E' in corso una procedura di uniformazione delle seconde edizioni

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

Differenze tra le versioni di "61"

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)
m (nuove voci per indice)
m (611: sposto parentesi graffa in fondo alla nota 1)
Riga 18: Riga 18:
  
 
Nelle statistiche delle {{NonRefTerm|nascite}} ({{RefNumber|60|1|3}}) ({{RefNumber|60|1|3}}*) secondo l’{{NonRefTerm|ordine}} ({{RefNumber|20|1|6}}), l’{{TextTerm|ordine di nascita|1|611|OtherIndexEntry=nascita, ordine di-}} può essere fissato secondo vari criteri. Si può tener conto, ad esempio, dei soli {{TextTerm|nati dal matrimonio attuale|2|611|IndexEntry=nato dal matrimonio attuale}}, o di tutti i {{TextTerm|nati dalla stessa madre|3|611|IndexEntry=nato dalla stessa madre}}, ed includendo o non i {{NonRefTerm|nati morti}} ({{RefNumber|41|1|5}}*), ecc. Talvolta si fa una classificazione, non per {{NonRefTerm|ordine di nascita}}, ma per {{TextTerm|ordine di parto|4|611|OtherIndexEntry=parto, ordine di-}}(cfr. {{RefNumber|60|3|4}}), la quale differisce dalla prima per l’esistenza dei {{NonRefTerm|parti plurimi}} ({{RefNumber|60|6|2}}), o per {{TextTerm|ordine di gravidanza|5|611|OtherIndexEntry=gravidanza, ordine di-}}, includendosi in quest’ultima anche gli {{NonRefTerm|aborti}} ({{RefNumber|60|3|5}}). L’ordine di nascita e l’ordine di gravidanza presentano particolare interesse in medicina: una donna viene chiamata {{TextTerm|nulligravida|6}} se non è mai stata{{NonRefTerm|incinta}} (cfr.{{RefNumber|60|2|5}}*), {{TextTerm|primigravida|7}} quando è incinta per la prima volta, {{TextTerm|multigravida|8}} durante le gravidanze a partire dal secondo ordine; a seconda della loro {{TextTerm|parità|9}}, le donne vengono classificate in {{TextTerm|nullipare|10|611|IndexEntry=nullipara}} finché non hanno avuto figli, {{TextTerm|primipare|11|611|IndexEntry=primipara}} al loro primo parto, ed in {{TextTerm|pluripare|12|611|IndexEntry=pluripara}}, o {{TextTerm|multipara|12|611|IndexEntry=multipare}}, che hanno già avuto parti in precedenza. I demografi hanno esteso la nozione di parità, che originariamente si riferiva all’ordine dei parti imminenti, al numero dei parti precedenti, ovvero al numero di figli messi al mondo da una stessa donna, escludendo eventualmente da questo calcolo i nati morti. Si può quindi parlare per semplicità di donne ordinate per parità, intendendo con questa espressione le donne ordinate secondo il numero di figli che hanno avuto.  
 
