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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)
(Bernardo Colombo, ed. 1959)
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Le principali {{TextTerm|unità statistiche|1|110|IndexEntry=unità statistica|OtherIndexEntry=statistica, unità —}} considerate in demografia possono, secondo la loro natura, venir raggruppate in due categorie: una di unità astratte, costituite da {{NonRefTerm|eventi}} ({{RefNumber|20|1|-3}}), ed una di unità concrete. Fra queste ultime, una delle più importanti è l’{{TextTerm|individuo|2|110}}, o {{TextTerm|persona|2|110|2}}. Non esiste in italiano un vocabolo specifico per designare quella complessa unità di carattere economico-sociale, costituita da un insieme di individui abitualmente {{NonRefTerm|coabitanti}} ({{RefNumber|50|3|-3}}*) e {{NonRefTerm|conviventi}} ({{RefNumber|11|0|-5}}*), chiamata {{NonRefTerm|ménage}} in francese, {{NonRefTerm|household}} in inglese e {{NonRefTerm|Haushalt}} in tedesco. Appropriato, in questo senso, era il termine di {{TextTerm|fuoco|3|110}}, o {{TextTerm|focolare|3|110|2}}, usato nei {{NonRefTerm|censimenti}} ({{RefNumber|20|2|-1}}*) anteriori al 19° secolo: lo stesso richiamo all’elemento materiale metteva infatti in risalto l’unità della azienda domestica (cfr. {{RefNumber|11|0|-5}}*). Un concetto corrispondente — almeno per quanto concerne l’Italia — potrebbe oggi venir reso coll’espressione {{NonRefTerm|famiglia in senso statistico}}, o {{NonRefTerm|famiglia di censimento}} (cfr. 115), tenendo però presente il fatto che la definizione di {{NonRefTerm|famiglia}} può variare da un {{NonRefTerm|censimento}} all’altro, anche nello stesso Paese. Variando secondo i Paesi, o secondo i casi, la definizione predetta, è stato raccomandato — per facilitare i confronti internazionali di distinguere fra le {{TextTerm|convivenze di carattere familiare|4|110|IndexEntry=convivenza di carattere familiare|OtherIndexEntry=carattere familiare, convivenza di —}}, o {{TextTerm|convivenze familiari|4|110|2|IndexEntry=convivenza familiare|OtherIndexEntry=familiare, convivenza —}} (neoL; cfr. anche {{RefNumber|11|5|-1}}*), ciascuna costituita da un gruppo di persone coabitanti e che consumano in comune i pasti, e le {{TextTerm|convivenze non familiari|5|110|IndexEntry=convivenza non familiare|OtherIndexEntry=familiare, convivenza non —}} (neol.), costituite da individui viventi insieme in particolari istituzioni (caserme, collegi, conventi, carceri, ecc). Un individuo che viva solo viene generalmente considerato una (in senso statistico) {{TextTerm|famiglia di un solo membro|6|110|OtherIndexEntry=membro, famiglia di un solo —}}. A seconda dei casi, i {{TextTerm|dozzinanti|7|110|IndexEntry=dozzinante}} presso famiglie private, o anche talvolta i semplici {{TextTerm|locatari di camere ammobiliate|8|110|IndexEntry=locatario di camera ammobiliata|OtherIndexEntry=ammobiliata, locatario di camera —}}, possono essere inclusi o meno nelle {{NonRefTerm|convivenze familiari}} che li ospitano.
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Le principali {{TextTerm|unità statistiche|1}} utilizzate in demografia, possono essere classificate, secondo la loro natura, in due categorie: una di unità astratte, costituite da {{NonRefTerm|eventi}} ({{RefNumber|20|1|3}}), ed una di unità concrete. Tra queste ultime, una delle più importanti è l’{{TextTerm|individuo|2}}, o {{TextTerm|persona|2}} – si utilizzava in passato, e a volte si utilizza ancora oggi, in tal senso, il termine : {{TextTerm|anima|2}}, o {{TextTerm|testa|2}} (cf. {{RefNumber|20|2|1}}* e {{RefNumber|90|2|7}}). Non esiste in italiano un vocabolo specifico per designare quella complessa unità statistica di carattere economico-sociale chiamata {{TextTerm|ménage|3}} in francese, costituita in linea di principio dall’insieme degli individui abitualmente conviventi e coabitanti. Appropriato, in questo senso, era il termine {{TextTerm|fuoco|3}}, o {{TextTerm|focolare|3}}, usato nei {{NonRefTerm|censimenti}} ({{RefNumber|20|2|1}}) anteriori al 19° secolo. Un concetto corrispondente — almeno per quanto concerne l'Italia — potrebbe oggi venir reso con l'espressione {{TextTerm|famiglia in senso statistico|3}}, o {{TextTerm|famiglia di censimento|3}}, tenendo però presente il fatto che la definizione di {{NonRefTerm|famiglia}} ({{RefNumber|11|2|1}}) può variare da un {{NonRefTerm|censimento}} ({{RefNumber|20|2|1}}) all'altro, anche nello stesso Paese. Variando la definizione predetta secondo i paesi, o secondo i casi, per facilitare i confronti internazionali è stato raccomandato di far riferimento ad un gruppo di persone coabitanti nella stessa {{NonRefTerm|abitazione}} ({{RefNumber|12|0|1}}) e che consumano in comune i pasti. È inoltre raccomandato di distinguere, accanto alle {{TextTerm|convivenze di carattere familiare|4}}, o {{TextTerm|convivenze familiari|4}}, corrispondenti alla nozione di uso comune, le {{TextTerm|convivenze non familiari|5}} o {{TextTerm|collettività|5}} costituite da individui che vivono abitualmente insieme in particolari istituti (caserme, collegi, conventi, carceri ecc.). Un individuo che viva solo viene generalmente considerato una {{TextTerm|famiglia di un solo membro|6}}. Secondo i casi, i {{TextTerm|pensionanti|7}} presso famiglie private, o anche talvolta i semplici {{TextTerm|locatari di camere ammobiliate|8}}, possono essere inclusi o meno nelle {{TextTerm|convivenze familiari|4}} che li ospitano.
{{Note|1| Si può distinguere fra {{NonRefTerm|unità statistica}}, intesa come elemento individuale della {{NonRefTerm|classificazione}} ({{RefNumber|13|0|-7}}*), e {{NoteTerm|unità di rilevazione}} (cfr. {{RefNumber|13|0|-4}}), punto di riferimento individuale della rilevazione. Ad esempio, nei {{NonRefTerm|censimenti della popolazione}} ({{RefNumber|20|2|-1}}) la famiglia è {{NonRefTerm|unità di rilevazione}}, mentre all’atto delle classificazioni dei risultati della rilevazione si possono assumere, volta a volta, quali {{NonRefTerm|unità statistiche}}, la famiglia, l’individuo, ecc.}}
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{{Note|2| Nel linguaggio corrente, il termine {{NoteTerm|gente}} serve talvolta come plurale di persona; ad esempio nelle espressioni : {{NoteTerm|gente sposata}} (cf. {{RefNumber|51|5|5}}), {{NoteTerm|gente anziana}} (cf. {{RefNumber|32|4|8}}), {{NoteTerm|gente giovane}} ({{RefNumber|32|4|3}}).}}
{{Note|2| Tempo addietro, nello stesso senso, si parlava anche di {{NoteTerm|anima}}, o {{NoteTerm|testa}}. Va notato, però, che in alcuni documenti storici il vocabolo {{NonRefTerm|testa}} sta a designare i soli individui {{NonRefTerm|adulti}} ({{RefNumber|32|4|-5}}).<br />Nel linguaggio corrente il termine {{NoteTerm|gente}} (s.f.) serve talvolta come plurale di {{NonRefTerm|persona}}: così, ad esempio, nelle espressioni {{NonRefTerm|gente anziana, gente sposata}}.}}
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{{Note|3| In francese, nel linguaggio corrente, l’espressione {{NoteTerm|ménage}} è spesso sinonimo di {{NoteTerm|coppia sposata}} ({{RefNumber|50|1|8}}).}}
{{Note|3| Nei documenti antichi, spesso la {{NoteTerm|famiglia}} include anche i servi, ed il vocabolo assume un significato analogo a quello di {{RefNumber|11|0|-3}}.}}
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{{Note|7| Il {{NoteTerm|pensionante}}, detto a volte dozzinante, ottiene cibo e alloggio dietro corresponsione di un canone a titolo di {{NoteTerm|pensione}}.}}
{{Note|5| Nell’uso italiano, quando si parla semplicemente di {{NoteTerm|convivenza}} (s.f.; {{NoteTerm|convivere}}, v.i.: vivere insieme; in particolare, prendere i pasti in comune -— convivente, s. e agg.), specialmente con riferimento alle rilevazioni dei {{NonRefTerm|censimenti della popolazione}} ({{RefNumber|20|2|-1}}), si intende riferirsi alle {{NonRefTerm|convivenze non familiari}}. In realtà, la voce può ammettere una accezione più generale ed abbracciare anche le {{NonRefTerm|convivenze familiari}}.}}
 
