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Dizionario demografico multilingue (seconda edizione armonizzata, volume italiano)

Tasso di natalità

Dizionario demografico multilingue (seconda edizione unificata, volume italiano)
Tasso di natalità  
definizione da seconda edizione (2008)


Si chiama tasso di natalità 1 il rapporto tra il numero delle nascite (601-3) osservate in una popolazione e l’ammontare (101-7) di questa popolazione. Se non è specificato altro l’espressione tasso di natalità indica il tasso generico di natalità 2, o più precisamente il tasso generico di natalità annuo 2 (cf. 601-6), ottenuto dividendo il numero di nati vivi in un anno (601-4), per la popolazione media (401-5). Qualora si prenda in considerazione il totale dei nati (601-7*), si parla di tasso di natalità totale 3. Si possono considerare eventualmente le componenti legittime e illegittime (cf. § 610-) del tasso di natalità, che si chiamano rispettivamente tasso di natalità legittimo 4 e tasso di natalità illegittimo 5; tuttavia si utilizza più spesso la proporzione dei nati illegittimi 6 sul totale dei nati (proporzione che generalmente si esprime in percentuale). Analogamente a quanto si fa per il caso della mortalità, e per raggiungere gli stessi scopi (cfr. 403), varie vie vengono seguite per costruire misure comparative di natalità 7, sotto forma di quozienti standardizzati di natalità 7, o quozienti normalizzati di natalità 7. I tassi di natalità si esprimono in generale in per mille (sottinteso: abitanti - cfr. 133-4*). In mancanza di dati sufficienti sul numero delle nascite annue (cfr. 201-9*), si calcola a partire della ripartizione per sesso e per età (cfr. § 325) della popolazione, un indicatore della fecondità chiamato rapporto figli-madri 8, che si ottiene dividendo il numero di figli di 0-4 anni, 5-9 anni o 0-9 anni per il numero delle madre in età riproduttiva (620-1 *).

  • 3. Non bisogna confondere totale e globale: il primo di questi aggettivi indica anche non si sottraggono i nati morti (411-5*) al totale dei nati, il secondo che si tiene conto dell’insieme dei nati, nella maggior parte dei casi vivi, indipendentemente dall’età della madre. per le misure della natimortalità (411-5), cfr. § 413.


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