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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)
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Lo studio della {{TextTerm|mortalità|1}}, consiste nell’analisi quantitativa di tutte le manifestazioni concernenti il fenomeno delle morti in una popolazione. La denominazione generica {{TextTerm|quoziente di mortalità|2}} fa riferimento a tutti i {{NonRefTerm|quozienti}} ({{RefNumber|13|3|4}}) utilizzati per misurare la frequenza delle {{TextTerm|morti|3}}, o dei {{TextTerm|decessi|3}}, in seno ad una popolazione o ad una frazione della medesima ({{RefNumber|10|1|6}}). Se non è altrimenti specificato, l'espressione quoziente di mortalità va in genere intesa nel senso di {{TextTerm|quoziente generico di mortalità|4}}, o {{TextTerm|quoziente di mortalità generale|4}} (nel senso di {{NonRefTerm|quoziente grezzo}} cfr.{{RefNumber|13|6|8}}). Questo è un quoziente medio annuale, ottenuto dividendo il numero di decessi osservati in un dato anno di calendario per la {{TextTerm|popolazione media|5}} del medesimo anno. Generalmente il quoziente di mortalità viene espresso in {{NonRefTerm|per mille}} (sottinteso : {{NonRefTerm|abitanti}} - cf. {{RefNumber|13|3|4}}*). Fra i quozienti di mortalità calcolati per frazioni scelte della popolazione, si fa menzione dei {{TextTerm|quozienti di mortalità specifici per sesso ed età|6}}. L’espressione {{TextTerm|quoziente di mortalità specifico per età|7}} assume generalmente un significato analogo, poiché è raro calcolare dei quozienti per età, o per classi di età, senza distinzione di genere.  
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Lo studio della {{TextTerm|mortalità|1}}, consiste nell’analisi quantitativa di tutte le manifestazioni concernenti il fenomeno delle morti in una popolazione. La denominazione generica {{TextTerm|tasso di mortalità|2|401|OtherIndexEntry=mortalità, tasso di-}} fa riferimento a tutti i {{NonRefTerm|tassi}} ({{RefNumber|13|3|4}}) utilizzati per misurare la frequenza delle {{TextTerm|morti|3|401|IndexEntry=morte}}, o dei {{TextTerm|decessi|3|401|IndexEntry=decesso}}, in seno ad una popolazione o ad una frazione della medesima ({{RefNumber|10|1|6}}). Se non è altrimenti specificato, l’espressione tasso di {{TextTerm|mortalità differenziale|1|402|OtherIndexEntry=differenziale, mortalità-}}mortalità va in genere intesa nel senso di {{TextTerm|tasso generico di mortalità|4|401|OtherIndexEntry=mortalità, tasso generico di-}}, o {{TextTerm|tasso di mortalità generale|4|401|OtherIndexEntry=mortalità generale, tasso di-}} (nel senso di {{NonRefTerm|tasso grezzo}} cfr.{{RefNumber|13|6|8}}). Questo è un tasso medio annuale, ottenuto dividendo il numero di decessi osservati in un dato anno di calendario per la {{TextTerm|popolazione media|5|401|OtherIndexEntry=media, popolazione}} del medesimo anno. Generalmente il tasso di mortalità viene espresso in {{NonRefTerm|per mille}} (sottinteso: {{NonRefTerm|abitanti}} - cf. {{RefNumber|13|3|4}}*). Fra i tassi di mortalità calcolati per frazioni scelte della popolazione, si fa menzione dei {{TextTerm|tassi di mortalità specifici per sesso ed età|6|IndexEntry=Tasso di mortalità specifico per sesso ed età|IndexEntry=tasso di mortalità specifico per sesso ed età|OtherIndexEntry=Mortalità, tasso di — specifico per sesso ed età}}. L’espressione {{TextTerm|tasso di mortalità specifico per età|7}} assume generalmente un significato analogo, poiché è raro calcolare dei tassi per età, o per classi di età, senza distinzione di genere.  
{{Note|1| Il termine {{NoteTerm|mortalità}} è talvolta utilizzato come sinonimo di quoziente di mortalità nel senso del n° {{RefNumber|40|1|4}} (cfr. {{RefNumber|13|3|4}}*).}}
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{{Note|1| Il termine {{NoteTerm|mortalità}} è talvolta utilizzato come sinonimo di tasso di mortalità nel senso del n° {{RefNumber|40|1|4}} (cfr. {{RefNumber|13|3|4}}*).}}
{{Note|3| {{NoteTerm|morte}}, s.f. — {{NoteTerm|morire}}, v.i. — {{NoteTerm|morto}}, pp., agg. e s.m. — {{NoteTerm|mortale}}, agg.: che è soggetto a morte, o che cagiona morte.}}<br />{{NoteTerm|decesso}}, s.m. — {{NoteTerm|decedere}}, v.i. — {{NoteTerm|deceduto}}, pp., agg. e s.m.
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{{Note|3| {{NoteTerm|morte}}, s.f. — {{NoteTerm|morire}}, v.i. — {{NoteTerm|morto}}, pp., agg. e s.m. — {{NoteTerm|mortale}}, agg.: che è soggetto a morte, o che cagiona morte. <br />{{NoteTerm|decesso}}, s.m. — {{NoteTerm|decedere}}, v.i. — {{NoteTerm|deceduto}}, pp., agg. e s.m. }}
 