{{Note|7| Il {{NoteTerm|dozzinante}} (s.m.) — anche detto pensionante (s.m.)— ottiene cibo e alloggio dietro corresponsione di un canone a titolo di pensione. }}
 
  
 
=== 111 ===
 
=== 111 ===
  
Quando una {{NonRefTerm|convivenza di carattere familiare}} ({{RefNumber|11|0|-4}}) comprende più {{NonRefTerm|persone}} ({{RefNumber|11|0|-2}}), queste possono essere dette {{TextTerm|membri della famiglia|1|111|IndexEntry=membro della famiglia|OtherIndexEntry=famiglia, membro della —}}, o {{TextTerm|componenti della famiglia|1|111|2|IndexEntry=componente della famiglia|OtherIndexEntry=famiglia, componente della —}} ({{RefNumber|11|5|-1}}*), ed una di loro essere considerata come {{TextTerm|capofamiglia|2|111|IndexEntry=capo famiglia (capi—)|OtherIndexEntry=famiglia, capo —}}, o {{TextTerm|capo famiglia|2|111|2|IndexEntry=capofamiglia (capi —)}}, intendendosi in queste espressioni il termine {{NonRefTerm|famiglia}} con una accezione assimilabile a quella di convivenza di carattere familiare. Non vi è regola fissa nell’individuare chi debba essere considerato {{NonRefTerm|capofamiglia}}: talvolta esso si id entifica in quel componente che costituisce la {{TextTerm|principale fonte di entrata|3|111|OtherIndexEntry=entrata, principale fonte d’—}} ({{RefNumber|35|8|-3}}) per la famiglia medesima. Nei {{NonRefTerm|modelli}} ({{RefNumber|20|6|-1}}) usati nei {{NonRefTerm|censimenti}} ({{RefNumber|20|2|-1}}*) di solito appare un quesito concernente la {{TextTerm|relazione|4|111}}, o il {{TextTerm|legame|4|111|2}}, esistente fra il {{NonRefTerm|capofamiglia}} e gli altri {{NonRefTerm|membri}} della stessa: ciò consente, eventualmente, di ripartire in diversi gruppi i membri di una cosiddetta {{TextTerm|convivenza familiare complessa|5|111}}, cioè di una {{NonRefTerm|convivenza familiare}} i cui membri non appartengono tutti alla stessa {{NonRefTerm|famiglia naturale in senso stretto}} ({{RefNumber|11|3|-1}}).
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Quando una {{NonRefTerm|convivenza di carattere famigliare}} ({{RefNumber|11|0|4}}) comprende più di una persona, queste sono dette {{TextTerm|membri della famiglia|1}} ed una tra queste è considerata come {{TextTerm|capofamiglia|2}} – non è sempre chiaro chi debba essere considerato tale : potrebbe essere, eventualmente, il {{TextTerm|principale sostegno economico|3}} della famiglia (cf. {{RefNumber|35|8|3}}). I fogli di censimento comprendono generalmente un quesito riguardante i {{TextTerm|legami|4}}, o {{TextTerm|relazioni|4}}, esistenti tra il capofamiglia ed ognuno degli altri membri della stessa. Ciò consente, eventualmente, di ripartire in diversi gruppi i membri di una cosiddetta {{TextTerm|convivenza famigliare complessa|5}}, cioè di una {{NonRefTerm|convivenza famigliare}} i cui membri non appartengono tutti alla stessa {{NonRefTerm|famiglia biologica}} ({{RefNumber|11|3|1}}). Una famiglia complessa può infatti essere scomposta in {{TextTerm|nuclei|6}}, {{TextTerm|nucleo principale|7}}, {{TextTerm|nuclei secondari|8}}, o in {{NonRefTerm|famiglie}} ({{RefNumber|11|2|1}}); la {{TextTerm|famiglia principale|9}} è quella del capofamiglia; le altre sono chiamate {{TextTerm|famiglie secondarie|10}}. Il numero di persone che compongono la famiglia è detto {{TextTerm|dimensione della famiglia|11}}, o {{TextTerm|taglia della famiglia|11}}.
  
