagrafi (213-1) nei casi in cui si registrano correttamente le dichiarazioni di cambio di residenza (213-5). In tal modo si possono individuare allo stesso tempo le migrazioni interne (803-1) al paese e le migrazioni internazionali (803-2); tuttavia la rilevazione delle prime avviene in maniera più precisa di quella delle seconde. Nei numerosi paesi privi di anagrafe, un certo numero di schede (213-3*), spesso non esaurienti, servono a dei fini più specifici. Citiamo le schede elettorali 3, le schede della previdenza sociale 4, le schede dei contribuenti 5, le schede degli alloggi 6 che possono, nel caso, fornire le statistiche migratorie interne al paese. Per le migrazioni internazionali, lo spoglio delle liste dei passeggeri 7 delle navi e degli aerei dà informazioni sugli spostamenti (801-2) che si fanno per via marittima o aerea. L’osservazione degli spostamenti che si effettuano per via terrestre è molto più delicata, soprattutto nelle regioni in cui esistono molti frontalieri (803-2*). In tutti i modi, è opportuno prendere speciali precauzioni per distinguere le migrazioni (801-3) dagli spostamenti di semplici viaggiatori 8, e per classificare i transiti (801-11) a parte, per poter escluderli dalla migrazione. Se necessario il numero di visti d’ingresso 9, di permessi di soggiorno 10 o di autorizzazioni di lavoro 11 rilasciati agli stranieri (330-2) forniscono indicazioni sulle loro migrazioni.
- 9. I visti di uscita che i cittadini di alcuni Stati devono ottenere per poter recarsi all’estero possono essere una fonte d’informazione sulle migrazioni di questi cittadini.
813
L'adattamento dell'immigrato (802-3*) al nuovo ambiente avviene normalmente per gradi. Ad una prima fase di ambientamento 1, o adattamento 1, durante la quale spariscono le principali prevenzioni contro gli usi del Paese (305-1) d'adozione, segue una di inserimento 2 nella vita economica e sociale del medesimo, e alla fine una completa assimilazione 3, quando cada ogni residua differenza fra immigrato e nativi (332-1).
- 1. ambientamento, s.m. — ambientarsi, v.r. adattamento, s.m. — adattarsi, v.r.
- 3. assimilazione, s.f. — assimilarsi, v.r.: in senso figurato, rendersi simile ad altri — assimilabile, agg.: suscettibile di assimilazione — inassimilabile, agg.: ribelle all'assimilazione.
È usato anche, raramente, il vocabolo acculturazione (s.f.).
814
Quando un gruppo di immigrati (802-3*) originari di uno stesso luogo, giunti nel luogo di destinazione (801-4), vi si mantengono uniti, conservando l'essenziale dei loro usi e costumi, si dice che essi costituiscono una colonia 1. Il sorgere di colonie siffatte in territori già abitati dà origine a problemi di coesistenza 2 fra i vecchi ed i nuovi abitanti. Questi possono risolversi in una fusione 3 delle diverse popolazioni, per la scomparsa di ogni sensibile differenza tra le medesime, o nell'integrazione 4 di una popolazione nell'altra. Vi è invece segregazione 5, o isolamento 5, allorchè più popolazioni, che vivono l'una accanto all'altra sul medesimo territorio, rimangono separate da barriere sociali o legali.
- 1. colonia, s.f. — colonizzare, v.t.: formare una colonia — colonizzazione,
s.f.: il colonizzare — colono, s.m.: membro di una colonia.
Per colonizzazione interna s'intende la formazione di colonie, entro i confini di uno Stato, da parte di gruppi di cittadini del medesimo che si spostano. - 2. coesistenza, s.f. — coesistere, v.i.
- 5. Nei casi estremi, il conflitto fra popolazioni diverse può portare allo sterminio (genocidio) di una popolazione da parte di un'altra. sterminio, s.m. — sterminare, v.t.
815
La politica migratoria 1 degli Stati costituisce un aspetto della loro politica demografica (104-2). Le leggi sull'immigrazione 2 (802-3) sono spesso di natura restrittiva, e volentieri mirano ad attuare, in varie forme, un'immigrazione selezionata 3, la quale preveda — cioè — una accettazione limitata a solo quei candidati che siano dotati di alcune, o privi di altre, caratteristiche determinate. In alcuni Paesi viene adottato il contingentamento per quote 4, col quale si fìssa la frazione di immigranti, sul totale prefissato per un dato periodo, che possono appartenere ad una specifica categoria. In particolare, il sistema viene seguito per proporzionare i nuovi flussi di immigranti delle varie provenienze alla composizione degli abitanti del luogo, ad una certa data, secondo la loro nazionalità d'origine 5. I provvedimenti intesi ad ottenere una ridistribuzione della popolazione 6 di un dato Paese, mediante le migrazioni interne (802-5), costituiscono pure un mezzo per attuare politiche demografiche particolari.
- 3. selezionato, agg. — selezione, s.f. — selezionare, v.t.
La selezione degli immigranti attua una vera e propria scelta discriminatoria fra i candidati all'immigrazione.
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