{{Note|4| La {{NoteTerm|mortalità generale}} è comprensiva di tutti i casi di morte nel periodo di riferimento, senza alcuna distinzione (cf. {{RefNumber|13|4|7}}*).}}
 
{{Note|4| La {{NoteTerm|mortalità generale}} è comprensiva di tutti i casi di morte nel periodo di riferimento, senza alcuna distinzione (cf. {{RefNumber|13|4|7}}*).}}
 
{{Note|5| Nel caso in cui il periodo di osservazione sia pluriennale, si definisce generalmente questa numerosità media, come la media dell’{{NonRefTerm|ammontare}} ({{RefNumber|10|1|7}}) medio di popolazione in ogni anno di osservazione.}}
 
{{Note|5| Nel caso in cui il periodo di osservazione sia pluriennale, si definisce generalmente questa numerosità media, come la media dell’{{NonRefTerm|ammontare}} ({{RefNumber|10|1|7}}) medio di popolazione in ogni anno di osservazione.}}
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Gli studi sulla {{TextTerm|mortalità differenziale|1}} hanno per oggetto la diversa incidenza della mortalità su gruppi scelti di individui. Quando un gruppo presenta una mortalità nettamente superiore rispetto ad altri, con i quali è posto a confronto, quantomento implicitamente, si parla talvolta di {{TextTerm|sopramortalità|2}}, o {{TextTerm|supermortalità|2}}, del primo (sottinteso :{{NoteTerm| rispetto agli altri}}). Questa viene misurata attraverso {{TextTerm|indicatori di sopramortalità|3}}. Si studia sotto il nome di {{TextTerm|mortalità secondo la professione|4}}, la mortalità dei diversi {{NonRefTerm|gruppi professionali}} ({{RefNumber|35|2|3}}). È opportuno distinguere la mortalità secondo la professione dalla {{TextTerm|mortalità professionale|5}}, che è una sopramortalità direttamente derivante dai rischi associati all’esercizio di una particolare professione. Tra questi rischi,si fa menzione delle {{TextTerm|malattie professionali|5}}.
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Gli studi sulla {{TextTerm|mortalità differenziale|1}} hanno per oggetto la diversa incidenza della mortalità su gruppi scelti di individui. Quando un gruppo presenta una mortalità nettamente superiore rispetto ad altri, con i quali è posto a confronto, quantomento implicitamente, si parla talvolta di {{TextTerm|sopramortalità|2}}, o {{TextTerm|supermortalità|2}}, del primo (sottinteso: rispetto agli altri). Questa viene misurata attraverso {{TextTerm|indicatori di sopramortalità|3|402|IndexEntry=indicatore di sopramortalità}}. Si studia sotto il nome di {{TextTerm|mortalità secondo la professione|4}}, la mortalità dei diversi {{NonRefTerm|gruppi professionali}} ({{RefNumber|35|2|3}}). È opportuno distinguere la mortalità secondo la professione dalla {{TextTerm|mortalità professionale|5}}, che è una sopramortalità direttamente derivante dai rischi associati all’esercizio di una particolare professione. Tra questi rischi, si fa menzione delle {{TextTerm|malattie professionali|6|402|IndexEntry=malattia professionale}}.
{{Note|2| L’espressione {{NoteTerm|sopramortalità maschile}} fa implicitamente riferimento alla mortalità femmile corrispondente - per es. : alla stessa età.}}
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{{Note|2| L’espressione {{NoteTerm|supermortalità maschile}} fa implicitamente riferimento alla mortalità femmile corrispondente - per es. : alla stessa età.}}
  