 
=== 112 ===
 
=== 112 ===
  
Il termine {{TextTerm|famiglia|1|112}} (cfr. 113 e 115), nel senso più usuale, si richiama ai legami naturali connessi col processo della {{NonRefTerm|riproduzione}} ({{RefNumber|62|0|-1}}*), soprattutto nella misura in cui questi legami, data la loro importanza, vengono socialmente sanzionati da strette norme legali o di costume. La {{NonRefTerm|famiglia}}, nel senso ora visto, poggia fondamentalmente sul vincolo fra {{NonRefTerm|sposi}} ({{RefNumber|50|1|-5}}) che ha origine nel {{NonRefTerm|matrimonio}} ({{RefNumber|50|1|-2}}), da un lato, e dall’altro sulla {{NonRefTerm|relazione}} ({{RefNumber|11|1|-4}}) che sussiste fra {{TextTerm|genitori|2|112}}{{TextTerm|padre|3|112}} o {{TextTerm|madre|4|112}} e loro {{TextTerm|figli|5|112}}, abbracciando con questo vocabolo tanto i {{TextTerm|figli|6|112|IndexEntry=figlio}}, di sesso maschile, quanto le {{TextTerm|figlie|7|112|IndexEntry=figlia}}.
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La {{TextTerm|famiglia|1}}, nel senso più usuale, (cfr. § 113 e 115) deve essere scrupolosamente distinta dalla {{NonRefTerm|famiglia in senso statistico}} ({{RefNumber|11|0|3}}). Essa si richiama ai legami naturali connessi con il processo di riproduzione, soprattutto nella misura in cui questi legami vengono socialmente sanciti attraverso disposizioni legali o di costume. Nelle società di stampo europeo, la famiglia riposa principalmente sul vincolo tra i conuigi risultante dal {{NonRefTerm|matrimonio}} ({{RefNumber|50|1|4}}), da un lato, e dall'altro sulla {{NonRefTerm|relazione}} ({{RefNumber|11|4|3}}*) che sussiste fra {{TextTerm|genitori|2}} (pl.) - {{TextTerm|padre|3}} e {{TextTerm|madre|4}} e loro {{TextTerm|figli|5}} abbracciando con questo vocabolo tanto i {{TextTerm|figli|6}} di sesso maschile, quanto le {{TextTerm|figlie|7}}.
{{Note|1| {{NoteTerm|famiglia}}, s.f. — {{NoteTerm|familiare}}, agg. e s.: persona di famiglia.<br />In molti Paesi la {{NonRefTerm|famiglia}} è definita dai codici, o da leggi speciali, agli effetti civili, previdenziali, tributari, ecc. In questo senso si può parlare di {{NoteTerm|famiglia legale}}.}}
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{{Note|2| Al singolare si può dire genitore (s.m.) senza distinzione di sesso.}}
{{Note|2| Al singolare si può dire {{NoteTerm|genitore}} (s.m.) senza distinzione di sesso.}}
 
{{Note|3| {{NoteTerm|padre}}, s.m. — {{NoteTerm|paterno}}, agg.}}
 
{{Note|4| {{NoteTerm|madre}}, s.f. — {{NoteTerm|materno}}, agg.}}
 
{{Note|5| {{NoteTerm|figlio}}, s.m. — {{NoteTerm|filiale}}, agg.}}
 
  
 