Nelle statistiche delle {{NonRefTerm|nascite}} ({{RefNumber|60|1|3}}) ({{RefNumber|60|1|3}}*) secondo l’{{NonRefTerm|ordine}} ({{RefNumber|20|1|6}}), l’{{TextTerm|ordine di nascita|1|611|OtherIndexEntry=nascita, ordine di-}} può essere fissato secondo vari criteri. Si può tener conto, ad esempio, dei soli {{TextTerm|nati dal matrimonio attuale|2|611|IndexEntry=nato dal matrimonio attuale}}, o di tutti i {{TextTerm|nati dalla stessa madre|3|611|IndexEntry=nato dalla stessa madre}}, ed includendo o non i {{NonRefTerm|nati morti}} ({{RefNumber|41|1|5}}*), ecc. Talvolta si fa una classificazione, non per {{NonRefTerm|ordine di nascita}}, ma per {{TextTerm|ordine di parto|4|611|OtherIndexEntry=parto, ordine di-}}(cfr. {{RefNumber|60|3|4}}), la quale differisce dalla prima per l’esistenza dei {{NonRefTerm|parti plurimi}} ({{RefNumber|60|6|2}}), o per {{TextTerm|ordine di gravidanza|5|611|OtherIndexEntry=gravidanza, ordine di-}}, includendosi in quest’ultima anche gli {{NonRefTerm|aborti}} ({{RefNumber|60|3|5}}). L’ordine di nascita e l’ordine di gravidanza presentano particolare interesse in medicina: una donna viene chiamata {{TextTerm|nulligravida|6}} se non è mai stata{{NonRefTerm|incinta}} (cfr.{{RefNumber|60|2|5}}*), {{TextTerm|primigravida|7}} quando è incinta per la prima volta, {{TextTerm|multigravida|8}} durante le gravidanze a partire dal secondo ordine; a seconda della loro {{TextTerm|parità|9}}, le donne vengono classificate in {{TextTerm|nullipare|10|611|IndexEntry=nullipara}} finché non hanno avuto figli, {{TextTerm|primipare|11|611|IndexEntry=primipara}} al loro primo parto, ed in {{TextTerm|pluripare|12|611|IndexEntry=pluripara}}, o {{TextTerm|multipara|12|611|IndexEntry=multipare}}, che hanno già avuto parti in precedenza. I demografi hanno esteso la nozione di parità, che originariamente si riferiva all’ordine dei parti imminenti, al numero dei parti precedenti, ovvero al numero di figli messi al mondo da una stessa donna, escludendo eventualmente da questo calcolo i nati morti. Si può quindi parlare per semplicità di donne ordinate per parità, intendendo con questa espressione le donne ordinate secondo il numero di figli che hanno avuto.  
{{Note|1| I nati del primo ordine sono detti {{NoteTerm|primogeniti}} (agg. e s.m.), e quelli degli ordini successivi (secondogeniti, terzogeniti, ecc.) {{NoteTerm|cadetti}} (s.m. e agg.).}}<br />I nati dei primi ordini vengono anche qualificati come nati di {{NoteTerm|ordine basso}} (ad esempio, primi e secondi nati); per contrapposto, si parla di nati di {{NoteTerm|ordine elevato}} (ad esempio, per nati di ordine successivo al sesto o settimo). Trattasi di espressioni il cui preciso significato deve essere indicato a volta a volta da chi le impiega. <br />Qualcuno usa anche parlare di {{NoteTerm|ordine di generazione}} riferendosi indifferentemente all’ordine ''di nascita'' o ''all’ordine di parto.'' Ma nella documentazione, come nella letteratura demografica, l’espressione viene usualmente intesa nel senso di ''ordine di nascita.''
+
{{Note|1| I nati del primo ordine sono detti {{NoteTerm|primogeniti}} (agg. e s.m.), e quelli degli ordini successivi (secondogeniti, terzogeniti, ecc.) {{NoteTerm|cadetti}} (s.m. e agg.).<br />I nati dei primi ordini vengono anche qualificati come nati di {{NoteTerm|ordine basso}} (ad esempio, primi e secondi nati); per contrapposto, si parla di nati di {{NoteTerm|ordine elevato}} (ad esempio, per nati di ordine successivo al sesto o settimo). Trattasi di espressioni il cui preciso significato deve essere indicato a volta a volta da chi le impiega. <br />Qualcuno usa anche parlare di {{NoteTerm|ordine di generazione}} riferendosi indifferentemente all’ordine ''di nascita'' o ''all’ordine di parto.'' Ma nella documentazione, come nella letteratura demografica, l’espressione viene usualmente intesa nel senso di ''ordine di nascita.''}}
 
{{Note|9| Si dice che una donna ha parità n quando ha già partorito n volte, o quando ha partorito n figli in totale (compresi i nati morti) o a n figli nati vivi- il metodo di conteggio deve essere specificato a seconda del contesto.}}
 
{{Note|9| Si dice che una donna ha parità n quando ha già partorito n volte, o quando ha partorito n figli in totale (compresi i nati morti) o a n figli nati vivi- il metodo di conteggio deve essere specificato a seconda del contesto.}}
  

Versione delle 18:12, 13 ago 2012


Limiti di responsabilità : Le definizioni contenute nel Dizionario sono largamente condivise tra gli studiosi di demografia e non impegnano in alcun modo la responsabilità delle Nazioni Unite.

Si rimanda alla pagina di discussione per eventuali commenti.