 
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Il livello del ''quoziente di mortalità'' ({{RefNumber|40|1|4}}) dipende anche dalla particolare ''composizione'' ({{RefNumber|14|4|4}}) — dalla ''composizione per età'' ({{RefNumber|32|5|6}}), {{NoteTerm|ad}} esempio — della popolazione cui si applica. Da qui sorge il problema, volendosi confrontare l'incidenza della mortalità su popolazioni diverse, {{NoteTerm|di}} costruire {{TextTerm|misure comparative di mortalità|1}}, sotto forma di {{TextTerm|quozienti standardizzati di mortalità|1}}, o {{TextTerm|quozienti normalizzati di mortalità|1}}, (cfr. {{RefNumber|13|5|7}}) in particolare: problema risolto dai demografi in vari modi. Riferendoci, per esemplificare, al caso che si vogliano istituire confronti liberi dall'influenza esercitata dalla composizione per età, due sono le vie più comunemente seguite per raggiungere lo scopo. Nei casi in cui si dispone, per le popolazioni predette, della distribuzione dei ''quozienti, di mortalità specifici per età'' ({{RefNumber|40|1|7}}), si fa ricorso ad una {{TextTerm|popolazione tipo|2}}, caratterizzata da una determinata struttura per età, ed ai ''viventi'' ({{RefNumber|32|3|1}}*) nelle diverse classi d'età della medesima si applica la serie di quozienti effettivamente rilevati in un dato caso, indi si fa la somma del numero di morti ottenuto per ciascuna età. Operando in tal modo su ogni popolazione si otterrà per ognuna un ''numero di morti calcolato'' ({{RefNumber|40|3|8}}) — o, se si preferisce, un corrispondente quoziente di mortalità — che consente un confronto fra la mortalità nei vari casi, supposta uniforme l'influenza dell'età. È questo il {{TextTerm|metodo della popolazione tipo|3}}. Quando manchi la anzidetta distribuzione per età dei morti, si può tendere, per via indiretta, allo stesso scopo col {{TextTerm|metodo della mortalità tipo|4}}, o {{TextTerm|metodo dei coefficienti tipo|4}}, applicando ai contingenti di viventi nelle varie classi d'età, in ciascuna delle popolazioni poste a confronto, una unica identica serie di {{TextTerm|quozienti di mortalità tipo|6}}, o {{TextTerm|coefficienti tipo di mortalità|6}}, validi per le diverse età. Confrontando il {{TextTerm|numero osservato di morti|7}} col {{TextTerm|numero di morti calcolato|8}}, o {{TextTerm|numero di morti teorico|8}}, o {{TextTerm|numero di morti previsto|8}}, in base al metodo — o i quozienti di mortalità, osservati o calcolati, corrispondenti —, si arriva ad ottenere ''indici comparativi di mortalità'' <sup>5</sup> — mancanti di una qualificazione più precisa —, i quali servono come indici dell'influenza, sulla ''mortalità generica'' ({{RefNumber|40|1|4}}*), delle differenze tra i quozienti di mortalità specifici per età di una popolazione data e quelli scelti come quozienti tipo. Analoghi metodi valgono pel caso in cui si voglia, nei confronti, eliminare l'influenza dei quozienti specifici di mortalità e mettere in luce solo quella dipendente dalla composizione per età delle popolazioni.
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I {{TextTerm|quozienti standardizzati di mortalità|1|403|IndexEntry=quoziente standardizzato di mortalità}} (cf. {{RefNumber|13|6|7}}) sono generalmente destinati a confrontare la mortalità di diverse popolazioni, al netto delle differenze di {{NonRefTerm|struttura}} ({{RefNumber|10|1|2}}), ed in particolare della loro {{NonRefTerm|composizione per età}} ({{RefNumber|32|5|6}}). Un metodo di calcolo usuale dei quozienti standardizzati consiste nell’applicare i quozienti per età osservati nelle popolazioni studiate ai viventi nelle diverse classi di età di una {{TextTerm|popolazione tipo|2}}, cioè di una popolazione caratterizzata da una determinata struttura per età, presa come modello di riferimento. Se non si dispone dei quozienti specifici per età, questo metodo diretto, detto {{TextTerm|metodo della popolazione tipo|3}}, diventa inapplicabile. Si possono in tal caso ottenere in via indiretta dei quozienti standardizzati, attraverso il {{TextTerm|metodo dei coefficienti tipo|4}}. Utilizzati direttamente, in particolare per confrontare {{NonRefTerm|sottopopolazioni}} ({{RefNumber|10|1|6}}), gli indici ottenuti attraverso questo metodo prendono il nome di {{TextTerm|indici comparativi di mortalità|5|403|IndexEntry=indice comparativo di mortalità}}. Il loro calcolo si realizza a partire da una {{TextTerm|mortalità tipo|6}}, cioè da una serie di {{TextTerm|coefficienti tipo di mortalità|6|403|IndexEntry=coefficiente tipo di mortalità}} per età, che vengono applicati ai contingenti di viventi nelle varie classi d’età, in ciascuna delle popolazioni poste a confronto. Il valore dell’indice per una data popolazione si ottiene rapportando il {{TextTerm|numero osservato di morti|7}} nella popolazione al {{TextTerm|numero di morti teorico|8}}, o {{TextTerm|numero di morti previsto|8}}. L’indice è espresso in {{NonRefTerm|base 100}} ({{RefNumber|13|2|8}}).
{{Note|4| Taluno parla, a questo proposito, anche di {{NoteTerm|metodo della correzione indiretta}}, con espressione non felice, perchè può dar luogo ad ambiguità.}}
 