=== 113 ===
 
=== 113 ===
  
L’insieme costituito da {{NonRefTerm|genitori}} e loro {{NonRefTerm|figli}} ({{RefNumber|11|2|-5}}) potrebbe essere denominato {{TextTerm|famiglia naturale in senso stretto|1|113|OtherIndexEntry=stretto, famiglia naturale in senso —}} (neol.). Considerati dal punto di vista delle loro mutue {{NonRefTerm|relazioni}} ({{RefNumber|11|1|-4}}), i figli di una data {{NonRefTerm|coppia}} ({{RefNumber|50|3|-4}}) di genitori si distinguono in {{TextTerm|fratelli|2|113|IndexEntry=fratello}} e {{TextTerm|sorelle|3|113|IndexEntry=sorella}}, a seconda del sesso. L’insieme di {{NonRefTerm|fratelli}} e {{NonRefTerm|sorelle}} viene talvolta denominato {{TextTerm|fratellanza|4|113}}. Figli che hanno un solo {{NonRefTerm|genitore}} ({{RefNumber|11|2|-2}}*) in comune sono detti {{TextTerm|fratellastri|5|113|IndexEntry=fratellastro}} o {{TextTerm|sorellastre|6|113|IndexEntry=sorellastra}}, a seconda del sesso.
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L’insieme costituito da una {{NonRefTerm|coppia}} ({{RefNumber|50|3|8}}) e dai suoi figli ({{RefNumber|11|2|5}}) è talvolta chiamato {{TextTerm|famiglia biologica|1}}. Considerati dal punto di vista delle loro relazioni reciproche, i figli di una stessa coppia sono detti {{TextTerm|fratelli|2}} o {{TextTerm|sorelle|3}}, secondo il sesso. L’insieme di fratelli e sorelle viene talvolta denominato {{TextTerm|fratellanza|4}}. Figli che hanno un solo {{NonRefTerm|genitore}} ({{RefNumber|11|2|2}}*) in comune, sono chiamati {{TextTerm|fratellastri|5}} o {{TextTerm|sorellastre|6}}, a seconda del sesso.
{{Note|1| Si definisce {{NoteTerm|famiglia naturale}}, in senso proprio, nell’ambito di una {{NonRefTerm|famiglia di censimento}} ({{RefNumber|11|5|-1}}*), quella composta da soli individui uniti da vincoli di {{NonRefTerm|parentela}} ({{RefNumber|11|4|-3}}*) ed {{NonRefTerm|affinità}} ({{RefNumber|11|4|-8}}), anche se temporaneamente assenti il giorno del censimento.}}
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{{Note|2| Nella terminologia giuridica, i termini fratello e sorella possono indicare individui aventi un solo genitore in comune (cfr. {{RefNumber|11|3|5}} e {{RefNumber|11|3|6}}). Fratelli e sorelle sono detti {{NoteTerm|germani}} se hanno lo stesso padre e la stessa madre. In caso diverso, sono detti {{NoteTerm|consanguinei o uterini}}, a seconda che abbiano lo stesso {{NonRefTerm|padre}} ({{RefNumber|11|2|3}}) o la stessa {{NonRefTerm|madre}} ({{RefNumber|11|2|4}}).}}
{{Note|2| {{NonRefTerm|Fratelli}} e {{NonRefTerm|sorelle}} sono detti {{NoteTerm|german}}i se hanno lo stesso padre e la stessa madre. In caso diverso, sono detti {{NoteTerm|consanguinei}} o {{NoteTerm|uterini}}, a seconda che abbiano lo stesso padre o la stessa madre.<br />Si dice {{NoteTerm|fratello di latte}} chi, pur non essendo effettivamente fratello di altri — nel senso del legame naturale —, ha preso il latte dalla stessa nutrice.<br />Il plurale {{NoteTerm|fratelli}} vale anche in senso comprensivo di tutti i figli, senza distinzione di sesso, da una data coppia.}}
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{{Note|3| Cfr. nota precedente.}}
{{Note|5| Si parla di {{NoteTerm|fratellastri}} anche per indicare tutti insieme i {{NonRefTerm|fratellastri}} nel senso di {{RefNumber|11|3|-5}} e le {{NonRefTerm|sorellastre}}. }}
 
  
 
=== 114 ===
 
=== 114 ===
  
Due individui dei quali l’uno discende dall’altro, o che appartengono alla {{TextTerm|discendenza|1|114}} d’un medesimo {{TextTerm|ascendente|2|114}}, sono detti {{TextTerm|parenti|3|114|IndexEntry=parente}}. Il computo del {{TextTerm|grado di parentela|4|114|OtherIndexEntry=parentela, grado di —}} fra due individui viene fatto in vari modi. Secondo il codice civile italiano, nella {{NonRefTerm|linea retta}} ({{RefNumber|11|4|-3}}*) si contano tanti gradi quante sono le relazioni di {{NonRefTerm|filiazione}}, escluso il {{NonRefTerm|capostipite}} ({{RefNumber|11|4|-1}}*), mentre nella {{NonRefTerm|linea collaterale}} ({{RefNumber|11|4|-3}}*) i gradi si computano dalle stesse relazioni, salendo da uno dei {{NonRefTerm|parenti}} fino allo stipite comune e da questo discendendo all’altro parente, sempre restando escluso il capostipite. La relazione fra i genitori e i loro {{NonRefTerm|figli}} ({{RefNumber|11|2|-5}}), denominata {{TextTerm|filiazione|5|114}} se vista dall’aspetto dei figli, considerata dall’aspetto del padre o da quello della madre prende il nome, rispettivamente, di {{TextTerm|paternità|6|114}} o di {{TextTerm|maternità|6|114|2}}. Col termine {{TextTerm|figliolanza|7|114}}, o {{TextTerm|prole|7|114|2}}, si indica l’insieme dei figli di una coppia di genitori, od anche di uno solo di essi (cfr. 112 e 113). La {{NonRefTerm|parentela}} ({{RefNumber|11|4|-3}}*), in senso proprio, definita da una relazione di consanguineità, è distinta dall’{{TextTerm|affinità|8|114}}, vincolo che, per il {{NonRefTerm|matrimonio}} ({{RefNumber|50|1|-2}}), nasce fra un {{NonRefTerm|coniuge}} ({{RefNumber|50|1|-5}}*) ed i {{NonRefTerm|parenti}} dell’altro. Spesso, tuttavia, il linguaggio corrente fa rientrare gli {{NonRefTerm|affini}} ({{RefNumber|11|4|-8}}*) nel novero dei {{NonRefTerm|parenti}} di un dato individuo.
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Due individui dei quali l’uno discende dall’altro, o che fanno parte della {{TextTerm|discendenza|1}} di uno stesso {{TextTerm|ascendente|2}}, sono detti {{TextTerm|parenti|3}}. Il computo del {{TextTerm|grado di parentela|4}} fra due individui viene fatto in vari modi. Secondo il codice civile italiano, nella {{NonRefTerm|linea diretta}} ({{RefNumber|11|4|3}}*) si contano tanti gradi quante sono le relazioni di {{NonRefTerm|filiazione}} ({{RefNumber|11|4|5}}*) , escluso il {{NonRefTerm|capostipite}} ({{RefNumber|11|4|1}}*), mentre nella {{NonRefTerm|linea collaterale}} ({{RefNumber|11|4|3}}*) i gradi si computano dalle stesse relazioni, salendo da uno dei {{NonRefTerm|parenti}} ({{RefNumber|11|4|3}}) fino allo stipite comune e da questo discendendo all’altro parente, sempre restando escluso il capostipite. La relazione tra i {{NonRefTerm|genitori}} ({{RefNumber|11|2|2}}) ed i loro figli è chiamata {{TextTerm|filiazione|5}} se considerata dall’aspetto dei figli, prende rispettivamente il nome di {{TextTerm|paternità|6}} o di {{TextTerm|maternità|6}} se considerata dall’aspetto del padre o della madre. Il termine {{TextTerm|prole o figliolanza|7}} designa propriamente l’insieme dei {{NonRefTerm|figli}} ({{RefNumber|11|2|5}}) di uno stesso individuo, di una stessa coppia, o di un certo numero di individui (cfr. {{RefNumber|11|6|3}}) o di coppie; ma è talvolta impiegato in senso più largo di discendenza. La {{NonRefTerm|relazione di parentela}} ({{RefNumber|11|4|3}}*), in senso proprio, definita da una relazione di consanguinità, è distinta dall’{{TextTerm|affinità|8}}, relazione che nasce, con il matrimonio, fra un coniuge ed i parenti dell’altro. Spesso, tuttavia il linguaggio corrente fa rientrare gli affini nel novero dei parenti di un dato individuo.
{{Note|1| {{NoteTerm|discendenza}}, s.f.: insiemedei {{NoteTerm|discendenti}} (agg. e s.) da un dato individuo, che ne costituisce il {{NoteTerm|capostipite}} (s.m.; e anche {{NoteTerm|stipite}}, s.m.). Nello stesso senso si usa anche il vocabolo progenie (s.f.).}}
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{{Note|1| {{NoteTerm|Discendenza}}, s.f. : insieme dei {{NoteTerm|discendenti}} (s.m.) da uno stesso individuo. Nello stesso senso si usa anche il termine progenie}}.
{{Note|2| {{NoteTerm|ascendente}}, agg. e s, — {{NoteTerm|ascendenza}}, s.f.: l’insienne degli ascendenti in {{NonRefTerm|linea retta}} ({{RefNumber|11|4|-3}}*) di un dato individuo.}}
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{{Note|2| {{NoteTerm|Ascendente}}, s.m. - {{NoteTerm|ascendenza}}, s.f. : insieme degli ascendenti in linea retta di uno stesso individuo.}}
{{Note|3| {{NoteTerm|parente}}, s. {{NoteTerm|parentela}}, s.f.: vincolo tra persone che discendono da uno stesso {{NonRefTerm|stipite}} ed anche insieme dei parenti di un dato individuo.<br />Vi è {{NonRefTerm|parentela}} in {{NoteTerm|linea retta}} fra persone di cui l’una discende dall’altra, e in {{NoteTerm|linea collaterale}} fra persone che, pur avendo uno stipite comune, non discendono l’una dall’altra. In questo secondo caso, i parenti sono detti {{NoteTerm|collaterali}} (agg. ff. s.m.).}}
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{{Note|3| {{NoteTerm|Parente}}, agg. ff. s.m. - {{NoteTerm|parentela}}, s.f. : vincolo tra persone che discendono da uno stesso stipite ed anche insieme di parenti di un dato individuo. Si ha parentela in {{NoteTerm|linea diretta}} tra ascendenti e discendenti, ed in {{NoteTerm|linea collaterale}} negli altri casi: i parenti in causa sono allora detti {{NoteTerm|collaterali}} (agg. ff. s.m.).}}
{{Note|5| L’{{NoteTerm|adozione}} (s.f. — {{NoteTerm|adottare}}, v.t. — {{NoteTerm|adottivo}}, agg.) istituisce un rapporto di {{NonRefTerm|filiazione}} che ha il suo fondamento nella legge, non nella natura.<br />Si denomina {{NoteTerm|affiliazione}} (s.f.) l’istituto giuridico per l’assistenza dei {{NonRefTerm|minori}} ({{RefNumber|32|4|-4}}*) abbandonati.}}
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{{Note|8| {{NoteTerm|Affinità}}, s.f. - {{NoteTerm|affine}}, pp. ff. s. : persona unita ad un’altra da una relazione di affinità.}}
{{Note|8| {{NoteTerm|affinità}}, s.f. — {{NoteTerm|affine}}, agg. e s.: persona legata ad un’altra da relazione di affinità.<br />Si usa il vocabolo imparentarsi (v.r.) per indicare il divenire {{NonRefTerm|affine}} di un’altra persona per via di {{NonRefTerm|matrimonio}} ({{RefNumber|50|1|-2}}).}}
 
