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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)
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Introduzione a Demopædia
Istruzioni per l'uso
Prefazione
Avvertenza alla versione stampata
Indice
Capitoli : 1. Generalità (indice del primo capitolo, sezioni : 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16)
2. Elaborazione delle statistiche demografiche (indice del secondo capitolo, sezioni : 20, 21, 22, 23)
3. Stato della popolazione (indice del terzo capitolo, sezioni : 30,31, 32 | 33 | 34 | 35)
4. Mortalità e morbosità (indice del quarto capitolo, sezioni : 40, 41, 42, 43)
5. Nuzialità (indice del quinto capitolo, sezioni : 50 | 51 | 52)
6. Fecondità e fertilità (indice del sesto capitolo, sezioni : 60, 61, 62, 63)
7. Movimento generale della popolazione e riproduttività (indice del settimo capitolo, sezioni : 70, 71, 72, 73)
8. Migrazioni (indice dell'ottavo capitolo, sezioni : 80, 81)
9. Demografia e problemi economico-sociali indice del nono capitolo, sezioni : 90, 91, 92, 93)



301

Lo studio dello stato della popolazione (201-5) include lo studio della forma di popolamento 1 e quello della composizione (144-4) della popolazione. Ogni popolazione (101-3) vive su un certo territorio 2, o su una certa area 2, e sotto il nome di distribuzione territo riale 3, o dis tribuzione geografica 3, si studia il modo in cui essa vi risulta distribuita.

  • 1. popolamento, s.m. — popolare, v.t.
  • 2. territorio, s.m. — territoriale, agg. area, s.f. — areale, agg.

302

Il territorio (301-2) su cui una popolazione vive può e ssere in vario modo ripartito a mezzo di divisioni territoriali 1, o circoscrizioni territoriali 1. Spesso le statistiche demografiche (102-2) vengono tenute per circoscrizioni amministrative 2; ma si considera la ripartizione della popolazione anche per regioni 3 (cfr., per l'Italia, 303-1) e zone 4, o regioni statistiche 4, variamente definite in base a caratteri g eografìci, storici, sociologici, economici, ecc. I termini generici regione e zona possono d'altronde essere usati per territori di estensione molto diversa, e con varietà di significati. Così, l'espressione regione naturale 5, usata dai geografi, va spesso intesa come un territorio caratterizzato da più gruppi di fenomeni, climatico-morfologici, di vegetazione, ecc., ma può talvolta anche designare una semplice zona climatica. Così, ancora, si parla di regioni economiche 6, talvolta abbraccianti più unità amministrative minori (province, regioni geografiche). In ecologia umana (103-5), l'espressione area naturale 7 viene impiegata per designare l'area occupata da una popolazione contraddistinta da alcune caratteristiche specifiche: la qualifica di naturale, in tal caso, si spiega per l'origine biologica dell'espressione.

  • 3. regione, s.f. — regionale, agg.
  • 4. Si parla anche di zona ecumenica, o ecumene (s.m.), con riferimento alla parte abitabile di un territorio, e di zona anecumenica per la rimanente.

303

-1. In Italia, le circoscrizioni amministrative (302-2) fondamentali dal punto di vista della compilazione delle statistiche demografiche (102-2) sono, in ordine gerarchico ascendente, le seguenti: il comune, la provincia, che raggruppa più comuni, e la regione, che comprende un vario numero di province. Il Territorio di Trieste, nella documentazione recente, è considerato regione.


comune, s.m. — comunale, agg. provincia, s.m. — provinciale, agg.

303

-S. Le circoscrizioni amministrative (302-2) fondamentali della Svizzera sono il comune ed il cantone. I cantoni godono, nella Confederazione, di una autonomia paragonabile a quella di uno Stato (nel senso di 305-5). Essi sono ripartiti in distretti, i quali comprendono più comuni.


cantone, s.m. — cantonale, agg. distretto, s.m. — distrettuale, agg.

304

Una popolazione è detta sedentaria 1 quando dimora abitualmente in un luogo fisso, nomade 2 quando muta spesso il luogo della dimora, seminomade 3 quando periodicamente si muove fra luoghi che rimangono all'in circa gli stessi di anno in anno. Il movimento periodico, in quest'ultimo caso, viene spesso compiuto solo da una frazione del gruppo. In alcuni Paesi, porzioni delimitate del territorio vengono costituite come riserve 4, in cui collettività aborigene (332-2) possono continuare a vivere secondo le loro tradizioni ancestrali.

  • 1. sedentario, agg. — sedentarietà, s.f.
  • 2. nomade, agg. e s. — nomadismo, s.m.
  • 3. seminomade, agg. e s. — seminomadismo, s.m.

305

Col vocabolo Paese 1 (preferibilmente colla maiuscola, in questo senso, per distinguerlo da 306-3), propriamente parlando, si designa un territorio (301-2), mentre la nazione 2 è un insieme di individui aventi origini, tradizioni ed aspirazioni, e di solito anche la lingua, comuni, ancorchè non uniti politicamente, e lo Stato 3 (colla maiuscola, in questa accezione) è una unità politica. Ma spesso i tre vocaboli sono usati promiscuamente, in particolare quando vi è una coincidenza di fatto fra Paese, nazione e Stato. Lo Stato sovrano 3, nel senso indicato, va distinto dallo Stato 5 membro di una Federazione di Stati 4, o Confederazione di Stati 4, o Unione di Stati 4: quest'ultimo gode di una maggiore o minore autonomia legislativa, ma non di completa autonomia politica. In qualche caso, il termine Territorio 6 (preferibilmente colla maiuscola) è usato, non per indicare un'area geografica, ma per designare particolari regioni (303-1) già coloniali e assunte in tempi recenti ad una indipendenza più o meno completa. Si fa distinzione, a questo proposito, fra Territori autonomi 7, e Territori non autonomi 8.