  
 
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Versione attuale delle 12:54, 12 ott 2012


Limiti di responsabilità : Le definizioni contenute nel Dizionario sono largamente condivise tra gli studiosi di demografia e non impegnano in alcun modo la responsabilità delle Nazioni Unite.

Si rimanda alla pagina di discussione per eventuali commenti.


Introduzione a Demopædia
Istruzioni per l'uso
Prefazione
Avvertenza alla versione stampata
Indice
Capitoli : 1. Generalità (indice del primo capitolo, sezioni : 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16)
2. Elaborazione delle statistiche demografiche (indice del secondo capitolo, sezioni : 20, 21, 22, 23)
3. Stato della popolazione (indice del terzo capitolo, sezioni : 30,31, 32 | 33 | 34 | 35)
4. Mortalità e morbosità (indice del quarto capitolo, sezioni : 40, 41, 42, 43)
5. Nuzialità (indice del quinto capitolo, sezioni : 50 | 51 | 52)
6. Fecondità e fertilità (indice del sesto capitolo, sezioni : 60, 61, 62, 63)
7. Movimento generale della popolazione e riproduttività (indice del settimo capitolo, sezioni : 70, 71, 72, 73)
8. Migrazioni (indice dell'ottavo capitolo, sezioni : 80, 81)
9. Demografia e problemi economico-sociali indice del nono capitolo, sezioni : 90, 91, 92, 93)



Mortalità e morbosità

40

401

Lo studio della mortalità 1, consiste nell’analisi quantitativa di tutte le manifestazioni concernenti il fenomeno delle morti in una popolazione. La denominazione generica tasso di mortalità 2 fa riferimento a tutti i tassi (133-4) utilizzati per misurare la frequenza delle morti 3, o dei decessi 3, in seno ad una popolazione o ad una frazione della medesima (101-6). Se non è altrimenti specificato, l’espressione tasso di mortalità differenziale 1mortalità va in genere intesa nel senso di tasso generico di mortalità 4, o tasso di mortalità generale 4 (nel senso di tasso grezzo cfr.136-8). Questo è un tasso medio annuale, ottenuto dividendo il numero di decessi osservati in un dato anno di calendario per la popolazione media 5 del medesimo anno. Generalmente il tasso di mortalità viene espresso in per mille (sottinteso: abitanti - cf. 133-4*). Fra i tassi di mortalità calcolati per frazioni scelte della popolazione, si fa menzione dei tassi di mortalità specifici per sesso ed età 6. L’espressione tasso di mortalità specifico per età 7 assume generalmente un significato analogo, poiché è raro calcolare dei tassi per età, o per classi di età, senza distinzione di genere.