  
 
=== 115 ===
 
=== 115 ===
  
Nell’uso tecnico-demografico la {{TextTerm|famiglia|1|115|OtherIndexEntry=senso, famiglia in statistico}} è una {{NonRefTerm|unità statistica}} ({{RefNumber|11|0|-1}}) che può essere definita in un modo diverso da Paese a Paese. Una unità del genere potrà più precisamente essere denominata {{NoteTerm|famiglia in}} senso {{TextTerm|statistico|1|115|2|IndexEntry=famiglia in senso statistico|OtherIndexEntry=statistico, famiglia in senso —}}. La nozione di {{NonRefTerm|famiglia in senso statistico}} in qualche Paese è vicina a quella di {{NonRefTerm|famiglia naturale in senso stretto}} ({{RefNumber|11|3|-1}}), in altri è basata su quello che può essere definito, in seno ad una {{NonRefTerm|convivenza di carattere familiare}} ({{RefNumber|11|0|-4}}), come il {{TextTerm|nucleo familiare principale|2|115|OtherIndexEntry=principale, nucleo familiare —}} (neol.), consistente nel {{NonRefTerm|capofamiglia}} ({{RefNumber|11|1|-2}}), nel {{NonRefTerm|coniuge}} ({{RefNumber|50|1|-5}}*), e nei loro figli {{NonRefTerm|celibi}} ({{RefNumber|51|5|-2}}) conviventi, in altri ancora può semplicemente coincidere con quella di convivenza di carattere familiare, oggetto di rilevazione nei {{NonRefTerm|censimenti}} ({{RefNumber|20|2|-1}}*).
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Nell’uso tecnico-demografico, la {{TextTerm|famiglia|1}}, chiamata spesso {{TextTerm|famiglia in senso statistico|1}}, è una {{NonRefTerm|unità statistica}} ({{RefNumber|11|0|1}}) la cui definizione varia da Paese a Paese. In certi casi, in particolare in Francia, la definizione di famiglia statistica riposa sulla nozione di {{NonRefTerm|famiglia biologica}} ({{RefNumber|11|3|1}}). In altri paesi, al contrario, considerazioni economiche e sociali hanno portato a definire la famiglia statistica sulla base di quello che può essere definito come il {{TextTerm|nucleo famigliare principale|2}}, consistente nel {{NonRefTerm|capofamiglia}} ({{RefNumber|11|1|2}}), nel {{NonRefTerm|coniuge}} ({{RefNumber|50|1|5}}), e nei loro {{NonRefTerm|figli}} ({{RefNumber|11|2|5}}) conviventi non {{NonRefTerm|sposati}} ({{RefNumber|51|5|5}}) e senza figli.
{{Note|1| L’esempio più notevole di famiglia in senso statistico è costituito dalla cosiddetta famiglia di censimento. In Italia, ai fini del censimento, si intende per {{NonRefTerm|famiglia}} un insieme di persone legate da vincoli di {{NonRefTerm|matrimonio}} ({{RefNumber|50|1|-2}}), {{NonRefTerm|parentela}} ({{RefNumber|11|4|-3}}*), {{NonRefTerm|affinità}} ({{RefNumber|11|4|-8}}), {{NonRefTerm|adozione, affiliazione}} ({{RefNumber|11|4|-5}}*), {{NonRefTerm|tutela}} ({{RefNumber|32|4|-4}}*) o da vincoli affettivi, {{NonRefTerm|coabitanti}} ({{RefNumber|50|3|-3}}*) ed aventi {{NonRefTerm|dimora abituale}} ({{RefNumber|31|0|-6}}) nello stesso {{NonRefTerm|comune}} ({{RefNumber|30|3|-1}}), che normalmente provvedono al soddisfacimento dei bisogni mediante la messa in comune di tutto o parte del reddito di lavoro o patrimoniale da esse percepito. Fanno altresì parte della famiglia le persone di servizio e quelle che assolvono, dietro retribuzione, altri specifici servizi di ordine superiore (precettori, dame di compagnia, ecc), purché risultino coabitanti e {{NonRefTerm|conviventi}} ({{RefNumber|11|0|-5}}*) con la famiglia in questione, nonché i {{NonRefTerm|dozzinanti}} ({{RefNumber|11|0|-7}}*). La suddetta definizione include, come caso limite, anche la famiglia composta di una sola persona, che si ha quando un individuo provvede ai propri bisogni in tutto o in parte mediante il proprio reddito da lavoro e da patrimonio.<br />Un altro esempio, in Italia, è costituito dalla cosiddetta famiglia anagrafica, definita nella legge sull’{{NonRefTerm|anagrafe}} ({{RefNumber|21|2|-1}}).}}
 