Introduzione a Demopædia
Istruzioni per l'uso
Prefazione
Avvertenza alla versione stampata
Indice
Capitoli : 1. Generalità (indice del primo capitolo, sezioni : 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16)
2. Elaborazione delle statistiche demografiche (indice del secondo capitolo, sezioni : 20, 21, 22, 23)
3. Stato della popolazione (indice del terzo capitolo, sezioni : 30,31, 32 | 33 | 34 | 35)
4. Mortalità e morbosità (indice del quarto capitolo, sezioni : 40, 41, 42, 43)
5. Nuzialità (indice del quinto capitolo, sezioni : 50 | 51 | 52)
6. Fecondità e fertilità (indice del sesto capitolo, sezioni : 60, 61, 62, 63)
7. Movimento generale della popolazione e riproduttività (indice del settimo capitolo, sezioni : 70, 71, 72, 73)
8. Migrazioni (indice dell'ottavo capitolo, sezioni : 80, 81)
9. Demografia e problemi economico-sociali indice del nono capitolo, sezioni : 90, 91, 92, 93)



61

610

La legittimità 1 o meno di una nascita, dipende dalla natura giuridica dell’unione (501-3) fra i genitori, (112-2) (cfr. 501-2 e 503-5). In senso stretto, il nato legittimo 2 è quello che è stato concepito (602-1*) dai genitori durante il matrimonio. Secondo la legislazione italiana e di molti altri Paesi, la distinzione fra nascite legittime 3 e nascite illegittime 4 si basa di solito (fatta eccezione per i nati da matrimoni sciolti) sullo stato matrimoniale della madre all’epoca del parto (603-4). Fra le prime vengono incluse quelle che derivano da concepimenti antenuziali 5 (concepimenti, cioè, avvenuti prima delle nozze (501-4)), allorché il matrimonio sia stato celebrato prima del parto. Il nato illegittimo 6, o figlio illegittimo 6, o figlio naturale 6, nato cioè al di fuori del matrimonio, può essere riconosciuto 7 dall’uno, o dall’altro, o da entrambi i genitori. Ciò ha per effetto di stabilire giuridicamente la sua filiazione (114-5) nei confronti dei genitori. Il figlio legittimato 8, è un figlio naturale al quale è stato dato uno status giuridico più o meno comparabile a quello di un figlio legittimo, per lo più per susseguente matrimonio dei genitori. Le condizioni e gli effetti della legittimazione 9 variano a seconda delle legislazioni.

  • 4. illegittimo, agg. — illegitimità, s.f.
  • 6. Si può ulteriormente specificare: figli adulterini, per i nati da genitori dei quali almeno uno sia legato in matrimonio con altra persona; figli incestuosi, nel caso di genitori fra i quali esista un impedimento al matrimonio per parentela (114-3*) (anche in linea collaterale sino al 2 grado) od affinità (in linea retta - cfr. 114-8).
  • 7. riconoscere, v.t. — riconoscimento, s.m.: atto con cui un individuo si riconosce genitore (112-2*) di un nato illegittimo.
  • 9. legittimazione, s.f. — legittimare, v.t.

611

Nelle statistiche delle nascite (601-3) (601-3*) secondo l’ordine (201-6), l’ordine di nascita 1 può essere fissato secondo vari criteri. Si può tener conto, ad esempio, dei soli nati dal matrimonio attuale 2, o di tutti i nati dalla stessa madre 3, ed includendo o non i nati morti (411-5*), ecc. Talvolta si fa una classificazione, non per ordine di nascita, ma per ordine di parto 4(cfr. 603-4), la quale differisce dalla prima per l’esistenza dei parti plurimi (606-2), o per ordine di gravidanza 5, includendosi in quest’ultima anche gli aborti (603-5). L’ordine di nascita e l’ordine di gravidanza presentano particolare interesse in medicina: una donna viene chiamata nulligravida 6 se non è mai stataincinta (cfr.602-5*), primigravida 7 quando è incinta per la prima volta, multigravida 8 durante le gravidanze a partire dal secondo ordine; a seconda della loro parità 9, le donne vengono classificate in nullipare 10 finché non hanno avuto figli, primipare 11 al loro primo parto, ed in pluripare 12, o multipara 12, che hanno già avuto parti in precedenza. I demografi hanno esteso la nozione di parità, che originariamente si riferiva all’ordine dei parti imminenti, al numero dei parti precedenti, ovvero al numero di figli messi al mondo da una stessa donna, escludendo eventualmente da questo calcolo i nati morti. Si può quindi parlare per semplicità di donne ordinate per parità, intendendo con questa espressione le donne ordinate secondo il numero di figli che hanno avuto.