  • 1. Il termine mortalità è talvolta utilizzato come sinonimo di tasso di mortalità nel senso del n° 401-4 (cfr. 133-4*).
  • 3. morte, s.f. — morire, v.i. — morto, pp., agg. e s.m. — mortale, agg.: che è soggetto a morte, o che cagiona morte.
    decesso, s.m. — decedere, v.i. — deceduto, pp., agg. e s.m.
  • 4. La mortalità generale è comprensiva di tutti i casi di morte nel periodo di riferimento, senza alcuna distinzione (cf. 134-7*).
  • 5. Nel caso in cui il periodo di osservazione sia pluriennale, si definisce generalmente questa numerosità media, come la media dell’ammontare (101-7) medio di popolazione in ogni anno di osservazione.

402

Gli studi sulla mortalità differenziale 1 hanno per oggetto la diversa incidenza della mortalità su gruppi scelti di individui. Quando un gruppo presenta una mortalità nettamente superiore rispetto ad altri, con i quali è posto a confronto, quantomento implicitamente, si parla talvolta di sopramortalità 2, o supermortalità 2, del primo (sottinteso: rispetto agli altri). Questa viene misurata attraverso indicatori di sopramortalità 3. Si studia sotto il nome di mortalità secondo la professione 4, la mortalità dei diversi gruppi professionali (352-3). È opportuno distinguere la mortalità secondo la professione dalla mortalità professionale 5, che è una sopramortalità direttamente derivante dai rischi associati all’esercizio di una particolare professione. Tra questi rischi, si fa menzione delle malattie professionali 6.

  • 2. L’espressione supermortalità maschile fa implicitamente riferimento alla mortalità femmile corrispondente - per es. : alla stessa età.

403

I quozienti standardizzati di mortalità 1 (cf. 136-7) sono generalmente destinati a confrontare la mortalità di diverse popolazioni, al netto delle differenze di struttura (101-2), ed in particolare della loro composizione per età (325-6). Un metodo di calcolo usuale dei quozienti standardizzati consiste nell’applicare i quozienti per età osservati nelle popolazioni studiate ai viventi nelle diverse classi di età di una popolazione tipo 2, cioè di una popolazione caratterizzata da una determinata struttura per età, presa come modello di riferimento. Se non si dispone dei quozienti specifici per età, questo metodo diretto, detto metodo della popolazione tipo 3, diventa inapplicabile. Si possono in tal caso ottenere in via indiretta dei quozienti standardizzati, attraverso il metodo dei coefficienti tipo 4. Utilizzati direttamente, in particolare per confrontare sottopopolazioni (101-6), gli indici ottenuti attraverso questo metodo prendono il nome di indici comparativi di mortalità 5. Il loro calcolo si realizza a partire da una mortalità tipo 6, cioè da una serie di coefficienti tipo di mortalità 6 per età, che vengono applicati ai contingenti di viventi nelle varie classi d’età, in ciascuna delle popolazioni poste a confronto. Il valore dell’indice per una data popolazione si ottiene rapportando il numero osservato di morti 7 nella popolazione al numero di morti teorico 8, o numero di morti previsto 8. L’indice è espresso in base 100 (132-8).


Introduzione | Istruzioni per l'uso | Prefazione | Avvertenza alla versione stampata | Indice
Capitolo | Generalità indice 1 | Elaborazione delle statistiche demografiche indice 2 | Stato della popolazione indice 3 | Mortalità e morbosità indice 4 | Nuzialità indice 5 | Fecondità e fertilità indice 6 | Movimento generale della popolazione e riproduttività indice 7 | Migrazioni indice 8 | Demografia e problemi economico-sociali indice 9
Sezione | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 20 | 21 | 22 | 23 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 40 | 41 | 42 | 43 | 50 | 51 | 52 | 60 | 61 | 62 | 63 | 70 | 71 | 72 | 73 | 80 | 81 | 90 | 91 | 92 | 93