  
 
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Precisando un significato assunto dal termine {{TextTerm|generazione|1|116}} nel linguaggio corrente, i demografi impiegano questo vocabolo per designare un gruppo di individui nati in uno stesso periodo, il quale, se non viene fornita indicazione diversa, usualmente viene inteso come un {{NonRefTerm|anno di calendario}} ({{RefNumber|13|7|-1}}*). Generalizzando questa nozione di {{NonRefTerm|generazione}} si arriva a quella di {{TextTerm|coorte|2|116}} (neol.), o insieme di individui che in uno stesso periodo hanno tutti vissuto un dato {{NonRefTerm|evento}} ({{RefNumber|20|1|-3}}), come ad esempio la {{NonRefTerm|nascita}} ({{RefNumber|60|1|-3}}*), o il {{NonRefTerm|matrimonio}} ({{RefNumber|50|1|-4}}). Il vocabolo {{TextTerm|generazione|2|116|2}} viene spesso usato come sinonimo di {{NonRefTerm|coorte}}; ad esempio, si parla di {{NonRefTerm|generazioni di matrimoni}}. In demografia, come in genealogia, il vocabolo {{TextTerm|generazione|3|116}} può anche designare tutta la {{NonRefTerm|discendenza}} ({{RefNumber|11|4|-1}}) di una {{NonRefTerm|generazione}} nel senso di {{RefNumber|11|6|-1}}. Talvolta, come per il calcolo {{NonRefTerm|dell’intervallo medio fra generazioni successive}} ({{RefNumber|71|3|-1}}), si considerano generazioni di individui di un solo sesso: così, si hanno {{TextTerm|generazioni di maschi|4|116|IndexEntry=generazione di maschi|OtherIndexEntry=maschio, generazione di —}}, o {{TextTerm|generazioni maschili|4|116|2|IndexEntry=generazione maschile|OtherIndexEntry=maschile, generazione —}}, costituite dai {{NonRefTerm|figli}} ({{RefNumber|11|2|-6}}) di una {{NonRefTerm|generazione}} ({{RefNumber|11|6|-1}}) di maschi, e analogamente {{TextTerm|generazioni di femmine|5|116|IndexEntry=generazione di femmine|OtherIndexEntry=femmina, generazione di —}}, o {{TextTerm|generazioni femminili|5|116|2|IndexEntry=generazione femminile|OtherIndexEntry=femminile, generazione —}}, costituite dalle figlie di una generazione di femmine.
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Precisando un significato assunto dal termine {{TextTerm|generazione|1}} nel linguaggio corrente, i demografi impiegano questo vocabolo per indicare un insieme di individui nati nel corso di uno stesso periodo. Se questo periodo non è precisato, è generalmente sottinteso che si tratti di un anno di calendario. La generalizzazione di tale nozione porta a quella di {{TextTerm|coorte|2}}: insieme di individui che hanno vissuto uno stesso evento nel corso di un medesimo periodo di tempo. Il termine {{TextTerm|generazione|3}} può anche designare, in demografia come in {{NonRefTerm|genealogia}} ({{RefNumber|21|5|12}}), la {{NonRefTerm|discendenza}} ({{RefNumber|11|4|7}}) di una generazione nel senso del n° {{RefNumber|11|6|1}}. Si considerano talvolta generazioni costituite da individui dello stesso sesso, chiamate secondo il caso {{TextTerm|generazioni maschili|4}} o {{TextTerm|generazioni femminili|5}}, in particolare per il calcolo dell’{{NonRefTerm|intervallo medio tra generazioni successive}} ({{RefNumber|71|3|1}}).
{{Note|1| Il termine {{NoteTerm|generazione}} (s.f.) indica pure l’azione del {{NoteTerm|generare}} (v.t.). Gl appartenenti ad una {{NonRefTerm|generazione}}, nel senso di {{RefNumber|11|6|-1}}, son detti coevi.}}
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{{Note|1| Il termine {{NoteTerm|generazione}} indica anche l’azione del {{NoteTerm|generare}} (cf. {{RefNumber|60|1|2}}*).}}
{{Note|2| La {{NoteTerm|coorte}}, non è sempre un insieme di individui, ma, in generale, un insieme di casi individuali considerati a partire da un punto di partenza comune, in funzione del tempo o di altra variabile. Nello stesso senso si adopera anche il vocabolo {{NoteTerm|contingente}} (s.m.), ma trattasi di denominazione meno felice, in quanto il vocabolo è affatto generico.}}
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{{Note|2| Il termine {{NoteTerm|classe}} indica, nella terminologia militare, una generazione di coscritti. Sono dette {{NoteTerm|classi vuote}} delle classi derivanti da {{NoteTerm|generazioni vuote}}, cioè da generazioni nate durante periodi in cui la natalità si è trovata temporaneamente notevolmente ridotta.}}
{{Note|4| Nella terminologia militare, la {{NoteTerm|classe}} indica una {{NonRefTerm|generazione}} ({{RefNumber|11|6|-1}}) di {{NonRefTerm|coscritti}}, cioè l’insieme dei nati maschi in un dato anno di calendario. }}
 
