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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)
(305: sost. par 305 B.C.con trad.II ed.francese)
(306: sost. par 306 B.C. con trad. II ed. francese)
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{{TextTerm|Agglomerato|1}} può dirsi in genere di ogni centro abitato, di qualsiasi dimensione. Fra i vari nomi in uso per indicare ''agglomerati'' di dimensioni crescenti e di struttura sempre più complessa, non sempre sono ciliari i precisi limiti di applicazione di un termine specifico. Minuscoli aggregati di poche case rurali possono prendere il nome di {{TextTerm|piccoli villaggi rurali|2}}, mentre {{TextTerm|paese|3}}, {{TextTerm|villaggio|3}}, {{TextTerm|borgo|3}} e {{TextTerm|borgata|3}} sono usati per aggruppamenti più estesi, con un principio di differenziazione economica. La {{TextTerm|città|4}} è un agglomerato in genere più vasto, e soprattutto più complesso, in quanto esso esercita funzioni di centro di coordinamento di una molteplicità di funzioni di varia indole (economiche, sociali, culturali, religiose, ecc.), riunite più o meno numerosamente in un solo luogo, e per tale ragione non è condizionato al numero di abitanti. Il limite di distinzione tra la città e i centri minori non è però sempre chiaro, e può dipendere oltre che da eventuali disposizioni legislative, da criteri di classificazione o, in casi particolari, da valutazioni soggettive. La {{TextTerm|capitale|5}} è la sede degli organi centrali di uno ''Stato'' ({{RefNumber|30|5|3}}). In genere, ad ogni circoscrizione territoriale, in particolare amministrativa (cfr. 302), si può associare un ''agglomerato'' principale — identificabile come tale in base a una varietà di criteri —, che ne costituisce il {{TextTerm|capoluogo|6}}. La città può essere divisa in parti, le quali, nei Paesi di antica civiltà, sono generalmente fondate su motivi di ordine storico, e talvolta sono sanzionate dall'organizzazione amministrativa. A tali divisioni si danno vari nomi, secondo le località od il tipo, come {{TextTerm|quartieri|7}}, s{{TextTerm|estieri|7}}, {{TextTerm|rioni|7}}, ecc.
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Il termine {{TextTerm|Agglomerato|1}} può applicarsi in genere ad ogni centro abitato, di qualsiasi dimensione. Il termine {{TextTerm|località|1}} a volte sinonimo di {{NonRefTerm|comune}} (303-F-1), può essere utilizzato nello stesso senso, benché si applichi spesso ad agglomerati di modeste dimensioni. Minuscoli aggregati di poche case rurali possono prendere il nome di {{TextTerm|piccoli villaggi rurali|2}}, mentre {{TextTerm|paese|3}}, {{TextTerm|villaggio|3}}, {{TextTerm|borgo|3}} e {{TextTerm|borgata|3}} sono usati per raggruppamenti rurali più estesi, con un principio di differenziazione economica. Si chiama {{TextTerm|città|4}} un comune nella cui organizzazione le attività agricole non ricoprano un ruolo essenziale. Questo criterio, applicato non più ai comuni ma agli agglomerati, permette di stabilire una distinzione tra {{TextTerm|agglomerati rurali|3}} e {{TextTerm|agglomerati urbani|4}}. La città in cui hanno sede gli organi centrali di uno {{NonRefTerm|Stato}} (cf. § {{RefNumber|30|5|}}) è detta {{TextTerm|capitale|5}}. L’agglomerato principale (in genere dal punto di vista amministrativo) di ogni {{NonRefTerm|circoscrizione territoriale}} ({{RefNumber|30|2|1}}) ne costituisce il {{TextTerm|capoluogo|6}}. La divisione delle grandi città in quartieri è talvolta sanzionata dall'organizzazione amministrativa. A tali divisioni si danno vari nomi, per esempio circoscrizioni o municipi.  
{{Note|1| Nel ''censimento'' ({{RefNumber|20|2|1}}*) italiano del 1951, le rilevazioni statistiche prevedevano i tipi seguenti di località abitate: il {{NoteTerm|centro abitato}}, gruppo più o meno numeroso di case contigue o vicine, caratterizzato dall'esistenza di servizi ed esercizi pubblici determinanti un luogo di raccolta ove sogliono concorrere anche gli abitanti delle zone circostanti, per ragioni di culto, istruzione, approvvigionamento, ecc.; il {{NoteTerm|nucleo abitato}}, aggregato di case contigue o vicine, con almeno cinque famiglie, privo del luogo di raccolta, che caratterizza il ''centro abitato;'' le {{NoteTerm|case sparse}}, disseminate per la campagna o situate lungo strade a distanza {{NoteTerm|tra}} loro da non poter costituire nemmeno un ''nucleo abitato.'' In censimenti precedenti si è fatta distinzione fra {{NoteTerm|popolazione accentrata}}, quella raccolta nei centri abitati, e {{NoteTerm|popolazione sparsa}}, la rimanente.}}
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{{Note|4| A seconda delle dimensioni del centro urbano si potranno qualificare alcune città come {{NoteTerm|cittadine}}, o {{NoteTerm|piccole città}}, e altre come {{NoteTerm|grandi città}}. Una città grandissima può essere denominata {{NoteTerm|metropoli (}}s.f., {{NoteTerm|metropolitano}}, agg.).}}
{{Note|2| In qualche ''regione'' ({{RefNumber|30|2|3}}) d'Italia, un piccolissimo agglomerato di case rurali (fino a 3-5) viene denominato {{NoteTerm|casale}}. In realtà si usano termini diversi, in diverse regioni, per indicare più o meno la stessa cosa, come {{NoteTerm|corte, masseria, fattoria, cascina}}, ecc.}}
 