  • 1. I nati del primo ordine sono detti primogeniti (agg. e s.m.), e quelli degli ordini successivi (secondogeniti, terzogeniti, ecc.) cadetti (s.m. e agg.).
    I nati dei primi ordini vengono anche qualificati come nati di ordine basso (ad esempio, primi e secondi nati); per contrapposto, si parla di nati di ordine elevato (ad esempio, per nati di ordine successivo al sesto o settimo). Trattasi di espressioni il cui preciso significato deve essere indicato a volta a volta da chi le impiega.
    Qualcuno usa anche parlare di ordine di generazione riferendosi indifferentemente all’ordine di nascita o all’ordine di parto. Ma nella documentazione, come nella letteratura demografica, l’espressione viene usualmente intesa nel senso di ordine di nascita.
  • 9. Si dice che una donna ha parità n quando ha già partorito n volte, o quando ha partorito n figli in totale (compresi i nati morti) o a n figli nati vivi- il metodo di conteggio deve essere specificato a seconda del contesto.

612

Nello studio della distribuzione delle nascite nel tempo 1 (601-3), nel corso del matrimonio (501-2), si prendono in considerazione gli intervalli di tempo che corrono fra le nozze ed il primo parto (603-4), o fra parti successivi, cioè i cosiddetti intervalli genesici 2. Si usa precisare intervallo protogenesico 3, o intervallo protogenetico 3, per designare il lasso di tempo che corre tra il matrimonio ed il primo parto, ed intervallo intergenesico 4, o intervallo fra parti successivi 4, per ogni altro caso. La durata del matrimonio alla n.ma nascita 5 viene impiegata per studiare lo stesso fenomeno. Si parla di distanziamento delle nascite 6, talora nel senso di (612-1), ma più spesso per sottolineare una volontaria regolazione delle nascite (cfr. 623). Agli effetti del computo del periodo d’esposizione fra gravidanze successive 7 (cfr. 637), l’intervallo intergravidico 7 viene determinato in vari modi: o dalla fine di una gravidanza (602-5) all’inizio della successiva, o escludendo anche il periodo del puerperio (603-6), o, infine, escludendo ancora in aggiunta il periodo di amenorrea (620-7) da allattamento.

  • 3. Intervallo protoconcezionale è usato per indicare il periodo di tempo fra le nozze e il primo concepimento (602-1).
    Particolare interesse presenta lo studio della distribuzione dei primogeniti (611-1*) in funzione della distanza dalle nozze: la curva che la raffigura è stata denominata curva protogenesiea, o curva protogenetica.
  • 4. Si parla di intervallo interconcezionale per indicare il periodo di tempo fra concepimenti consecutivi.
  • 6. distanziamento, s.m. — distanziare, v.t.

613

Lo studio dei periodi di esposizione al rischio di concepimento 1, porta a definire con l’espressione intervalli gravidici 2, i periodi che vanno dal matrimonio o dalla fine di una gravidanza (602-5) alla fine della gravidanza successiva, chiamati rispettivamente intervallo protogenetico 3 o primo intervallo gravidico 3 e intervallo tra i parti 4 o intervallo intergravidico 4. Talvolta non si considerano i periodi durante i quali le donne non hanno rapporti sessuali (627-2): in questo caso si parla di intervallo intergravidico netto 5. Il periodo che separa la fine dell’ultima gravidanza dalla data di un’indagine (203-4) è detto intervallo intergravidico aperto 6.


Introduzione | Istruzioni per l'uso | Prefazione | Avvertenza alla versione stampata | Indice
Capitolo | Generalità indice 1 | Elaborazione delle statistiche demografiche indice 2 | Stato della popolazione indice 3 | Mortalità e morbosità indice 4 | Nuzialità indice 5 | Fecondità e fertilità indice 6 | Movimento generale della popolazione e riproduttività indice 7 | Migrazioni indice 8 | Demografia e problemi economico-sociali indice 9
Sezione | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 20 | 21 | 22 | 23 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 40 | 41 | 42 | 43 | 50 | 51 | 52 | 60 | 61 | 62 | 63 | 70 | 71 | 72 | 73 | 80 | 81 | 90 | 91 | 92 | 93