  
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Versione delle 16:41, 13 nov 2009


Limiti di responsabilità : Le definizioni contenute nel Dizionario sono largamente condivise tra gli studiosi di demografia e non impegnano in alcun modo la responsabilità delle Nazioni Unite.

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Introduzione a Demopædia
Istruzioni per l'uso
Prefazione
Avvertenza alla versione stampata
Indice
Capitoli : 1. Generalità (indice del primo capitolo, sezioni : 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16)
2. Elaborazione delle statistiche demografiche (indice del secondo capitolo, sezioni : 20, 21, 22, 23)
3. Stato della popolazione (indice del terzo capitolo, sezioni : 30,31, 32 | 33 | 34 | 35)
4. Mortalità e morbosità (indice del quarto capitolo, sezioni : 40, 41, 42, 43)
5. Nuzialità (indice del quinto capitolo, sezioni : 50 | 51 | 52)
6. Fecondità e fertilità (indice del sesto capitolo, sezioni : 60, 61, 62, 63)
7. Movimento generale della popolazione e riproduttività (indice del settimo capitolo, sezioni : 70, 71, 72, 73)
8. Migrazioni (indice dell'ottavo capitolo, sezioni : 80, 81)
9. Demografia e problemi economico-sociali indice del nono capitolo, sezioni : 90, 91, 92, 93)



110

Le principali unità statistiche 1 utilizzate in demografia, possono essere classificate, secondo la loro natura, in due categorie: una di unità astratte, costituite da eventi (201-3), ed una di unità concrete. Tra queste ultime, una delle più importanti è l’individuo 2, o persona 2 – si utilizzava in passato, e a volte si utilizza ancora oggi, in tal senso, il termine : anima 2, o testa 2 (cf. 202-1* e 902-7). Non esiste in italiano un vocabolo specifico per designare quella complessa unità statistica di carattere economico-sociale chiamata ménage 3 in francese, costituita in linea di principio dall’insieme degli individui abitualmente conviventi e coabitanti. Appropriato, in questo senso, era il termine fuoco 3, o focolare 3, usato nei censimenti (202-1) anteriori al 19° secolo. Un concetto corrispondente — almeno per quanto concerne l'Italia — potrebbe oggi venir reso con l'espressione famiglia in senso statistico 3, o famiglia di censimento 3, tenendo però presente il fatto che la definizione di famiglia (112-1) può variare da un censimento (202-1) all'altro, anche nello stesso Paese. Variando la definizione predetta secondo i paesi, o secondo i casi, per facilitare i confronti internazionali è stato raccomandato di far riferimento ad un gruppo di persone coabitanti nella stessa abitazione (120-1) e che consumano in comune i pasti. È inoltre raccomandato di distinguere, accanto alle convivenze di carattere familiare 4, o convivenze familiari 4, corrispondenti alla nozione di uso comune, le convivenze non familiari 5 o collettività 5 costituite da individui che vivono abitualmente insieme in particolari istituti (caserme, collegi, conventi, carceri ecc.). Un individuo che viva solo viene generalmente considerato una famiglia di un solo membro 6. Secondo i casi, i pensionanti 7 presso famiglie private, o anche talvolta i semplici locatari di camere ammobiliate 8, possono essere inclusi o meno nelle convivenze familiari 4 che li ospitano.

  • 2. Nel linguaggio corrente, il termine gente serve talvolta come plurale di persona; ad esempio nelle espressioni : gente sposata (cf. 515-5), gente anziana (cf. 324-8), gente giovane (324-3).
  • 3. In francese, nel linguaggio corrente, l’espressione ménage è spesso sinonimo di coppia sposata (501-8).
  • 7. Il pensionante, detto a volte dozzinante, ottiene cibo e alloggio dietro corresponsione di un canone a titolo di pensione.

111

Quando una convivenza di carattere famigliare (110-4) comprende più di una persona, queste sono dette membri della famiglia 1 ed una tra queste è considerata come capofamiglia 2 – non è sempre chiaro chi debba essere considerato tale : potrebbe essere, eventualmente, il principale sostegno economico 3 della famiglia (cf. 358-3). I fogli di censimento comprendono generalmente un quesito riguardante i legami 4, o relazioni 4, esistenti tra il capofamiglia ed ognuno degli altri membri della stessa. Ciò consente, eventualmente, di ripartire in diversi gruppi i membri di una cosiddetta convivenza famigliare complessa 5, cioè di una convivenza famigliare i cui membri non appartengono tutti alla stessa famiglia biologica (113-1). Una famiglia complessa può infatti essere scomposta in nuclei 6, nucleo principale 7, nuclei secondari 8, o in famiglie (112-1); la famiglia principale 9 è quella del capofamiglia; le altre sono chiamate famiglie secondarie 10. Il numero di persone che compongono la famiglia è detto dimensione della famiglia 11, o taglia della famiglia 11.