{{Note|3| Talvolta si denomina {{NoteTerm|borgo}} un nucleo formatosi al margine del primitivo agglomerato (di solito un'estensione della città fuori delle antiche mura) e ad esso aggregato. Così, in qualche caso, si denomina {{NoteTerm|borgata}} un aggruppamento organico di edifici di abitazione in località ''suburbana'' ({{RefNumber|30|7|3}}*), ma senza stretto rapporto di continuità, almeno in origine, con i ''quartieri'' periferici della città, di cui amministrativamente fa parte.}}
 
{{Note|4| ''A'' seconda delle dimensioni del centro urbano si potranno qualificare alcune città come {{NoteTerm|cittadine}}, o {{NoteTerm|piccole città}}, e altre come {{NoteTerm|grandi città}} (cfr. anche {{RefNumber|30|7|1}}). Una città grandissima può essere denominata {{NoteTerm|metropoli (}}s.f., {{NoteTerm|metropolitano}}, agg.).}}
 
  
 
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Versione delle 15:43, 5 mar 2008


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Introduzione a Demopædia
Istruzioni per l'uso
Prefazione
Avvertenza alla versione stampata
Indice
Capitoli : 1. Generalità (indice del primo capitolo, sezioni : 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16)
2. Elaborazione delle statistiche demografiche (indice del secondo capitolo, sezioni : 20, 21, 22, 23)
3. Stato della popolazione (indice del terzo capitolo, sezioni : 30,31, 32 | 33 | 34 | 35)
4. Mortalità e morbosità (indice del quarto capitolo, sezioni : 40, 41, 42, 43)
5. Nuzialità (indice del quinto capitolo, sezioni : 50 | 51 | 52)
6. Fecondità e fertilità (indice del sesto capitolo, sezioni : 60, 61, 62, 63)
7. Movimento generale della popolazione e riproduttività (indice del settimo capitolo, sezioni : 70, 71, 72, 73)
8. Migrazioni (indice dell'ottavo capitolo, sezioni : 80, 81)
9. Demografia e problemi economico-sociali indice del nono capitolo, sezioni : 90, 91, 92, 93)



301

Lo studio dello stato della popolazione (201-8) include lo studio della localizzazione 1 (cfr. 811-6*),e quello della struttura (101-2) della popolazione. Ogni popolazione vive su un certo territorio 2,o su una certa area 2, e sotto il nome di distribuzione territoriale 3, o distribuzione geografica 3, si studia il modo in cui essa vi risulta distribuita.

302

Il territorio (301-2) su cui una popolazione vive può essere in vario modo ripartito a mezzo di divisioni territoriali 1, o circoscrizioni territoriali 1. Spesso le statistiche demografiche (102-2) vengono tenute per circoscrizioni amministrative 2(cfr. § 303-); ma si considera la ripartizione della popolazione anche per regioni 3 (cfr., per l'Italia, 303-1) e zone 4, o regioni statistiche 4, variamente definite in base a caratteri geografici, economici, o sociologici. I termini generici regione e zona possono d'altronde essere usati per territori di estensione molto diversa. Così, l'espressione regione naturale 5, usata dai geografi, va spesso intesa come un territorio caratterizzato da più gruppi di fenomeni, climatico-morfologici, di vegetazione, ecc., ma può talvolta anche designare una semplice zona climatica. Il territorio di uno Stato (305-3) può essere diviso in regioni economiche 6, talvolta abbraccianti più unità amministrative minori (province, regioni geografiche). In ecologia umana (104-5), l'espressione area naturale 7 viene impiegata per designare l'area occupata da una popolazione contraddistinta da alcune caratteristiche specifiche; la qualifica di naturale, in tal caso, si spiega per l'origine biologica dell'espressione.

303

Le circoscrizioni territoriali (302-1 ) possono variare notevolmente da un paese all’altro e, nel corso del tempo, in uno stesso paese, cosicché lo stesso termine può essere applicato a contesti diversi. In Europa e ad Haïti, l’unità più piccola è il comune 1 ; al di sopra, si trova una gerarchia di suddivisioni spesso di importanza diversa, di cui una, la provincia 2 (Belgio), il dipartimento 3 (Francia e Haïti), il cantone 4 (Svizzera), è fondamentale; le suddivisioni intermedie, cantoni 5, arrondissements 6 (Belgio, Francia, Haïti), distretti 7 (Svizzera), hanno importanza minore. In Canada, le principali circoscrizioni amministrative sono la municipalità 8, la contea 9 e la provincia 10. Nell’Africa francofona, la denominazione delle circoscrizioni amministrative, benchè influenzata da quella belga o fracese, può discostarsene, come indicato nella tabella seguente … .