  • 2. nazione, s.f. — nazionale, agg.
  • 4. federazione, s.f. — federale, agg.
    confederazione, s.f. — confederale, agg.
  • 6. In alcuni Paesi esistono circoscrizioni speciali, dette Distretti, che comprendono la capitale (306-5) ed i suoi dintorni (così, ad esempio, negli Stati Uniti, nel Messico, in Brasile, ecc.). Per il Territorio di Trieste cfr. 303-I.

306

Agglomerato 1 può dirsi in genere di ogni centro abitato, di qualsiasi dimensione. Fra i vari nomi in uso per indicare agglomerati di dimensioni crescenti e di struttura sempre più complessa, non sempre sono ciliari i precisi limiti di applicazione di un termine specifico. Minuscoli aggregati di poche case rurali possono prendere il nome di piccoli villaggi rurali 2, mentre paese 3, villaggio 3, borgo 3 e borgata 3 sono usati per aggruppamenti più estesi, con un principio di differenziazione economica. La città 4 è un agglomerato in genere più vasto, e soprattutto più complesso, in quanto esso esercita funzioni di centro di coordinamento di una molteplicità di funzioni di varia indole (economiche, sociali, culturali, religiose, ecc.), riunite più o meno numerosamente in un solo luogo, e per tale ragione non è condizionato al numero di abitanti. Il limite di distinzione tra la città e i centri minori non è però sempre chiaro, e può dipendere oltre che da eventuali disposizioni legislative, da criteri di classificazione o, in casi particolari, da valutazioni soggettive. La capitale 5 è la sede degli organi centrali di uno Stato (305-3). In genere, ad ogni circoscrizione territoriale, in particolare amministrativa (cfr. 302), si può associare un agglomerato principale — identificabile come tale in base a una varietà di criteri —, che ne costituisce il capoluogo 6. La città può essere divisa in parti, le quali, nei Paesi di antica civiltà, sono generalmente fondate su motivi di ordine storico, e talvolta sono sanzionate dall'organizzazione amministrativa. A tali divisioni si danno vari nomi, secondo le località od il tipo, come quartieri 7, sestieri 7, rioni 7, ecc.

  • 1. Nel censimento (202-1*) italiano del 1951, le rilevazioni statistiche prevedevano i tipi seguenti di località abitate: il centro abitato, gruppo più o meno numeroso di case contigue o vicine, caratterizzato dall'esistenza di servizi ed esercizi pubblici determinanti un luogo di raccolta ove sogliono concorrere anche gli abitanti delle zone circostanti, per ragioni di culto, istruzione, approvvigionamento, ecc.; il nucleo abitato, aggregato di case contigue o vicine, con almeno cinque famiglie, privo del luogo di raccolta, che caratterizza il centro abitato; le case sparse, disseminate per la campagna o situate lungo strade a distanza tra loro da non poter costituire nemmeno un nucleo abitato. In censimenti precedenti si è fatta distinzione fra popolazione accentrata, quella raccolta nei centri abitati, e popolazione sparsa, la rimanente.
  • 2. In qualche regione (302-3) d'Italia, un piccolissimo agglomerato di case rurali (fino a 3-5) viene denominato casale. In realtà si usano termini diversi, in diverse regioni, per indicare più o meno la stessa cosa, come corte, masseria, fattoria, cascina, ecc.
  • 3. Talvolta si denomina borgo un nucleo formatosi al margine del primitivo agglomerato (di solito un'estensione della città fuori delle antiche mura) e ad esso aggregato. Così, in qualche caso, si denomina borgata un aggruppamento organico di edifici di abitazione in località suburbana (307-3*), ma senza stretto rapporto di continuità, almeno in origine, con i quartieri periferici della città, di cui amministrativamente fa parte.
  • 4. A seconda delle dimensioni del centro urbano si potranno qualificare alcune città come cittadine, o piccole città, e altre come grandi città (cfr. anche 307-1). Una città grandissima può essere denominata metropoli (s.f., metropolitano, agg.).

307

Gli agglomerati urbani (311-2) si espandono spesso per aggregazione di località limitrofe, che vanno sempre più perdendo l'autonomia funzionale anche quando mantengono quella amministrativa. Così si forma una grande città 1 (grande Londra, o grande New York, ad esempio) entro la quale si distinguono un nucleo urbano 2 ed un suburbio 3, costituito da sobborghi 3. La conurbazione 4 (neol.) è un insieme di agglomerati (306-1) distinti i quali, per quanto geograficamente contigui, abbiano conservata la loro individualità e costituiscano altrettante unità urbane autonome.

  • 1. In Italia, sono considerati i casi di comuni contermini a capoluoghi di provincia (cfr. 303-I e 306-6) i cui centri siano collegati ai centri di questi ultimi senza soluzione di continuità. In tali casi, l'insieme dei territori dei comuni interessati viene denominano plesso comunale (neol.).
  • 3. suburbio, s.m. — suburbano, agg.


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Capitolo | Generalità indice 1 | Elaborazione delle statistiche demografiche indice 2 | Stato della popolazione indice 3 | Mortalità e morbosità indice 4 | Nuzialità indice 5 | Fecondità e fertilità indice 6 | Movimento generale della popolazione e riproduttività indice 7 | Migrazioni indice 8 | Demografia e problemi economico-sociali indice 9
Sezione | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 20 | 21 | 22 | 23 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 40 | 41 | 42 | 43 | 50 | 51 | 52 | 60 | 61 | 62 | 63 | 70 | 71 | 72 | 73 | 80 | 81 | 90 | 91 | 92 | 93