112

La famiglia 1, nel senso più usuale, (cfr. § 113 e 115) deve essere scrupolosamente distinta dalla famiglia in senso statistico (110-3). Essa si richiama ai legami naturali connessi con il processo di riproduzione, soprattutto nella misura in cui questi legami vengono socialmente sanciti attraverso disposizioni legali o di costume. Nelle società di stampo europeo, la famiglia riposa principalmente sul vincolo tra i conuigi risultante dal matrimonio (501-4), da un lato, e dall'altro sulla relazione (114-3*) che sussiste fra genitori 2 (pl.) - padre 3 e madre 4 – e loro figli 5 – abbracciando con questo vocabolo tanto i figli 6 di sesso maschile, quanto le figlie 7.

  • 2. Al singolare si può dire genitore (s.m.) senza distinzione di sesso.

113

L’insieme costituito da una coppia (503-8) e dai suoi figli (112-5) è talvolta chiamato famiglia biologica 1. Considerati dal punto di vista delle loro relazioni reciproche, i figli di una stessa coppia sono detti fratelli 2 o sorelle 3, secondo il sesso. L’insieme di fratelli e sorelle viene talvolta denominato fratellanza 4. Figli che hanno un solo genitore (112-2*) in comune, sono chiamati fratellastri 5 o sorellastre 6, a seconda del sesso.

  • 2. Nella terminologia giuridica, i termini fratello e sorella possono indicare individui aventi un solo genitore in comune (cfr. 113-5 e 113-6). Fratelli e sorelle sono detti germani se hanno lo stesso padre e la stessa madre. In caso diverso, sono detti consanguinei o uterini, a seconda che abbiano lo stesso padre (112-3) o la stessa madre (112-4).
  • 3. Cfr. nota precedente.

114

Due individui dei quali l’uno discende dall’altro, o che fanno parte della discendenza 1 di uno stesso ascendente 2, sono detti parenti 3. Il computo del grado di parentela 4 fra due individui viene fatto in vari modi. Secondo il codice civile italiano, nella linea diretta (114-3*) si contano tanti gradi quante sono le relazioni di filiazione (114-5*) , escluso il capostipite (114-1*), mentre nella linea collaterale (114-3*) i gradi si computano dalle stesse relazioni, salendo da uno dei parenti (114-3) fino allo stipite comune e da questo discendendo all’altro parente, sempre restando escluso il capostipite. La relazione tra i genitori (112-2) ed i loro figli è chiamata filiazione 5 se considerata dall’aspetto dei figli, prende rispettivamente il nome di paternità 6 o di maternità 6 se considerata dall’aspetto del padre o della madre. Il termine prole o figliolanza 7 designa propriamente l’insieme dei figli (112-5) di uno stesso individuo, di una stessa coppia, o di un certo numero di individui (cfr. 116-3) o di coppie; ma è talvolta impiegato in senso più largo di discendenza. La relazione di parentela (114-3*), in senso proprio, definita da una relazione di consanguinità, è distinta dall’affinità 8, relazione che nasce, con il matrimonio, fra un coniuge ed i parenti dell’altro. Spesso, tuttavia il linguaggio corrente fa rientrare gli affini nel novero dei parenti di un dato individuo.

  • 1. Discendenza, s.f. : insieme dei discendenti (s.m.) da uno stesso individuo. Nello stesso senso si usa anche il termine progenie.
  • 2. Ascendente, s.m. - ascendenza, s.f. : insieme degli ascendenti in linea retta di uno stesso individuo.
  • 3. Parente, agg. ff. s.m. - parentela, s.f. : vincolo tra persone che discendono da uno stesso stipite ed anche insieme di parenti di un dato individuo. Si ha parentela in linea diretta tra ascendenti e discendenti, ed in linea collaterale negli altri casi: i parenti in causa sono allora detti collaterali (agg. ff. s.m.).
  • 8. Affinità, s.f. - affine, pp. ff. s. : persona unita ad un’altra da una relazione di affinità.

115

Nell’uso tecnico-demografico, la famiglia 1, chiamata spesso famiglia in senso statistico 1, è una unità statistica (110-1) la cui definizione varia da Paese a Paese. In certi casi, in particolare in Francia, la definizione di famiglia statistica riposa sulla nozione di famiglia biologica (113-1). In altri paesi, al contrario, considerazioni economiche e sociali hanno portato a definire la famiglia statistica sulla base di quello che può essere definito come il nucleo famigliare principale 2, consistente nel capofamiglia (111-2), nel coniuge (501-5), e nei loro figli (112-5) conviventi non sposati (515-5) e senza figli.

116

Precisando un significato assunto dal termine generazione 1 nel linguaggio corrente, i demografi impiegano questo vocabolo per indicare un insieme di individui nati nel corso di uno stesso periodo. Se questo periodo non è precisato, è generalmente sottinteso che si tratti di un anno di calendario. La generalizzazione di tale nozione porta a quella di coorte 2: insieme di individui che hanno vissuto uno stesso evento nel corso di un medesimo periodo di tempo. Il termine generazione 3 può anche designare, in demografia come in genealogia (215-12), la discendenza (114-7) di una generazione nel senso del n° 116-1. Si considerano talvolta generazioni costituite da individui dello stesso sesso, chiamate secondo il caso generazioni maschili 4 o generazioni femminili 5, in particolare per il calcolo dell’intervallo medio tra generazioni successive (713-1).

  • 1. Il termine generazione indica anche l’azione del generare (cf. 601-2*).
  • 2. Il termine classe indica, nella terminologia militare, una generazione di coscritti. Sono dette classi vuote delle classi derivanti da generazioni vuote, cioè da generazioni nate durante periodi in cui la natalità si è trovata temporaneamente notevolmente ridotta.


Introduzione | Istruzioni per l'uso | Prefazione | Avvertenza alla versione stampata | Indice
Capitolo | Generalità indice 1 | Elaborazione delle statistiche demografiche indice 2 | Stato della popolazione indice 3 | Mortalità e morbosità indice 4 | Nuzialità indice 5 | Fecondità e fertilità indice 6 | Movimento generale della popolazione e riproduttività indice 7 | Migrazioni indice 8 | Demografia e problemi economico-sociali indice 9
Sezione | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 20 | 21 | 22 | 23 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 40 | 41 | 42 | 43 | 50 | 51 | 52 | 60 | 61 | 62 | 63 | 70 | 71 | 72 | 73 | 80 | 81 | 90 | 91 | 92 | 93