  • 3. La regione, raggruppando più dipartimenti, assume importanza crescente. 4 e 7. I cantoni svizzeri godono di una autonomia comparabile a quella di uno Stato nel senso di 305-5. Analogamente per le provincie del Canada.


304

Una popolazione è detta sedentaria 1 quando dimora abitualmente in abitazioni (101-5*) fisse, nomade 2 quando muta spesso il luogo della dimora, semi nomade 3 quando vive solo una parte dell’anno in abitazioni fisse. In alcuni Paesi, porzioni delimitate del territorio vengono costituite come riserve 4, in cui collettività aborigene (332-2) possono continuare a vivere secondo le loro tradizioni ancestrali.

  • 1. sedentario, agg. — sedentarietà, s.f.
  • 2. nomade, agg. e s. — nomadismo, s.m.

305

Con il vocabolo Paese 1, propriamente parlando, si designa un territorio (301-2), mentre la nazione 2 è un insieme di individui aventi origini e tradizioni comuni e che vivono su uno stesso territorio, e lo Stato 3 (con la maiuscola, in questa accezione) è una entità politica; ma quando vi è una coincidenza di fatto fra Paese, nazione e Stato, spesso i tre vocaboli sono usati promiscuamente. Dallo Stato, nel senso indicato, chiamato spesso Stato sovrano 3, occorre distinguere lo Stato 5 membro di una Federazione di Stati 4, che può godere di una certa autonomia legislativa, ma non di completa autonomia politica. In qualche caso, il termine Territorio 6 è usato con una accezione vicina a quella di Stato, per designare particolari regioni già coloniali e assunte in tempi recenti ad una indipendenza più o meno completa; si fa distinzione, a questo proposito, fra Territori autonomi 7, e Territori non autonomi 8.

  • 2. nazione, s.f. — nazionale, agg.

306

Il termine Agglomerato 1 può applicarsi in genere ad ogni centro abitato, di qualsiasi dimensione. Il termine località 1 a volte sinonimo di comune (303-F-1), può essere utilizzato nello stesso senso, benché si applichi spesso ad agglomerati di modeste dimensioni. Minuscoli aggregati di poche case rurali possono prendere il nome di piccoli villaggi rurali 2, mentre paese 3, villaggio 3, borgo 3 e borgata 3 sono usati per raggruppamenti rurali più estesi, con un principio di differenziazione economica. Si chiama città 4 un comune nella cui organizzazione le attività agricole non ricoprano un ruolo essenziale. Questo criterio, applicato non più ai comuni ma agli agglomerati, permette di stabilire una distinzione tra agglomerati rurali 3 e agglomerati urbani 4. La città in cui hanno sede gli organi centrali di uno Stato (cf. § 305-) è detta capitale 5. L’agglomerato principale (in genere dal punto di vista amministrativo) di ogni circoscrizione territoriale (302-1) ne costituisce il capoluogo 6. La divisione delle grandi città in quartieri è talvolta sanzionata dall'organizzazione amministrativa. A tali divisioni si danno vari nomi, per esempio circoscrizioni o municipi.

  • 4. A seconda delle dimensioni del centro urbano si potranno qualificare alcune città come cittadine, o piccole città, e altre come grandi città. Una città grandissima può essere denominata metropoli (s.f., metropolitano, agg.).

307

Gli agglomerati urbani (311-2) si espandono spesso per aggregazione di località limitrofe, che vanno sempre più perdendo l'autonomia funzionale anche quando mantengono quella amministrativa. Così si forma una grande città 1 (grande Londra, o grande New York, ad esempio) entro la quale si distinguono un nucleo urbano 2 ed un suburbio 3, costituito da sobborghi 3. La conurbazione 4 (neol.) è un insieme di agglomerati (306-1) distinti i quali, per quanto geograficamente contigui, abbiano conservata la loro individualità e costituiscano altrettante unità urbane autonome.

  • 1. In Italia, sono considerati i casi di comuni contermini a capoluoghi di provincia (cfr. 303-I e 306-6) i cui centri siano collegati ai centri di questi ultimi senza soluzione di continuità. In tali casi, l'insieme dei territori dei comuni interessati viene denominano plesso comunale (neol.).
  • 3. suburbio, s.m. — suburbano, agg.


Introduzione | Istruzioni per l'uso | Prefazione | Avvertenza alla versione stampata | Indice
Capitolo | Generalità indice 1 | Elaborazione delle statistiche demografiche indice 2 | Stato della popolazione indice 3 | Mortalità e morbosità indice 4 | Nuzialità indice 5 | Fecondità e fertilità indice 6 | Movimento generale della popolazione e riproduttività indice 7 | Migrazioni indice 8 | Demografia e problemi economico-sociali indice 9
Sezione | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 20 | 21 | 22 | 23 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 40 | 41 | 42 | 43 | 50 | 51 | 52 | 60 | 61 | 62 | 63 | 70 | 71 | 72 | 73 | 80 | 81 | 90 | 91 | 92 | 93